Nelle ultime ore ci sono tre interessanti movimenti da segnalre. Innanzitutto i russi hanno dispiegato sistemi per il lancio di missili balistici Iskander nell’Oblast di Belgorod. Nel Donbass, invece, Mosca ha intensificato gli sforzi per circondare e catturare la città di Severodonetsk, e probabilmente continuerà a farlo anche nei prossimi giorni perché gli altri assi di avanzamento, incluso quello che porta a Izyum, rimangono in gran parte bloccati. Arriviamo così al quadrante meridionale dell’Ucraina, dove pare che le forze di Kiev si stiano radunando, tra Kherson e Melitopol, per tentare una possibile controffensiva diretta verso i territori controllati dal Cremlino. 



Volodymyr Zelensky ha affermato nel suo ormai consueto video messaggio notturno che l’Ucraina sta facendo tutto il possibile per tornare alla pace. Ricordiamo che il capo di Stato ucraino ha avuto un colloqui telefonico con Mario Draghi durante il quale i due leader hanno parlato di cooperazione difensiva, della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni e di sbloccare i porti ucraini. “Ho ringraziato Draghi per il sostegno incondizionato all’Ucraina sulla strada per l’Ue”, ha fatto sapere Zelensky.

Ancora tutto da scoprire, infine, il futuro dei combattenti ucraini liberati dall’acciaeria Azovstal. In un primo momento sembrava che i militari potessero essere coinvolti in uno scambio tra prigionieri. In serata è arrivato lo stop di Mosca. Il leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, ha spiegato che tra i soldati catturati ci sarebbero 78 donne e pure alcuni stranieri.


🔴 La diretta:


Ore 22:57 | Situazione difficile ad Avdiyivka, nell’oblast di Donetsk

Sui media ucraini sono state riportate diverse testimonianze che parlano di una situazione molto difficile ad Avdiyivka, cittadina a ovest di Donetsk e poco più lontana rispetto al punto di contatto tra forze di Kiev e filorussi. Si parla, in particolare, di intensi bombardamenti avvenuti nelle ultime ore che hanno provocato feriti e danni. La situazione sarebbe difficile anche sul fronte della comunicazione. Molti cittadini hanno riferito di persone costrette a richiedere l’ausilio di un’ambulanza sui canali Telegram.


Ore 22:44 | Kiev: “Impossibile un cessate il fuoco senza il ritiro dei russi”

“É impossibile pensare a un cessate il fuoco senza un ritiro delle forze armate russe dal territorio ucraino”. Lo ha dichiarato il capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. La dichiarazione è stata rilanciata dall’agenzia Unian. “La guerra non si fermerebbe neanche dopo aver fatto concessioni – ha proseguito – Ci sarebbe una pausa, ma dopo un po’, dopo aver ripristinato le armi e i soldati persi, risolto gli errori e licenziati i generali, la Russia lancerebbe una nuova offensiva, ancora più sanguinosa e su scala maggiore”.


Ore 22:29 | Nuovi raid su Mykolaiv

Sono stati segnalati nuovi bombardamenti nella zona di Mykolaiv, la città compresa tra Odessa e Kherson da settimane nel mirino dei russi. Dopo le allerte aree sono state udite alcune esplosioni, così come riportato dai media locali. Il sindaco Senkevich ha anche parlato dell’uso di bombe a grappolo.


Ore 21:21 | Ambasciatore italiano a Kiev: “Situazione difficilissima nel Donbass”

“La situazione è molto difficile. C’è una fortissima offensiva russa per cercare di riconquistare la regione di Lugansk e Severodonetsk. Quello che c’è da aspettarsi è una fortissima offensiva russa nell’intero Donbass che rappresenta l’obiettivo minimo che Putin si è prefissato”: lo ha dichiarato durante la trasmissione Che Tempo Che Fa su Raitre, l’Ambasciatore dell’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo. Il diplomatico ha anche parlato della guerra in Ucraina come di “peggiore crisi umanitaria dalla seconda guerra mondiale a oggi”.


Ore 20:52 | Zelensky dopo incontro con Duda: “Fino a cento morti al giorno tra i soldati nell’est”

Durante la conferenza stampa congiunta con il presidente polacco Andrzej Duda, Zelensky ha parlato della difficile situazione militare sul campo nel Donbass: “Potrebbero morire – ha dichiarato – fino a cento soldati al giorno per difendere l’Ucraina nell’Est del Paese, nell’area più difficile”.


Ore 20:33 | Capo negoziatore di Mosca: “Noi pronti a continuare il negoziato”

“La Russia è pronta a continuare i negoziati con l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky in un’intervista concessa al canale televisivo bielorusso Ont. “Noi, da parte nostra, siamo pronti a continuare il dialogo – ha aggiunto – Ma vorrei sottolineare ancora una volta che la palla per il proseguimento dei colloqui di pace è nel campo dell’Ucraina. Il congelamento dei negoziati è interamente un’iniziativa dell’Ucraina”.


Ore 19:47 | Kiev: “Squadre di emergenza a lavoro nell’oblast di Lugansk”

“Il personale del Ses, il servizio di emergenza nazionale, si trova nella regione di Lugansk dove ogni giorno si lavora per spegnere gli incendi provocati dai numerosi bombardamenti”. Lo si legge nel canale Telegram del Sed: “Si sta cercando – si legge – di aiutare coloro che si trovano nelle città dove sono in corso i combattimenti, fornendo aiuti umanitari e acqua potabile. La situazione è complicata, i bombardamenti si sono quasi fermati ma ieri dei civili sono morti a causa dei proiettili russi”.


Ore 18:54 | Un morto nella regione di Zhytomyr a causa di un raid russo

Una vittima tra i civili è stata segnalata nella località di Malyn, più volte bersagliata nelle ultime ore da bombardamenti russi. La cittadina si trova all’interno dell’oblast di Zhytomyr, a ovest di Kiev.


Ore 18:13 | Ferito da un’esplosione il sindaco filorusso di Enerhodar

Andrei Shevchik, sindaco di Enerhodar nominato dai russi dopo il loro arrivo al posto del capo dell’amministrazione ucraina, è stato gravemente ferito in un’esplosione. Adesso si troverebbe ricoverato in terapia intensiva in un non meglio precisato ospedale. A renderlo noto è stato un funzionario ucraino, con la notizia confermata anche dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Abbiamo una conferma accurata che durante l’esplosione l’autoproclamato capo dell’amministrazione popolare Shevchik e le sue guardie del corpo sono rimasti feriti”, ha sottolineato sul proprio canale di Telegram Dmytro Orlov, il sindaco ucraino della città. Nei giorni scorsi a Enerhodar c’erano state proteste del corpo locale dei Vigili del Fuoco e di parte della popolazione dopo il rapimento del capo del distaccamento cittadino degli stessi Vigili. Enerhodar è importante in quanto all’interno del suo territorio, preso dai russi i primi di marzo, è situata la più grande centrale nucleare d’Europa.


Ore 17:03 | Sirene di allerta aerea a Kiev

Da alcuni minuti stanno suonando le sirene che indicano l’allarme antiaereo nell’area delle capitale Kiev. L’allerta, così come fatto sapere sui propri canali social dal Servizio Nazionale per le Emergenze, è scattata anche per alcune regioni occidentali quali quella di Zhytomyr e Vinnitsya.


Ore 16:36 | Guardian: “Esperti di barili bomba russi richiamati dalla Siria”

“Una cinquantina di tecnici esperti nella fabbricazione di barili bomba, largamente usati nella guerra in Siria, sarebbero stati trasferiti in Russia, per aiutare Mosca a preparare una campagna simile in Ucraina”: lo si legge in un articolo del Guardian, citando fonti di intelligence occidentali.


Ore 16:02 | Minsk: “Sabotatori ucraini pronti a entrare in territorio bielorusso”

Alexander Volfovich, segretario di Stato del Consiglio di sicurezza della Bielorussia, ha dichiarato alla Tass che “gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini stanno entrando nel territorio bielorusso”. Al momento, secondo Volfovich, il raggruppamento delle forze armate ucraine in direzione Rivne sul territorio ucraino è di 10.500 mila persone, ” mentre a Chernihiv è di 5.500″.


Ore 15:44 | Lukashenko a Sochi per incontrare Putin

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è atterrato a Sochi per un nuovo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il sindaco di Sochi Alexei Kopaygorodsky su Telegram. Il colloquio diretto tra i due leader sarà domani. In cima alle agende ovviamente la guerra in Ucraina.


Ore 14:52 | Parigi: “Ucraina in Europa? Fra 15 o 20 anni”

“Dobbiamo essere onesti. Se dici che l’Ucraina entrerà a far parte dell’Ue tra sei mesi, o un anno o due, stai mentendo”: lo ha detto il ministro con delega per l’Europa, Clement Beaune, intervistato su Radio J. “Probabilmente ci vorranno tra 15 o 20 anni – ha proseguito – ci vuole tanto tempo”.


Ore 14:43 | Lituania bandisce importazione combustibili fossili dalla Russia

La Lituania, a partire da oggi, non importerà né petrolio, né gas, né elettricità dalla Russia. A dichiararlo è stato il ministro dell’Energia lituano, Dainius Kreivys, secondo cui il passo odierno è da considerare “estremamente importante verso “l’indipendenza energetica”. Ma, soprattutto, secondo Vilnius in questa maniera non si contribuisce a finanziare la “macchina da guerra di Putin”.


Ore 14:07 | Raid su Zhytomyr e Mykolaiv

Negli ultimi minuti sono stati segnalati bombardamenti in due distinte regioni dell’Ucraina. In particolare, nell’oblast di Zhytomyr, a ovest di Kiev, un missile ha colpito alcuni non meglio precisati obiettivi nella località di Malyn. A sud invece, a Mykolaiv un raid ha causato il ferimento di almeno cinque persone.


Ore 14:04 | Parlamento ucraino estende legge marziale fino al prossimo 23 agosto

La Verkhovna Rada, la Camera del parlamento unicamerale ucraino, ha dato il via libera al disegno di legge presentato nei giorni scorsi dal presidente ucraino Zelensky per estendere fino al prossimo 23 agosto la legge marziale. Ne hanno dato comunicazione i media ucraini.


Ore 13:37 | Gallagher: “Papa può avere ancora un ruolo”

“Il Papa potrebbe ancora continuare a svolgere un ruolo molto significativo in questo conflitto e nella sua risoluzione. Ci sono spazi”. Lo ha dichiarato il Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati (di fatto il ministro degli Esteri della Santa Sede), mons. Paul Richard Gallagher, in un’intervista rilasciata a Vatican news dopo la sua recente missione in Ucraina. “Il presidente Zelensky ha detto che di fronte ad una guerra che continua, alla fine deve essere la diplomazia a risolvere le cose – ha proseguito – le parti in conflitto devono arrivare al tavolo per negoziare”.


Ore 12:59 | Presidente polacco Duda: “Solo Kiev può decidere sul proprio futuro”

L’Ucraina deve poter decidere il proprio futuro. Lo ha detto il presidente polacco nel suo discorso al parlamento ucraino. “Si sono sentite voci preoccupanti secondo cui l’Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. Solo l’Ucraina ha il diritto di decidere sul proprio futuro”, ha detto Andrzej Duda secondo quanto riporta il Guardian. Il presidente polacco è il primo leader europeo a tenere di persona un discorso al Parlamento ucraino dall’inizio dell’invasione russa.


Ore 12:45 | No di Berlino a debito europeo per ricostruzione Ucraina

La Germania si oppone all’idea di emettere titoli di debito dell’Unione Europea per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato al Financial Times il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner. Il programma Next Generation Ue, stabilito per rispondere all’impatto economico della pandemia di Covid-19, è stata una “decisione una tantum”, ha affermato Lindner, secondo il quale Kiev può essere sostenuta solo con strumenti “basati su garanzie nazionali”.


Ore 12:33 | Ministero Difesa russo: “Colpite forze nemiche nella regione Mykolaiv”

La Russia ha colpito le forze ucraine con attacchi aerei e di artiglieria a est e sud, prendendo di mira centri di comando, truppe e depositi di munizioni. Lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa russo. Il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del dicastero, ha affermato che i missili lanciati hanno colpito tre punti di comando e quattro depositi di munizioni nel Donbass. Nella regione meridionale di Mykolaiv, in Ucraina, i razzi russi hanno colpito un sistema mobile anti-drone vicino all’insediamento di Hannivka, a circa 100 chilometri a nord-est della città di Mykolaiv, ha detto Konashenkov.


Ore 12:10 | Kiev: “Dietro l’angolo carestia più grande della storia”

“La più grande carestia della storia causata dalla spietata invasione russa è appena dietro l’angolo”. E’ l’allarme rilanciato dal consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ricordando che “i prezzi alimentari globali sono già aumentati del 30% lo scorso anno” e che potrebbero essere coinvolti “decine di milioni di persone nel mondo”. “La Russia – ha scritto su twitter – deve essere fermata immediatamente. Il mondo ha bisogno che siano liberati i porti ucraini e che il Mar Nero sia sicuro”.


Ore 11:25 | Mosca: “Distrutti 13 siti militari Kiev in Donbass”

Missili russi di alta precisione hanno distrutto 13 siti militari, 4 depositi di munizioni e 3 posti di comando ucraini nel Donbass nelle ultime 24 ore, secono il Ministero della Difesa russo. Lo riporta Interfax. Il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov nel briefing domenicale ha affermato che tra gli obiettivi colpiti dall’esercito di Mosca ci sono “tre batterie di sistemi missilistici a lancio multiplo Grad e una stazione elettronica ucraina Bukovel vicino alla località popolata di Annivka, nella regione di Mykolaiv”.


Ore 11:00 | Mosca prepara offensiva su Izyum

Nella regione di Izyum, nell’est dell’Ucraina vicino al Donbass, i russi “si preparano a riprendere l’offensiva e stanno bombardando gli insediamenti di Vernopil, Dibrivne e Dovgenke”. Lo fa sapere il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov su Telegram, assicurando che comunque le “forze armate ucraine mantengono le loro posizioni e non consentono al nemico di avanzare”. “Nelle ultime 24 ore, gli invasori russi hanno continuato a bombardare la città di Kharkiv e gli insediamenti nella regione. A seguito del bombardamento di Saltivka, 5 civili sono rimasti feriti. Gli occupanti hanno anche sparato sul distretto di Loziv, il villaggio di Distretti di Shevchenkove e Chuguiv – 3 feriti. Altri 3 feriti nella città di Dergachi”, spiega Sinegubov.


Ore 10:24 | Munizioni a grappolo contro villaggio vicino Kharkiv

I russi usano proiettili a grappolo contro la comunità di Dergachiv nella regione di Kharkiv utilizzando carri armati ed elicotteri nella zona di combattimento. Lo ha denunciato su Facebook il capo della comunità di Dergachiv Vyacheslav Zadorenko, come riferisce Ukrinform. “Nell’87mo giorno della guerra su vasta scala, gli occupanti continuano a bombardare con l’artiglieria quasi tutti gli insediamenti della comunità di Dergachiv. Il nemico usa proiettili a grappolo sia negli insediamenti sia nei villaggi in prima linea e colpisce con carri armati, mortai, lancia missili dagli elicotteri “, ha detto Zadorenko.


Ore 9:52 | Distrutto ponte strategico: complicati collegamenti tra Severodonetsk e Lysychansk

Le forze russe hanno distrutto un ponte tra Severodonetsk e Lysychansk nella regione ucraina di Luhansk. Ne ha dato notizia via Telegram Sheriy Hayday, capo dell’amministrazione militare della regione, riferisce la Cnn. “Questo complicherà molto l’evacuazione e la consegna di aiuti umanitari”, ha detto, aggiungendo che esiste tuttora “un collegamento tra le due città”.


Ore 9:37 | In atto tentativo accerchiamento Severodonetsk

I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, come riporta Unian. La città in prima linea nel Lugansk è ora a rischio di accerchiamento dopo che 12 persone sono state uccise e altre 40 ferite dai bombardamenti russi, ha aggiunto Gaiday. “I bombardamenti continuano dalla mattina alla sera e anche per tutta la notte”, ha detto in un video postato su Telegram.


Ore 8:58 | Russi minacciano nave civile straniera a Isola Serpenti

I russi hanno cercato di allontanare, minacciando l’uso delle armi, una nave civile straniera, che stava transitando nelle acque territoriali dell’Ucraina, vicino all’Isola dei serpenti. Lo riferisce Ukrinform, citando il servizio stampa delle forze armate ucraine su Facebook. “Il 21 maggio, la nave civile Britta K, che batte bandiera della Repubblica del Togo, mentre transitava nelle acque territoriali ucraine nei pressi dell’Isola dei serpenti, ha ricevuto un segnale dai russi che chiedevano di lasciare le acque territoriali della Russia, altrimenti avrebbero utilizzato le armi”, spiegano le forze armate. Secondo la Marina ucraina, ciò conferma i tentativi della Russia di appropriarsi illegalmente del territorio dell’Ucraina, anche senza pseudo-referendum.


Ore 8:36 | Missili su villaggio nella regione di Zaporizhzhia

Nella notte le truppe russe hanno sparato missili contro infrastrutture civili di un villaggio nel distretto di Vilna nella regione di Zaporizhzhia (nel sud dell’Ucraina), causando delle vittime. Lo fa sapere l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. Secondo le prime informazioni, ci sono cittadini feriti.


Ore 8:27 | Media: “Mosca ammette problemi logistica da sanzioni”

Il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev ha affermato che le sanzioni per la guerra in Ucraina hanno portato a seri problemi con la logistica in Russia, secondo quanto riporta il media in lingua russa Meduza. “Le sanzioni imposte oggi alla Federazione Russa hanno praticamente rotto tutta la logistica del nostro Paese. E siamo costretti a cercare nuovi corridoi logistici”, ha detto Savelyev ai giornalisti durante una visita nella regione di Astrakhan. Secondo il ministro, le autorità russe risolveranno i problemi sorti con l’aiuto del corridoio di trasporto Nord-Sud, che attraversa i porti del Caspio di Astrakhan sul Volga.


Ore 8:18 | Intelligence Gb: “In Donbass russi schierano unità controcarro Terminator”

La Russia ha probabilmente schierato sull’asse di Severodonetsk dell’offensiva in Donbass la sua unica unità operativa controcarro di mezzi Bmp-T Terminator. Lo riferisce l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica. “La loro presenza suggerisce che il Gruppo di Forze del Centro, l’unica formazione che mette in campo questo veicolo, sia coinvolto nell’attacco”, prosegue il bollettino, “il Gruppo di Forze del Centro in precedenza aveva sofferto pesanti perdite nel tentativo di fallito di sfondare nella parte orientale di Kiev nella prima fase dell’invasione”. “La Russia ha sviluppato il Terminator dopo aver osservato la necessità di fornire protezione specifica ai principali carri armati da battaglia utilizzati durante le guerre afghane e cecene”, spiegano gli 007 di Londra.


Ore 7:49 | Donetsk e Luhansk: 9 attacchi russi respinti, distrutti carri armati e un drone

Nelle ultime 24 ore sui fronti di Donetsk e Luhansk gli ucraini hanno respinto nove attacchi. Lo riporta su Facebook lo Stato maggiore dell’esercito nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra. I militari hanno distrutto cinque carri armati, quattro sistemi di artiglieria, dieci unità di veicoli corazzati da combattimento e due veicoli. Le unità di difesa aerea hanno colpito un drone Orlan-10. L’antiaerea ha abbattuto due missili cruise, e l’areonautica ha distrutto dodici unità di equipaggiamento militare russo.


Ore 7:25 | Nuovi bombardamenti russi su Kharkiv

Le forze russe sono tornate a colpire con l’artiglieria la regione di Kharkiv ieri notte, ferendo cinque persone nel capoluogo e tre nei distretti di Lozova, Chuhuiv e Kupiansk. Lo riferisce il governo regionale. Dopo essere state respinte fino al confine da una controffensiva ucraina, le truppe russe sono riuscite a riconquistare terreno nella regione di Kharkiv e stanno consolidando le loro posizioni.


Ore 7:13 | Mosca schiera lanciamissili Iskander a Belgorod

La Russia ha dispiegato sistemi per il lancio di missili balistici a corto raggio Iskander nell’Oblast di Belgorod, a circa 20 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo riferisce lo stato maggiore di Kiev.


Ore 6:46 | Kiev prepara la controffensiva nel sud

Situazione da monitorare nel quadrante meridionale dell’Ucraina. Secondo quanto riportato da Repubblica, pare che un discreto numero di forze ucraine si sia radunato nel sud del Paese per tentare un possibile assalto alle postazioni russe che vanno da Kerson a Melotpol. L’Ucraina potrebbe dunque tentare un’offensiva nell’intento di riportare la situazione territoriale a come era prima del 24 febbraio, per poi sedersi ai tavoli dei negoziati.


Ore 6:46 | Russi premono su Severodonetsk

Nelle ultime ore l’esercito russo ha intensificato gli sforzi per circondare e catturare la città di Severodonetsk e probabilmente continuerà a farlo anche nei prossimi giorni perché gli altri assi di avanzamento, incluso quello che porta a Izyum, rimangono in gran parte bloccati. Lo sostiene il think tank Institute for the Study of War.


Ore 6:35 | Zelensky: “Stiamo facendo di tutto per tornare alla pace”

L’Ucraina sta facendo tutto il possibile per tornare alla pace. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto video-messaggio serale. “Oggi nel nostro paese è la Giornata della scienza. Mi congratulo con i nostri scienziati che, nonostante tutte le difficoltà, lavorano comunque per garantire che l’Ucraina conservi e sviluppi il suo potenziale scientifico. Naturalmente – ha spiegato il presidente – in tempo di guerra, tutte le forze della società e dello Stato possono essere dirette solo alla protezione e questo è un limite significativo per la scienza, e per la cultura” – ha affermato Zelensky. Il presidente, secondo quanto riportano i media, ha anche ringraziato tutti coloro che stanno lavorando per rendere l’Ucraina parte di un’Europa unita.


Ore 4:46 | Negoziatore Mosca: “Nessuno scambio per combattenti Azov”

Leonid Slutsky, il capo della commissione Esteri della Duma di Stato, ritiene che i militari ucraini catturati ad Azovstal non dovrebbero essere restituiti a Kiev. “La mia opinione non è cambiata: non dovrebbe esserci uno scambio di combattenti del battaglione Azov, il loro destino dovrebbe essere deciso dal tribunale”, ha scritto nel suo canale Telegram. Slutsky fa parte della squadra negoziale di Mosca e in precedenza l’agenzia russa Interfax, citando proprio il deputato russo, aveva scritto che Mosca stava studiando la questione dello scambio di militanti Azov con Medvedchuk.


Ore 2:58 | Bild: Germania nega carri armati Marder a Kiev

La Germania possiede più di 60 veicoli da combattimento di fanteria Marder che non sta consegnando all’Ucraina nonostante non preveda di utilizzarli, secondo il tabloid tedesco Bild che cita un documento segreto del ministero della Difesa tedesco di cui è venuto in possesso. Secondo questo documento, l’esercito tedesco ha “più di 62 configurazioni Marder A3 che non vengono più utilizzate”. Di questi mezzi, 32 possono essere riparati e riutilizzati se necessario, mentre altri 30 possono essere utilizzati solo per i pezzi di ricambio. Bild e Kyiv Independent ricordano che in precedenza funzionari tedeschi hanno negato di avere un esubero di tali mezzi corazzati per il trasporto di personale richiesti dall’Ucraina, poiché secondo Berlino tutti i 343 posseduti dalla Germania erano già in uso all’esercito tedesco.

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