Nella notte si è avuta la notizia di una nuova esplosione avvenuta a Belgorod, città russa poco lontana dal confine con l’Ucraina. Il territorio già nelle scorse settimane è stato teatro di alcuni incendi all’interno di depositi di carburante, episodi attribuiti all’azione dell’aviazione ucraina, anche se Kiev ha sempre smentito. Questa notte è andato in fiamme invece un grande deposito di munizioni. Difficile al momento capire cosa possa aver innescato l’incendio. I danni sarebbero ingenti anche se, come assicurato dal governatore dell’oblast di Belgorod, non ci sarebbero vittime civili. Possibile un sabotaggio oppure l’azione di droni ucraini. Anche perché poche ore dopo la notizia dell’incendio, sia a Belgorod che nella vicina Kursk sono stati attivati sistemi di allerta aerea.
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Caldo ovviamente anche il fronte ucraino, sia sul terreno militare che diplomatico. I russi hanno continuato a premere nel sud e nell’est dell’Ucraina, soprattutto tra Izyum e Zaporizhzhia. Diversi i raid riportati nelle ultime ore in queste regione, così come nuovi bombardamenti sono stati segnalati a Kharkiv e Poltava. A livello diplomatico, la novità è rappresentata dalla chiusura della fornitura del gas da parte di Mosca a Polonia e Bulgaria, i cui governi si sono rifiutati di pagare in Rubli.
🔴 La diretta:
Ore 22:42 | Usa, nessun accordo con Mosca oltre a rilascio marine
“Non c’erano altre condizioni concordate per il rilascio di Trevor Reed, oltre allo scambio di Konstantin Yaroshenko”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, a proposito dello scambio con il detenuto russo che ha portato al rilascio dell’ex marine arrestato a Mosca.
Ore 22:31 | Usa, le forze di Kiev ricevono munizioni ogni giorno
“Le forze ucraine ricevono munizioni ogni giorno, anche mentre stiamo parlando”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che la battaglia nel Donbass richiede un flusso continuo di munizioni.
Ore 22:00 | Kiev preoccupata per “provocazioni” in Transnistria
Il governo di Kiev considera con preoccupazione l’aumento delle attività russe, definite “provocazioni” in Transnistria, la regione filorussa della Moldavia, che potrebbe aprire un nuovo fronte a sud-ovest dell’Ucraina. Come ha detto parlando alla tv ucraina il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podoliak, “Abbiamo sempre considerato la Transnistria come un trampolino di lancio da cui potrebbero esserci dei rischi per noi, per le regioni di Odessa e Vinnycja”. Secondo Podoliak, l’aumento dell’attività militare in quella regione è una provocazione per l’Ucraina.
Ore 21:42 | Possibile referendum russo a Kherson a metà maggio
Si svolgerebbe tra il 14 e il 15 maggio il “referendum” con il quale la Russia intende sancire l’annessione della regione ucraina di Kherson, del tutto controllata dalle truppe russe. Lo hanno riferito fonti ben informate alla testata d’opposizione russa Meduza. Diversi fonti ucraine hanno riferito nei giorni scorsi di preparativi per una consultazione illegale che porti alla separazione della regione di Kherson, vicino alla Crimea, dall’Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato di non saperne nulla.
Ore 21:24 | Kiev: “Ci aspettano settimane difficili”
“Abbiamo davanti settimane estremamente difficili”. E’ la previsione fatta dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, che ha esortato la popolazione a prepararsi ancora a settimane di guerra davanti all’offensiva lanciata dai russi nel Donbass. “Il nemico è già consapevole della sua sconfitta strategica – ha affermato, citato dal Kiev Independent – ma cercheranno ancora di infliggerci più dolore possibile”.
Ore 20:47 | Media Usa: “Eni si prepara ad aprire conti in rubli”
Il colosso energetico italiano Eni SpA si sta preparando ad aprire conti in rubli presso la Gazprombank JSC, consentendole di soddisfare potenzialmente le richieste russe di pagare il gas in valuta locale. Lo riporta l’agenzia statunitense Bloomberg, citando fonti che hanno familiarità con la questione..
Ore 20:33 | Bbc: “Lento progresso russo ostacolato dalla pioggia”
La Russia sta continuando a rafforzare le forze all’interno e intorno al Donbas ma sta ottenendo piccoli guadagni territoriali e strategici. “Quando si scontrano con veri obiettivi militari, i russi hanno difficoltà a superare la fedele resistenza ucraina e in più stanno subendo perdite”, ha detto un anonimo funzionario occidentale citato dalla Bbc. Anche le forti piogge starebbero ostacolando il progresso russo. “Ai russi non piace combattere sotto la pioggia”, ha detto la stessa fonte, aggiungendo che le forze del Cremlino hanno una scarsa consapevolezza tattica e continuano a soffrire di difficoltà logistiche.
A map of the approximate situation on the ground in Ukraine as of 00:00 UTC 27/04/22.
(Higher resolution upload, Twitter compressed the first) pic.twitter.com/mg9e0ODHX0
— Ukraine War Map (@War_Mapper) April 27, 2022
Ore 19:49 | Mosca: “Pentagono invia a Kiev elicotteri sovietici”
Mosca protesta per l’invio americano in Ucraina di elicotteri di fabbricazione russa e sovietica comprati in Russia dal Pentagono nel 2011 per usarli in Afghanistan. Il contratto stipulava “che gli elicotteri dovevano essere trasferiti alle forze afghane e non potevano essere riesportati in nessun paese terzo”, si legge in un comunicato del Servizio federale russo per la cooperazione tecnica e militare, diffuso da Interfax. Il prossimo trasferimento in Ucraina di 11 elicotteri Mi-17 era stato rivelato la settimana scorsa dal Washington Post. Si tratta di mezzi per il trasporto truppe che possono essere armati con razzi e artiglieria. Lo scorso agosto, quando i talebani hanno preso i controllo dell’Afghanistan, gli elicotteri si trovavano fuori dal paese per la manutenzione.
Ore 19:14 | Di Maio: “Vogliamo pagare gas in euro”
“La richiesta russa di pagare il gas in rubli è una violazione del contratto. Prenderemo una decisione a livello europeo ma i nostri contratti prevedono il pagamento in euro e noi vogliamo pagare in euro“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Strasburgo.
Ore 18:50 | Due veterani Usa feriti a Zaporizhzhia da fuoco russo
Due veterani dell’esercito americano, che si erano recati a combattere in Ucraina come volontari a fianco delle forze di Kiev, sono rimasti feriti nella regione meridionale di Zaporizhzhia, vicino alla città di Orikhiv. Lo riferisce il Guardian citando il giornalista di guerra Nolan Peterson. Secondo la ricostruzione, Manus McCaffrey e Paul Gray sono rimasti feriti mentre erano impegnati a prendere di mira i carri armati russi. McCaffrey è rimasto ferito al viso, alla testa e al busto da alcune schegge mentre Gray è stato ferito a un piede dopo che un muro di cemento gli è caduto addosso. Entrambi i cittadini americani sono stati trasferiti in ospedale.
Ore 18:26 | Kiev: “Colpito ospedale Severodonetsk, un morto”
L’artiglieria russa ha colpito l’ospedale di Severodonetsk, uccidendo una persona. Lo ha riferito su Telegram il governatore dell’oblast di Lugansk, Sergiy Haidai. Il governatore ha affermato che l’ospedale è uno degli unici due rimasti in funzione nel Lugansk, una delle due regioni del Donbass parzialmente sotto il controllo dei separatisti filorussi.
Ore 17:45 | Fonti Ue: tra nuove sanzioni ci sarà petrolio
La presentazione del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia slitta alla prossima settimana. La Commissione, secondo quanto si apprende da fonti europee, lo proporrà agli Stati nei prossimi giorni. La prima riunione degli ambasciatori Ue è in agenda per il 4 maggio e potrebbe essere quella l’occasione, salvo riunioni straordinarie prima. E’ difficile invece fare previsioni sui tempi di approvazione. Dipende dal contenuto del pacchetto (che sicuramente prevede il petrolio ma non è chiaro in che modo) e dal dibattito che impegnerà gli Stati.
Ore 17:35 | Guterres arrivato a Kiev: domani incontro con Zelensky
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è giunto a Kiev, dove domani incontrerà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Guterres ieri ha incontrato a Mosca il presidente russo, Vladimir Putin. Zelensky aveva criticato in modo aspro la scelta di recarsi prima al Cremlino e poi a Kiev. “L’ordine delle visite è stato una questione logistica”, ha spiegato Saviano Andreu, un portavoce dell’Onu, “le lettere erano state inviate ai due governi da New York; la Russia rispose per prima e quando arrivò la replica dell’Ucraina si fissò la data della visita”.
I have arrived in Ukraine after visiting Moscow.
We will continue our work to expand humanitarian support & secure the evacuation of civilians from conflict zones.
The sooner this war ends, the better – for the sake of Ukraine, Russia, and the world.
— António Guterres (@antonioguterres) April 27, 2022
Ore 17:13 | Germania: Berlino apre a ipotesi esproprio raffineria Rosneft
Il governo tedesco sta esaminando tutte le opzioni per ridurre la dipendenza dall’energia russa. Lo ha detto il ministro dell’economia Robert Habeck, lasciando aperta la possibilità di espropriare la raffineria Pck di Schwedt, gestita dalla statale russa Rosneft. Alla domanda se un esproprio della raffineria, che rappresenta tutte le restanti importazioni di petrolio russo della Germania, fosse un’opzione, il ministro ha risposto che tutto è sul tavolo. “Siamo in una situazione in cui il governo tedesco deve adattarsi e prepararsi a tutti gli scenari”, ha detto Habeck aggiungendo che la dipendenza della Germania dal gas russo è scesa al 35% delle importazioni dal 55% prima della guerra in Ucraina”.
Ore 17:03 | L’sos da Azovstal: “Qui 600 feriti senza cure”
Nell’acciaieria Azovstal ci sono oltre 600 feriti, tra civili e militari, senza medicine nè possibilità di trattarli. Lo ha riferito Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata dei marine, in un video in cui ha descritto le condizioni nella fabbrica a Mariupol, nel mirino delle forze russe che continuano a bombardarla. Il militare ucraino ha lanciato un appello urgente chiedendo un’evacuazione di truppe e civili, sottolineando che ci sono centinaia di civili, bambini compresi, che vivono in uan situazione malsana, a corto di cibo e acqua.
Ore 16:31 | Draghi sente Zelensky, pieno sostegno italiano a Kiev
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno in Ucraina e l’assistenza al Paese. Il Presidente Draghi ha ribadito il pieno sostegno del Governo italiano alle Autorità di Kiev e la disponibilità italiana a contribuire alla ricerca di una soluzione duratura della crisi. Lo riferisce Palazzo Chigi.
Ore 16:00 | Putin: “Risposta fulminea se altri interferiscono in Ucraina”
“Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin parlando a San Pietroburgo. “I piani dei Paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti”, ha quindi spiegato il capo del Cremlino, aggiungendo che “l’impatto economico delle sanzioni occidentali contro la Russia non è stato così forte per il momento”. Putin ha quindi ribadito che “tutti gli obiettivi della missione militare speciale in corso nel Donbass e in Ucraina saranno certamente raggiunti al fine di garantire pace e sicurezza ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, della Crimea russa e del nostro intero Paese nella sua prospettiva storica”.
Ore 15:43 | Casa Bianca: Draghi da Biden il 10 maggio
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “attende con ansia di accogliere Mario Draghi alla Casa Bianca il 10 maggio”. Lo annuncia la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, sottolineando che “la visita riaffermerà i profondi legami di amicizia e forte partnership tra gli Stati Uniti e l’Italia”. I due leader, prosegue la nota, “discuteranno del coordinamento in corso con partner e alleati sulle misure per sostenere il popolo ucraino e imporre costi economici sulla Russia per la sua aggressione non provocata”.
Ore 15:15 | Zelensky: “Grazie Italia per aver accolto 100.000 ucraini”
“Un ringraziamento speciale all’Italia per aver dato rifugio a oltre 100.000 ucraini che sono stati costretti a fuggire dalle loro case a causa dell’aggressione russa. Si è discusso anche del coinvolgimento dell’Italia sui futuri accordi per la sicurezza dell’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendo del colloquio con il premier Mario Draghi.
Special thanks to Italy for sheltering more than 100,000 Ukrainians who were forced to flee their homes due to Russian aggression. The involvement of 🇮🇹 in future 🇺🇦 security agreements was also discussed.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 27, 2022
Ore 15:15 |Baerbock: “Aumentare presenza militare nei Paesi baltici”
Pur escludendo l’invio di soldati in Ucraina, la Germania deve aumentare “in modo significativo” la presenza militare negli Stati baltici, nel quadro della Nato, per dissuadere la Russia da un’eventuale aggressione. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, durante un’audizione al Bundestag. In caso di emergenza, non si può promettere agli Stati baltici che “ci saremo già” nell’eventualità di un attacco russo, ha detto Baerbock.
Ore 14:52 | Von Der Leyen: “Pagare il gas in Rublo viola le sanzioni”
In una conferenza stampa dove si è parlato delle ultime vicende relative alle forniture di gas russo, il presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen ha tuonato contro i pagamenti in Rublo: “Le nostre linee guida sono molto chiare – ha dichiarato – pagare in rubli se non è previsto nel contratto è una violazione delle nostre sanzioni”.
“La richiesta da parte russa di pagare in rubli è una decisione unilaterale e non è in linea con i contratti”, ha proseguito Von Der Leyen, la quale ha annunciato di essere a lavoro anche per un nuovo pacchetto di sanzioni.
Ore 14:47 | Moldavia, Michel: “Transnistria non sia cavallo di Troia”
“La mia piena solidarietà con la Moldavia in questi tempi difficili e sfidanti. La Transnistria non dovrebbe essere usata come cavallo di Troia per esacerbare ulteriormente le tensioni nella regione”. Lo ha scritto sul proprio profilo Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in riferimento a quanto accaduto nelle ultime ore nella regione russofona situata in Moldavia.
Ore 14:32 | Nuovi attacchi sull’acciaieria Azovstal
Il sindaco di Mariupol, Petr Andryushchenko, riferisce a Ukrinform che gli attacchi aerei su Azovstal “non si placano e non c’è calma, ma tentativi di assalto che si ripetono uno dopo l’altro, nonostante le dichiarazioni ufficiali”. Nuovi raid sarebbero stati compiuti lungo l’intero corso della mattinata.
Ore 14:30 | Cremlino: “Interromperemo forniture di gas a tutti i Paesi che non pagano in Rubli”
Il portavoce della presidenza della federazione russa Dmytri Peskov, ha dichiarato che a tutti quei Paesi che non pagheranno il gas in Rubli “verranno applicate le norme del decreto presidenziale” in cui è previsto lo stop alla fornitura. La lista di nazioni raggiunte dalla sospensione delle forniture potrebbe allargarsi: stamattina sono rimasti a secco di gas le condutture verso Polonia e Bulgaria.
Ore 14:24 | Scontri a Kherson tra manifestanti ed esercito russo
Una manifestazione contro la presenza di soldati russi si è tenuta poco fa a Kherson, la più grande città ucraina occupata dalle truppe di Mosca. I manifestanti hanno scandito cori pro Kiev e hanno mostrato le bandiere ucraine. Si è rischiato lo scontro diretto con i militari russi, con questi ultimi che hanno disperso la folla usando anche lacrimogeni. A riferirlo è il canale Telegram UkraineNow, dove sono state pubblicate diverse foto della manifestazione.
Ore 14:16 | Scambio di detenuti tra Russia e Usa
Il ministero degli Esteri russo ha reso noto che in data odierna ha avuto luogo uno scambio di detenuti tra la Russia e gli Stati Uniti. In particolare, è stato rilasciato e potrà adesso tornare a casa il cittadino statunitense Trevor Reed, un ex marine detenuto da anni nelle carceri russe. Contestualmente, potrà tornare in Russia dopo essere stato in un carcere statunitense, il cittadino russo Konstantin Yaroshenko. Segno di come un canale di dialogo tra Mosca e Washington, nonostante i rapporti molto tesi dopo l’attacco russo all’Ucraina, è stato mantenuto.
Ore 14:01 | Transnistria: “Attentatori si sono diretti in Ucraina dopo gli attacchi”
Le autorità della Transnistria, la repubblica filorussa autoproclamata, hanno ancora una volta puntato il dito contro Kiev per i recenti attacchi all’interno del territorio della provincia separatista: “Dopo i loro attacchi – si legge in una nota della Polizia locale – gli attentatori si sono diretti in Ucraina”. Facendo quindi intendere che gli attentati sarebbero stati organizzati da forze ucraine.
Ore 13:24 | Mosca: “Abbiamo abbattuto drone ucraino a Voronezh”
Media russi hanno diffuso le immagini di un drone che sarebbe stato abbattuto dalle forze di difesa di Mosca a Voronezh, al confine con l’Ucraina. “I sistemi di difesa aerea – ha dichiarato su Interfax il governatore Alexander Gusev – hanno intercettato e distrutto un piccolo apparecchio da ricognizione senza pilota”.
Заявлено рф как сбитыйпод курском pic.twitter.com/xXrqH9l8pZ
— IgorGirkin (@GirkinGirkin) April 27, 2022
Ore 13:01 | Ankara: “Possibile incontro tra Putin e Zelensky nei prossimi giorni”
“Nonostante le crescenti difficoltà, la Turchia crede che ancora sia possibile ospitare un vertice tra i leader di Russia e Ucraina”. A dirlo sul sito Hurriyet, è stato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar. “Siamo ancora fiduciosi – ha proseguito – Forse sarà possibile riunire i due leader nei prossimi giorni su proposta del nostro presidente Erdogan, che nei giorni scorsi ha parlato di nuovo al telefono con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky”.
Ore 12:20 | Foto mostrano condizioni molto critiche all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol
Su Ukrainska Pravda sono state condivise delle foto scattate dagli ultimi combattenti ucraini rimasti all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, l’unico luogo rimasto in mano alle forze di Kiev. Nelle immagini si notano feriti che non possono ricevere cure mediche adeguate, molti civili intrappolati in quello che sembra un autentico inferno sotterraneo. A condividere le foto sono stati anche i membri del consiglio comunale di Mariupol: “Sono foto terribili – si legge in una nota – ma il mondo deve sapere quello che sta succedendo”.
Ore 11:59 | Cnn: “Abbiamo video che mostrano soldati russi vicino cadaveri a Bucha”
La Cnn ha mostrato dei video, di cui sarebbe stata confermata l’autenticità, che mostrano dei soldati russi vicino ai cadaveri dei civili per strada. Le immagini risalirebbero al 12 o 13 marzo e i cadaveri che si vedono sarebbero gli stessi poi notati nei video diffusi il primo aprile.

Ore 11:47 | Governatore Donetsk: “Russi hanno usato armi al fosforo”
“Le truppe russe hanno sparato per due volte, tra ieri ed oggi, proiettili al fosforo contro Avdiivka, nella regione di Donetsk, e risulta almeno un ferito tra i civili”. A renderlo noto sui media ucraini è stato il governatore dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko: “A seguito di questi attacchi – ha aggiunto – nella città sono scoppiati diversi incendi. Dopo il secondo bombardamento, i russi hanno lanciato un attacco aereo su Avdiivka, mirando a un grattacielo”.
Ore 11:29 | Gazprom: “Quattro Paesi hanno già pagato in Rubli”
Così come riportato da Bloomberg, che ha citato fonti interne a Gazprom, almeno quattro Paesi europei hanno già provveduto a pagare il gas in Rubli, altri dieci hanno aperto conti in banca su Gazprombank per procedere al pagamento in Rubli. Non è stato specificato il nome dei Paesi in questione, si sa che a pagare non sono stati Polonia e Bulgaria, ai quali Gazprom questa mattina ha chiuso i rubinetti.
Ore 11:18 | Vice presidente di Gazprombank fugge all’estero
Igor Volobuev, numero due (almeno fino a oggi) di Gazprombank, banca di proprietà statale, ha reso noto di aver lasciato la Russia. A scriverlo è il quotidiano russo, ma pubblicato in inglese, The Moscow Times. Volobuev ha motivato la sua scelta in ragione delle sue origini ucraine, essendo nato nella città settentrionale di Okhtyrka: “Non riuscivo a guardare quello che la Russia stava facendo alla mia patria”, ha commentato.
Ore 11:07 | Combattimenti anche nell’area di Severodonetsk
Il commando militare delle forze armate ucraine ha reso noto che i russi sono avanzati nella località di Novotoshkivske e provano a contendere il controllo di Nizhne e Orikhovo, nella zona di Severodonetsk, una delle città più importanti del Donbass attualmente in mano ucraina.
Ore 10:30 | Società cinese leader dei droni DJI ferma produzione in Russia e Ucraina
L’azienda leader mondiale nella produzione dei droni, la cinese DJI, ha annunciato la sospensione delle attività sia in Russia che in Ucraina: “DJI sta rivalutando i requisiti di conformità nelle varie giurisdizioni – si legge in una nota della società – nell’attesa DJI sospenderà in via temporanea tutte le attività commerciali in Russia e Ucraina”.
Ore 10:21 | Sirene di allerta aerea in tutta l’Ucraina
In gran parte delle regioni ucraine da alcuni minuti stanno suonando le sirene di allerta anti aerea. Gli allarmi sono stati uditi anche nella capitale Kiev, così come a sud anche a Odessa. In stato di allerta soprattutto le province orientali dell’Ucraina.
Ore 10:18 | Nuovi spari in Transnistria, lo riferiscono autorità locali
Questa mattina la Polizia della Transnistria ha riferito di nuovi colpi di arma da fuoco uditi nella cittadina di Kolbasna, nel nord dell’autoproclamata repubblica russofona. “Alle 8:45 – si legge – spari sono stati riferiti in questa città, senza però causare vittime”. Le autorità locali hanno riferito anche avvistamenti di droni nella notte. La responsabilità è stata attribuita alle forze ucraine.
Ore 10:12 | Papa Francesco: “Chi può fermare la guerra ascolti il grido della pace”
“Vi chiedo di perseverare nella preghiera incessante per la pace. Tacciano le armi, affinché quelli che hanno il potere di fermare la guerra, sentano il grido di pace dell’intera umanità!” A dichiararlo è stato Papa Francesco durante l’udienza generale del mercoledì tenuta all’interno dell’Aula Paolo VI.
Ore 10:08 | Mosca: “Arrestati sostenitori nazismo ucraino a Belgorod”
Così come riportato da Ria Novosti, due cittadini russi sono stati individuati e arrestati dall’Fsb, il servizio di sicurezza interno, a Belgorod. I due avrebbe avviato attività di sabotaggio e avrebbero “riferito informazioni sugli spostamenti delle truppe russe impegnate nell’operazione militare speciale”, si legge in una nota. I due vengono definiti “sostenitori del nazismo ucraino”.
Ore 10:01 | Von Der Leyen: “Inaccettabile ricatto Russia sul gas”
Il presidente della commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha giudicato “inaccettabile” il comportamento russo sul gas: “Siamo vicini ai Paesi colpiti – ha scritto su Twitter – dobbiamo restare uniti con loro”. Annunciata una riunione per stabilire le mosse da intraprendere.
Gazprom's announcement is another attempt by Russia to blackmail us with gas.
We are prepared for this scenario. We are mapping out our coordinated EU response.
Europeans can trust that we stand united and in solidarity with the Member States impacted.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 27, 2022
Ore 9:48 | Anche Bulgaria conferma stop forniture di gas russo: “Non abbiamo problemi, non pagheremo il capo”
Così come a Varsavia, anche a Sofia è stato confermato lo stop di erogazione da parte della Russia nella fornitura del gas. Il ministro dell’Energia bulgaro, Aleksander Nikolov, ha però dichiarato che il Paese non ha alcun problema e che non saranno necessarie limitazioni: “Rimaniamo in comunicazione con la Commissione europea e più tardi, nella giornata di oggi, ci sarà una nuova riunione di esperti per stabilire i prossimi passi da compiere”, ha affermato Nikolov. “Il gas – ha poi concluso Nikolov – è usato come arma di ricatto. Noi non pagheremo il capo, non ci sottometteremo”.
Ore 9:42 | Mosca: “A Zaporizhzhia abbiamo colpito deposito di armi occidentali”
Media russi hanno riportato una nota del ministero della Difesa russo, secondo cui in uno dei recenti raid su Zaporizhzhia sarebbe andato distrutto un deposito di armi consegnate da Paesi occidentali: “Si trovava – hanno dichiarato fonti del ministero – in una fabbrica di alluminio”.
Ore 9:33 | Polonia conferma stop forniture gas dalla Russia
Il fornitore polacco di energia, Pgnig, ha confermato l’interruzione delle forniture di gas provenienti dalla Russia. Nelle condutture non scorre da diverse ore l’importante quantitativo di gas naturale immesso dal territorio russo. Secondo le stime, all’inizio del 2022 Pgnig ha ricevuto da Gazprom almeno la metà del gas per il fabbisogno polacco: “Possiamo però cavarcela – hanno riportato i vertici dell’azienda, secondo quanto dichiarato dalla Bbc – abbiamo scorte di stoccaggio piene per l’80% e in estate la domanda sarà inferiore. Inoltre possiamo reperire il gas altrove”.
Ore 9:20 | Sono tre le province russe al confine con l’Ucraina interessate dalle esplosioni
Oltre a Belgorod, dove in nottata si è verificato un incendio in un deposito di munizioni, anche le province di Voronezh e Kursk sono state interessate da esplosioni. In particolare, sui social sono state riportate deflagrazioni su cui adesso si sta indagando per capirne la cause. A Voronezh all’alba è stato attivato anche il sistema di allarme aereo. Non risultano vittime tra la popolazione civile.
Ore 8:58 | Odessa, colpito nuovamente il ponte sul Dnestr
Un nuovo raid ha interessato il viadotto, sia stradale che ferroviario, situato sull’estuario del Dnestr, a pochi chilometri da Odessa. A darne comunicazione sono stati i vertici della società ferroviaria ucraina, la quale ha reso noto che sul ponte stavano lavorando alcuni addetti per le riparazioni dovute ai danni del raid di ieri. Nessuno è rimasto ferito. Il viadotto è essenziale per le comunicazioni tra Odessa e la Romania.
Ore 8:47 | Kiev: “Colpiti i russi sull’Isola dei Serpenti”
I comandi militari ucraini hanno dichiarato di aver colpito il quartier generale del comando russo sull’Isola dei Serpenti, la piccola isola sul Mar Nero di fronte le coste dell’oblast di Odessa conquistata dalle forze di Mosca il primo giorno di guerra. Qui ha avuto luogo uno degli episodi più famosi del conflitto, in cui il comandante della guarnigione ucraina ha platealmente negato la resa alle navi russe. L’Isola sarebbe stata raggiunta da alcuni ordigni sparati dalla costa.
Ore 8:31 | Zelensky: “Forze speciali russe dietro attacchi alla Transnistria”
Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo messaggio su Telegram, ha puntato il dito contro Mosca per i recenti attentati che hanno colpito la regione filorussa della Transnistria: “Capiamo chiaramente che questo è uno dei passi della Federazione Russa – si legge – I servizi speciali ci stanno lavorando. Non si tratta solo di ‘fake news’. L’obiettivo è ovvio: destabilizzare la situazione nella regione, minacciare la Moldavia. Mostrano che se la Moldavia sostiene l’Ucraina, ci saranno certi passi”.
Ore 8:01 | Kiev: “Russi hanno preso villaggi nell’oblast di Kharkiv”
Così come riportato dall’agenzia Unian, il comando delle forze armate di Kiev ha reso noto che i russi hanno preso il controllo di alcuni villaggi non lontani da Izyum, all’interno dell’oblast di Kharkiv. In particolare, Mosca è entrata nella località di Zavody e ha il controllo della periferia settentrionale di Velyka Komyshuvakha.
Ore 7:15 | Sistema anti aereo in azione a Voronezh
Dalla regione di Voronezh sono arrivati alcuni video in cui si notano sistemi di difesa aerea in azione colpire un obiettivo. Pochi minuti prima si era parlato di sistemi di difesa attivati anche a Belgorod e Kursk. Sul sito Livemap sono state però riportate dichiarazioni secondo cui ieri la Bielorussia aveva annunciato esercitazioni dei sistemi di difesa tra le proprie forze e quelle di Mosca proprio nelle regioni russe in questione.
Belarusian army yesterday announced joint "Air defense drill" with Russian western military district, so "engagements" over Kursk, Belgorod and villages, Voronezh could be part of this drill https://t.co/SJopFCLH0C
— Liveuamap (@Liveuamap) April 27, 2022
Ore 5:00 | Confermato incendio in un deposito di munizioni
Arrivano le prime immagini dell’incendio scoppiato a Belgorod a seguito delle esplosioni avvertite poche ore fa in città. Si tratterebbe, così come trapelato durante la notte, di un grande deposito di munizioni. Non ci sono civili coinvolti, si legge in un lancio dell’agenzia Interfax che ha ripreso fonti locali.
Governor Vyacheslav Gladkov said there are no civilian casualties thus far. 2/https://t.co/xVoH47ZS1G
— Rob Lee (@RALee85) April 27, 2022
Ore 3:50 | Esplosioni nella città di Belgorod
Diverse esplosioni hanno interessato la città russa di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina. Secondo le prime fonti un incendio sarebbe divampato in un deposito di munizioni utilizzato dall’esercito russo. Il governatore avrebbe rassicurato circa il non coinvolgimento di civili nell’episodio