Portare lo sviluppo della cooperazione nel settore della tecnologia militare ad un livello superiore e a un campo più ampio. La Cina, per bocca dell’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, è pronta a impegnarsi con la Russia per rinforzare le relazioni tra i due Paesi. Relazioni che, come ha confermato l’intervista rilsciata alla Tass dal massimo diplomatico di Pechino nella Federazione Russa, si prefiggono di andare oltre l’ambito economico ed energetico.
In particolare, in risposta a una domanda su possibili ed eventuali cambiamenti nella cooperazione nel settore della tecnologia militare tra Russia e Cina dopo la guerra in Ucraina, l’ambasciatore cinese ha usato parole emblematiche. “La Cina – ha spiegato Zhang – attribuisce grande importanza alla cooperazione in questo campo e farà sforzi congiunti con la Russia per promuovere lo sviluppo della cooperazione nella tecnologia militare tra i due Paesi a un livello superiore e a un campo più ampio”.
L’agenzia russa ha sintetizzato il dialogo avuto con lo stesso Zhang nei seguenti termini: “La cooperazione tra Mosca e Pechino nella sfera scientifica e tecnologica non è influenzata da fattori esterni“.
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L’asse sino-russo nella scienza e nella tecnologia
Per fattori esterni, è facile immaginarlo, l’ambasciatore si riferiva probabilmente alla guerra in Ucraina. Ebbene, quanto sta avvenendo sul territorio ucraino non sembra avere la forza di influenzare le relazioni tra Cina e Russia (almeno per il momento).
“La cooperazione bilaterale nelle sfere della scienza e della tecnologia si sta sviluppando secondo il modello dell’innovazione scientifica e tecnologica, allo stesso tempo viene svolta in modo indipendente senza l’influenza di altri fattori. Le due parti continueranno a promuovere la cooperazione in questo campo nello spirito di reciproco vantaggio e vantaggioso per tutti”, ha detto, esattamente, Zhang Hanhui.
La Cina intende aumentare la fornitura di beni high-tech alla Russia, nonostasnte le sanzioni anti russe sollevate dal blocco occidentale nei confronti di Mosca? Anche in questo caso l’ambasciatore cinese è stato chiaro. Zhang ha sottolineato che il commercio high-tech tra i due Paesi procede secondo i piani prefissati, tenendo conto delle leggi del mercato e della domanda. “La pratica ha dimostrato che Cina e Russia hanno un grande potenziale e ampie prospettive di cooperazione nell’innovazione scientifica e tecnologica. Gli anni di cooperazione scientifica, tecnica e per l’innovazione russo-cinese tenuti nel 2020-2021 sono stati davvero di grande successo”, ha concluso Zhang.
Vantaggi reciproci
Passando al lato economico, la Cina ha ammesso l’esistenza di problemi nella cooperazione con la Russia per le sanzioni imposte da Usa e alleati dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma ha chiesto a Mosca di rafforzare la comunicazione per risolvere le difficoltà.
“Le sanzioni di Usa e Occidente hanno effettivamente causato problemi alla cooperazione bilaterale” ma la Cina “continuerà a sostenere l’ulteriore espansione della denominazione e del regolamento in valuta locale su commercio bilaterale, investimenti e credito”.
In questo particolare periodo storico, la sensazione è che qualsiasi tipo di rapporto tra Cina e Russia – dai rapporti politici a quelli economici – andranno via via rafforzandosi in quanto portatori di vantaggi reciproci per entrambi i Paesi. Semmai sarà in un secondo momento che, quando emergeranno le varie divergenze geopolitiche tra i due attori, l’amicizia tra Mosca e Pechino potrà gradualmente cambiare.