Quella che era un’opzione ritenuta estremamente probabile ora è di fatto una certezza: l’Ucraina non potrà avere in linea caccia F-16 occidentali pilotati da personale adeguatamente addestrato fino al 2024. Lo ha confermato parlando alla televisione ucraina il portavoce dell’aeronautica militare Yuriy Ihnat.
Ihnat ha definito “ovvio” il fatto che l’aeronautica di Kiev non sarà in grado di “difendere l’Ucraina con aerei da combattimento F-16 durante questo autunno e inverno“. Il motivo è da ricercarsi nelle lunghe necessità di addestramento e dei vincoli che il programma di addestramento in via di definizione sta affrontando sui tempi e le risorse a destinazione.
Il nodo dell’addestramento
L’F-16, versatile e dinamico aereo da caccia multiruolo, è ritenuto uno dei dispositivi aeronautici in cui maggiormente i piloti di Kiev possono trovarsi a proprio agio per la sua elevata maneggevolezza e la sua capacità di impiego in diversi teatri. Ma per un’aviazione abituata largamente all’uso dei velivoli post-sovietici il tema dei vincoli temporali non è secondario. A giugno, al Paris Air Show francese di Le Bouget un veterano degli F-16 americani, il capitano David Brown, ha sottolineato che “mille ore di volo” sono sufficienti per imparare a pilotare un F-16 ma che il problema sta in “tutto ciò che accompagna l’addestramento al volo”, dall’utilizzo della sensoristica e dei radar all’adattabilità del caccia alle situazioni di combattimento.
Per un pilota delle aeronautiche occidentali un addestramento normale prevede “un anno di impegno” per imparare a conoscere gli F-16 nei minimi dettagli, ha detto Brown. Chiaramente l’Ucraina non ha tutto questo tempo ma, se il programma partirà, un addestramento intensivo difficilmente potrà richiedere meno di sei mesi. Ragion per cui Ihnat ha indicato in almeno un semestre, due stagioni intere, il tempo necessario: il riferimento a autunno e inverno non è secondario. Kiev prevede di affrontare dopo la stagione delle piogge e durante il congelamento invernale del terreno un nuovo sforzo russo, e gli F-16 chiaramente farebbero molto comodo come deterrente a mosse offensive del nemico. “Avevamo grandi speranze per questo aereo, che diventasse parte della difesa aerea, in grado di proteggerci dai missili russi e dal terrorismo dei droni”, ha detto Ihnat.
Kiev tra rischi e sicurezza
Chiaramente dare in mano all’Ucraina F-16 pienamente operativi senza le adeguate garanzie operative per i piloti finirebbe per creare solo un falso senso di sicurezza per l’aviazione del Paese invaso. L’F-16 rimane versatile, ma è una piattaforma complessa e in quest’ottica alle tempistiche c’è da individuare anche il nodo dei Paesi addestratori e delle priorità per il personale dell’aviazione di Kiev. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a maggio aveva aperto all’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16 e tra luglio e agosto ha dato semaforo verde al programma europeo su cui spingono molto Danimarca e Paesi Bassi, tra i maggiori utilizzatori europei dell’F-16 che mantengono questo caccia ancora operativo. Ma una roadmap precisa non esiste e come uno scoglio da superare resta quello della comunicazione tra personale ucraino e addestratori, ragion per cui molti aviatori di Kiev sono stati chiamati nel Regno Unito per un corso intensivo di inglese volto a abbattere le barriere comunicative.
Parimenti, ci sarà da organizzare anche l’intera catena logistica: dalla gestione del munizionamento all’addestramento del personale tecnico ucraino alla manutenzione dei sistemi dell’F-16 per allungare la vita operativa di caccia che saranno sottoposti a un forte stress in caso di impegno contro i russi. Insomma, ci vorrà del tempo. E le parole del portavoce dell’aviazione ucraina sono un’ammissione di realismo molto franca che mostra, al contempo, tutti i timori di Kiev, legati principalmente al rischio di trovarsi sguarnita di fronte a nuove mosse russe dopo la fine di una controffensiva che per ora sta portando risultati incerti. Tutto questo nel contesto di una guerra che ormai molti prevedono destinata a durare ancora a lungo.