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Israele ha recentemente svelato alcuni dettagli in merito al design e allo sviluppo dell’ultimo aggiornamento del suo principale Mbt (Main Battle Tank), il Merkava IV, che prenderà il nome di Merkava IV “Barak”.

Il Merkava IV rappresenta l’ultimo modello della fortunata serie di carri armati in forza alla Idf. Progettato nel 1999 ha cominciato ad essere consegnato ai reparti nel 2004 quando è entrato in servizio.

Il carro è lungo poco più di nove metri (con il cannone in avanti), è largo 3,72 metri ed è alto 2,66. Il suo peso è di 65 tonnellate e monta un pezzo di calibro 120 mm in grado di sparare munizioni tipo APFSDS-T, HEAT-MP-T e TPCSDS-T. L’armamento è completato da una mitragliatrice da 7,62 mm e da un mortaio da 60 mm che ha una gittata massima di 2700 metri. L’equipaggio è di quattro uomini (pilota, comandante, cannoniere, servente) e, a differenza degli altri Mbt, può trasportare sino a otto soldati oppure tre feriti su barella.

Il Merkava IV è propulso da un V-12 diesel che sviluppa 1500 hp e ha la caratteristica peculiare di avere il motore posizionato nella sua parte interiore insieme ad un serbatoio di carburante.

Il carro è protetto da una serie di minacce incluse missili guidati di precisione aria-terra e da altro tipo di munizionamento avanzato come ordigni anticarro top attack, ovvero che hanno la capacità di colpire lo scafo dall’alto, nella sua parte più vulnerabile. Nel Merkava IV sono stati anche installati sistemi automatici di scoperta e soppressione del fuoco fattore che nel teatro di un combattimento urbano rappresenta un importante ausilio per la sopravvivenza. Sopravvivenza ulteriormente garantita dalle protezioni aggiuntive antimine montate nella parte inferiore dello scafo.

Il nuovo Merkava di Israele  

Per poter adeguatamente neutralizzare le nuove minacce a cui deve far fronte Israele, il Merkava IV “Barak” è stato pensato come un carro per il contrasto dell’attività di guerriglia piuttosto che per l’utilizzo in grandi battaglie campali tra carri armati. Del resto tutta la famiglia dei Merkava è nata con lo scopo principale di contrastare l’attività nemica in ambiente urbano.

“Il nemico non sarà necessariamente uno Stato e degli eserciti, ma piuttosto un nemico che usa la gente (intesa come gruppi di guerriglia n.d.a.)” sono state le parole del brigadier generale Guy Hasson, capo delle forze corazzate dell’Idf.

Il nuovo carro è pensato per essere uno smart tank, con tanto di computer dotato di intelligenza artificiale. Con decine di sensori il software del Merkava IV “Barak” sarà in grado di presentare una pressoché totale visione della situazione tattica del campo di battaglia non solamente al suo equipaggio ma anche agli altri sistemi d’arma ad esso collegati come truppe, velivoli o altri carri da battaglia: è il concetto della guerra netcentrica che caratterizza sia l’F-35 sia altri sistemi come il nuovo blindo “Centauro II”.  

Grazie all’intelligenza artificiale il Merkava IV “Barak” ridurrà il carico di lavoro per l’equipaggio e lo aiuterà a localizzare e colpire i bersagli con più accuratezza.

“Le capacità avanzate e l’uso di sistemi elettronici d’avanguardia permetteranno ai nostri soldati di effettuare missioni ai massimi livelli di prontezza” ha dichiarato un ufficiale anziano dell’Idf “e unitamente a questo, miglioramenti nella logistica saranno introdotti per permettere al carro di effettuare operazioni il 30% più lunghe rispetto ai precedenti”. 

Il cuore del nuovo carro, e la vera novità che ne fa un unicum nel panorama degli Mbt, è dato dal nuovo casco di cui sarà fornito il capocarro. Il casco si chiama “Iron View” ed utilizza la tecnologia a realtà virtuale per dare una visione completa di quello che circonda il carro grazie a sensori e telecamere che spaziano per 360°.

“Il casco permetterà ai soldati di vedere l’ambiente esterno restando all’interno del veicolo e i sensori permetteranno all’equipaggio di utilizzare il carro in modo semplice e avanzato contribuendo anche alla sua difesa sia fisicamente sia tecnologicamente”. 

In effetti l’alto livello di interconnessione con altri sistemi sul campo di battaglia – come ad esempio Uav e mini droni – integrandosi alla presentazione dei dati in realtà virtuale (come avviene per il casco dell’F-35) permetterà al Merkava IV “Barak” di essere molto più efficiente nell’eliminazione delle minacce che vanno anche oltre il proprio diretto campo visivo: pensiamo ad esempio alla possibilità di colpire bersagli nascosti ma inquadrati da un mini drone in vole che ne trasmette le immagini al capocarro. 

A tutto il 2012 sono stati consegnati 260 carri Merkava IV e, in linea teorica, la produzione totale terminerà nel quinquennio 2025-2030 con ulteriori 300 esemplari. Questa nuova versione del carro dovrebbe entrare in servizio a cominciare dal 2020 e verosimilmente tutta la produzione prevista di Merkava IV (salvo future ulteriori varianti) sarà del tipo “Barak”. 

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