Un robot capace di localizzare ed eliminare le trappole esplosive più note con l’acronimo di Ied, ovvero improvised explosive device. È l’ultimo progetto dell’Israel Aerospace Industries che, secondo quanto riportato al Jerusalem Post, ha completato lo sviluppo di un sistema autonomo in grado di identificare, localizzare e distruggere dispositivi esplosivi per proteggere i soldati della Forza di Difesa Israeliana e permettere di eseguire in sicurezza le missioni che si svolgono sul campo di battaglia o in territorio urbano.
Il sistema è installato su un piattaforme robotizzate – cingolate o ruotare – realizzato da Iai integra la combinazione di più sensori capaci di individuare ordigni esplosivi che potrebbero essere nascosti in “aree complesse”, con sistemi ottici ad alta risoluzioni e braccia meccaniche governabili tramite il joy-stick dell’operatore che conduce il drone in remoto. Pilotato a distanza sull’obiettivo, il mezzo non espone le truppe al pericolo, rilevando e rimuovendo gli Ied e aprendogli la strada.
Tutti i droni pronti ed essere schierati appartengono alla famiglia Sahar Ied, che comprende diverse piattaforme robotiche in grado di localizzare esplosivi nascosti o sepolti prima di eliminarli. A questo va affiancato il sistema Cims –Counter Improvised Explosive Device and Mine Suite – un apparato integrabile sui veicoli terresti capace di setacciare il terreno e individuare gli esplosivi improvvisati. Destinato principalmente alle pattuglie impegnate nel controllo dei confini di Israele, il Cims si basa su ampio sistema multi-sensore rettangolare che viene montato davanti ai veicoli corazzati; quando viene identificata una mina o uno ied, il sistema avvisa l’equipaggio del veicolo con degli appositi indicatori per poi procede alla bonifica.
La capo della divisione robotica dello Iai, Meir Shabtai, ha dichiarato al Jerusalem Post che “il completamento dello sviluppo del sistema di rilevamento autonomo dello Ied e la sua consegna sia un altro significativo salto di qualità nel settore dei veicoli senza pilota” e che tale sistema offre “una soluzione completa per la bonifica di strade e strutture”. I nuovi sistemi robotizzati consentiranno infatti un’esecuzione più rapida delle missioni, garantendone l’efficacia senza rischi per la vita umana. Combinando la capacità di trovare esplosivi sulla superficie a quella di neutralizzarli.
Come è noto, mentre le mine terrestri sono diventate una minaccia marginale appartenente nella guerra “convenzionale”, gli Ied sono estremamente diffusi nella guerra asimmettrica, diventando la prima preoccupazione degli eserciti moderni impiegati in battaglia. Questa tipo di tecnologia è sviluppata principalmente per servire le unità dispiegate lungo la striscia di Gaza, dove si contano continui incidenti che vedono trappole esplosive o ordigni improvvisati utilizzati contro le truppe dell’Idf che sorvegliano la barriera di sicurezza.