Come è valso per il Pentagono, anche i vertici militari israeliani sembrano essere fermi di fronte a una difficile decisione, impegnati a valutare attentamente se il “vecchio” possa essere efficace come il nuovo. La scelta è quella di acquisire 25 ulteriori caccia di quinta generazione F-35 Lightning II, o oppure investire ancora sui i “vecchi” caccia F-15 prodotti dalla Boeing, rinnovati nella loro ultima versione “Advanced Eagle“: praticamente un’arsenale volante basata su una cellula con 40 anni d’esperienza in aria.

I velivoli della prima tranche di caccia stealth F-35 “I” della versione “Adir” – i primi nell’Aif a operare senza la celebre livrea mimetica ma “nascosti” sotto la loro vernice per la bassa visibilità radar – sono apparsi in alcune fotografie divulgate anche sui social, manifestando la costante espansione della forza israeliana e l’operatività della seconda squadriglia della Forza aerea israeliana. Si tratterebbe del 116° Squadron “Lions of the South” di stanza alla base aera di Nevatim, dove è schierata anche la prima squadriglia equipaggiata con caccia F-35, il 140° squadron “Golden Eagle”. Entrambe le unità li hanno sostituiti ai caccia F-16 “Sufa”.

Secondo le stime, Tel Aviv aveva ordinato al partner americano, che da sempre lo sostiene nei suoi investimenti nel campo della difesa, una tranche iniziale di 50 caccia F-35 nella versione “I” – una versione dell’F-35A a decollo convenzionale implementata da alcuni componenti elettronici di produzione israeliana – ricevendone 14 nel 2019 e attendendo gli altri 36 entro il quinquennio successivo. Nonostante l’aeronautica israeliana abbia affermato di essere stata “la prima a impiegare un F-35 in combattimento” (si suppone su obiettivi colpiti in missioni diurne in Libano), sembra che almeno per il grosso delle missioni (che conduce nello spazio aereo siriano e nord iracheno), continui a puntare sui vecchi cavalli di battaglia, ossia gli F-16 e gli F-15. Anche per questo, dovendo attivare una “terza” nuova squadriglia, sembrerebbe che la Difesa di Tel Aviv stia riflettendo se ordinare ulteriori venticinque caccia stealth F-35 (ogni squadrone deve essere equipaggiato con 25 velivoli), oppure acquisire – come ha fatto anche il Pentagono per la forza aera americana – un certo numeri di caccia F-15 nella versione “X” per costituire il suo nuovo squadrone.

In questo momento Israele, scrive a riguardo la rivista Breaking Defense, si trova sottoposto a pressioni provenienti dall’interno e dall’esterno: “Deve condurre attacchi aerei contro obiettivi legati all’Iran in Siria nell’ambito della crescenti tensioni “, mentre dall’interno: “Deve trovare finanziamenti nonostante un deficit di bilancio in aumento e un governo di Netanyahu”. La soluzione preferibile, sarebbe dunque quella di dotarsi di una forza d’attacco rinnovata, e basata su un mix di nuovi velivoli: “I funzionari ritengono che un mix di forze di F-35I … insieme a uno squadrone di F-15IA consentirebbe a Israele di effettuare una serie di operazioni complesse, incluso qualsiasi possibile scontro con l’Iran ai suoi confini”, ha una fonte accreditata al Jerusalem Post. Questo equivarrebbe a far investire al governo israeliano ben “6 miliardi di dollari”, e dato il budget “limitato”, forza aerea israeliana deve ridursi a decidere: o Lightning II o gli Advanced Eagle.

La scelta, rivelerà inoltre quali sono le priorità tattiche di Israele: L’F-35, come velivolo stealth, è capace di svolgere incursioni furtive violando reti difesa aeree “avanzate”, protette da risenti come gli S-300 di fabbricazione russa schierati in Siria; ma l’F-15 X può trasportare un carico di bombe e maggiore: “29.500 libre al confronto di 22.000 dell’F-35 in “modalità bestia” – seppur dovendo rinunciare alla modalità stealth (dunque compiendo incursioni in spazi aerei con un rete difensiva meno efficace o esponendo i piloti ad un rischio maggiore). Tra i vantaggi che porterebbero dalla parte della vecchia aquila della Boeing, peserebbe anche la facilità di modificare l’F-15 per essere implementati con i componenti elettronici desiderati da Israele, e quella di essere abbastanza grande da trasportare il nuovo missile balistico aviolanciato Rampage. Attualmente l’Iaf può contare su una forza aera di circa 270 velivoli, suddivisi in 50 F-15C / D,  200 F-16 , e un numero approssimabile a 22 F-35. Scegliere come completare questa forza di superiorità aera “schiacciante” nella regione del Medio Oriente, spetterà tutta via al governo, che in qualche modo, dovrà far quadrare il bilancio.

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