A dispetto delle apparenze gentili, Nura – bella azera che si è unita alle bandiere nere nel 2014 – ha già ucciso a sangue freddo ventuno persone. La cecchina del Califfo, operativa a Falluja, è oggi la ricercata numero uno dall’intelligence irachena.Per approfondire: L’angelo della morte combatte a FallujaNura la russa”, le cui tracce si sono confuse nella polveriera di Falluja dove scontri furibondi – negli ultimi giorni – hanno condotto alla riconquista di gran parte dell’ex roccaforte nera da parte delle forze di Baghdad, potrebbe essere ancora viva.Secondo fonti militari curde, citate da AskaNews, “alta precisione di tiro e assoluta professionalità nella guerra strada per strada” fanno di lei un’arma letale che l’intelligence irachena è determinata rintracciare e disinnescare.In una circolare diffusa dal governo di Baghdad è tracciato l’identikit della giovane: “È una musulmana di 28 anni, di bell’aspetto, bionda, alta e di origini azere. È arrivata in Iraq dalla Siria. È responsabile dell’uccisione di ventuno agenti della polizia federale e delle squadre dell’antiterrorismo”.Per approfondire: A Falluja o stai con Isis o muori di fameDall’informativa emergono anche altri dettagli inquietanti sulla personalità della donna. Sembra infatti che Nura si sia distinta per aver impedito ai civili in fuga di abbandonare la città durante l’offensiva di quattro settimane che ha visto trionfare le forze lealiste.Le ultime notizie su Nura sono contenute in un’intercettazione che risale alle scorse settimane. Nel corso di una telefonata “catturata” dai servizi segreti, un comandante dell’Isis che si è presentato con il nome di Ghanim al Fallahi avrebbe assegnato proprio alla cecchina azera il delicatissimo compito di trattare con le avanguardie delle truppe irachene in avanzamento verso la riconquista del municipio di Falluja.Dal giorno in cui la bandiera nazionale irachena ha ripreso il suo posto, tornando a garrire sulla facciata del municipio cittadino, Nura è sparita nel nulla.





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