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La notizia ci era arrivata, inizialmente, da fonti siriane: la scorsa settimana rappresentanti dell’intelligence europea sono volati a Damasco per cercare di riallacciare rapporti diplomatici con il governo di Bashar Al Assad. Un evento importante perché fa ben sperare per il futuro della Siria. Una news da prendere con le pinze, ovviamente.Ora però la notizia è stata resa pubblica grazie al quotidiano di Beirut Assafir, vicino a Hezbollah, e rilanciata attraverso le agenzie di tutto il mondo.La delegazione italiana a DamascoI servizi tedeschi, belgi, spagnoli e italiani sarebbero volati a Damasco e si sarebbero detti disposti a collaborare con il governo di Assad. Secondo la ricostruzione fornita da Assafir, la visita sarebbe stata anticipata da un viaggio a Roma del generale Mohammed Dib Zaitoun, direttore del Dipartimento generale dell’intelligence del regime guidato dal presidente Assad.Scrive Assafir: “Dopo la visita a Roma di Mohammed Dib Zaitoun, la scorsa settimana, una delegazione italiana guidata dal generale di brigata Alberto Manenti, direttore dell’Aise, ha visitato Damasco lo scorso fine settimana per completare le discussioni iniziate a Roma una settimana prima”.”Il generale Mohammed Dib Zeitoun, direttore del Dipartimento generale dell’intelligence, e il suo vice, Ghassan Khalil, hanno ribadito agli interlocutori italiani, la condizione della Siria che chiede la normalizzazione parziale o completa delle relazioni diplomatiche e la fine dell’embargo europeo, prima di qualsiasi cooperazione operativa in materia di sicurezza. La delegazione italiana – prosegue l’articolo – ha offerto ai siriani un accordo politico integrato, che supera di gran lunga tutte le offerte presentate sotto banco degli esponenti della sicurezza tedeschi, belgi e spagnoli durante le loro visite a Damasco”.”Secondo fonti informate – conclude il giornale libanese – Alberto Manenti avrebbe detto ai siriani che l’Italia possiede ‘la carta Mogherini’ nell’Unione europea, che Roma cercherà di utilizzare nel tentativo di aprire l’Ue alla Siria. Manenti avrebbe promesso la visita di un ministro italiano a Damasco per concordare la cooperazione politica”.Una piccola nota: il giornale libanese titola sulla visita dei rappresentanti italiani in Siria, segno evidente che a guidare questa delegazione fossero i nostri servizi.

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