Tempo fa, Vice aveva diffuso un filmato in cui si potevano vedere i miliziani del sedicente Stato islamico combattere contro i curdi. Un video artigianale, girato con la Go-pro, non destinato quindi alla propaganda ufficiale. I jihadisti – va detto – non ci facevano una bella figura: erano impreparati alla battaglia, quasi goffi. Le loro mosse sembravano più ispirate ai film di Hollywood che dettate da ore di addestramento.Da qualche ora, la propaganda di Daesh ha diffuso un filmato in cui si vedono i terroristi prepararsi per la battaglia di Tel Skuf, una località curda dove, alcune settimane fa, è stato ucciso anche il Navy Seal americano Charles Keating. Nelle immagini vediamo qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto diffuso da Vice. Gli uomini del sedicente Stato islamico vengono incitati da uno dei comandanti. Hanno tutti il capo cinto da una fascia bianca e pregano.
Poi si ritrovano in una stanza, impossibile sapere dove, e vengono nuovamente incitati alla battaglia. Tutti guardano il comandante, poi si abbracciano perché sanno che rischieranno di morire e infine si dirigono alla guerra. Poi torna prepotente la propaganda: sfilano i pick-up, scorrono le foto dei peshmerga torturati e uccisi e pure la foto del Navy Seal ucciso. La propaganda dell’Isis si fa sempre più fine, usando anche immagini in time-laps.Per approfondire: Al fronte con i peshmergaNel filmato vengono presentati anche i mezzi blindati del sedicente Stato islamico, ispirati – a quanto sembra – al film Mad Max. Sono enormi e impenetrabili.È la volta dell’artiglieria che colpisce le postazioni curde. “Allahu Akbar” ad ogni colpo di mortaio. La polvere e i sassi si alzano e, forse, i corpi dei curdi rimangono incastrati tra le macerie. Il cameraman sposta la sua attenzione verso chi è alla guida dei mezzi blindati. Controllano che tutto sia a posto e che gli ordigni esplosivi siano efficienti. Poi le immagini dalla prima linea: armi automatiche, mitragliatrici, Rpg. Tutto l’armamentario dei jihadisti. Combattono in piedi: non temono la morte. Almeno in questo video di propaganda.E ancora una volta l’immagine torna ai mezzi blindati, vera e propria potenza di Daesh. Innanzitutto, come rileva Guido Olimpio, ci si sono frammenti del filmato che ci aiutano a comprendere come Isis riesca a superare i fossati. Durante le operazioni militari a Tel Skuf “un veicolo ha portato una sorta di pontile poi usato da Humvee“. All’interno dei veicoli bomba dei kamikaze sono da “notare i sistemi per attivare le cariche, in alcuni casi sono doppi”. Massima efficienza, quindi e minima possibilità di errore.Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove?
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