Buongiorno, Fausto. Dove ti trovi?

Sono nel Donbass, in zona di guerra, a pochi chilometri dal fronte, proprio nell’area di Luhansk dove le truppe russe stanno attaccando.

Proprio questa notte è iniziata l’operazione militare della Russia. Abbiamo visto code di civili che da Kiev stanno lasciando il Paese. I russi dicono che i bombardamenti sono mirati e che hanno colpito solamente basi militari e luoghi strategici. E’ davvero così?

Quello che posso mostrarvi è la lunga coda di automobili in attesa di fare benzina. Danno solo 20 litri di benzina. Anche questi ucraini vogliono scappare dal Donbass e dalle zone di guerra. Il problema è anche il carburante.

Ti trovi molto vicino alla linea del fronte…

Siamo a una decina di chilometri dal fronte e, fino a poco fa, si sentiva sia l’artiglieria da destra e da sinistra. Suppongo fosse l’artiglieria ucraina che cercava di fermare l’avanzata russa. Credo però che sarà una missione impossibile, anche perché dalle informazioni che ho i russi stanno cercando di avanzare a tenaglia e, probabilmente, non si fermeranno al Donbass. Carri armati russi sono stati avvistati alle porte di Karkiv, a tre ore di macchina da qui, e che è la più grande città ucraina nel nord est del Paese, a 39 chilometri dal confine con la Russia, un milione e 400mila abitanti. Anche lì temo stia scoppiando il panico.

Gli ucraini temono operazioni su larga scala oppure credono che Putin a un certo punto si fermerà?

Sono tutti sorpresi da questo attacco che sembra essere su larga scala. Si pensava al Donbass, al porto strategico di Mariupol, sul fronte sud del Donbass, il porto sul mare d’Azov che è strategico per gli ucraini. Sono scattati anche i primi bombardamenti su Mariupol sulle batterie anti missilistiche e anti aerei. Non si capisce se c’è una colonna russa che sta scendendo dalla Bielorussia verso Kiev. L’unica certezza è che già lunedì, quando Putin aveva riconosciuto le repubbliche separatiste, le unità di artiglieria dell’esercito ucraino avevano ricevuto l’ordine di muovere a nord di Kiev, più o meno nella zona di Chernobyl, proprio perché temevano un attacco russo anche da quella direttrice. L’importante ora è capire, soprattutto dove mi trovo in questo momento, quale sarà la manovra a tenaglia delle forze corazzate russe. Questa notte, proprio a fianco del nostro albergo, sentivo i carri armati ucraini che venivano trasportati in prima linea durante tutta la notte. Evidentemente, gli ucraini avevano informazioni di intelligence e hanno cercato di fare una barriera attorno a questa città. Anche gli operatori dell’Osce, che ho incontrato poco fa, temevano anche loro di rimanere tagliati fuori dalla manovra a tenaglia russa.

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