Mbda, il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa di proprietà congiunta tra Airbus e BAE Systems, con il 37,5% di azioni ciascuna, e Leonardo, con il restante 25%, comunica che fornirà alla Marina Militare Italiana il nuovo missile da crociera Teseo Evolved Weapon System, denominato Teseo Mk2/E. Questo sistema di nuova generazione si basa sulla nota famiglia Teseo, conosciuta in tutto il mondo come Otomat, e permetterà un sostanziale miglioramento delle capacità antinave della nostra Forza Armata.

Teseo Mk2/E, si legge nel comunicato dell’azienda, sarà in grado di contrastare efficacemente bersagli sia marini che terrestri a lunghissimo raggio ed eserciterà autonomamente il pieno controllo della missione durante il volo missilistico. Il sistema integrerà un’innovativa pianificazione della missione e un nuovo seeker a radio frequenza, con opzioni per funzionalità e capacità aggiuntive nel prossimo futuro. Teseo Mk2/E è la risposta a minacce in continua evoluzione, che generano la necessità di implementare nuovi requisiti operativi. Questa soluzione è il risultato delle attività tecniche e programmatiche che Mbda e la Marina Militare Italiana hanno portato avanti congiuntamente negli ultimi tre anni, sviluppando il concetto di questo avanzato sistema.

Teseo Mk2/E equipaggerà i cacciatorpediniere di nuova generazione Ddx e potrebbe sostituire la precedente versione Mk2/A a bordo delle fregate di classe Fremm e Orizzonte tramite retrofit. I nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura (Ppa), attualmente in produzione e di cui è stato recentemente varato il “Raimondo Montecuccoli”, sono già predisposti per una eventuale futura installazione del Teseo Mk2/E. Nel mercato degli armamenti antinave Teseo Mk2/E rappresenterà un nuovo standard grazie alle sue altissime prestazioni e sarà pronto per essere adattato alle esigenze dei clienti internazionali.

Eric Béranger, amministratore delegato di Mbda, ha dichiarato di voler “rivolgere un ringraziamento speciale alla Marina Militare Italiana, ai team governativi e di Mbda che, nonostante le criticità affrontate a causa dalla pandemia, hanno lavorato instancabilmente per dare vita a questo importante contratto. Tutta Mbda considera il Teseo Mk2/E un programma molto significativo e sarà pienamente impegnata per il buon esito di questo nuovo sviluppo. Il nuovo Teseo Mk2/E si basa su una linea di prodotti molto apprezzata in tutto il mondo e, nel tempo, supporterà a lungo l’attrattiva dei nostri prodotti navali sui mercati esteri”.

Lorenzo Mariani, Executive Group Director Sales and Business Development e Managing Director per Mbda Italia, ha affermato che “il Teseo Mk2/E è stato definito e progettato grazie ad un’intensa collaborazione tra Marina Militare italiana e Mbda. Questo nuovo missile antinave segnerà un cambiamento radicale nella famiglia Otomat/Teseo e starà al passo con le minacce, che sono in continua evoluzione. Presenterà inoltre funzioni avanzate a supporto delle operazioni della Marina italiana, aumentando significativamente la flessibilità e il valore operativo delle sue navi di superficie che ne saranno dotate. Questo contratto aiuterà anche a sostenere competenze di alto livello in un dominio di eccellenza dell’industria italiana della difesa e contribuirà a garantire la sostenibilità della nostra azienda e dei suoi fornitori, nonché i suoi livelli occupazionali in Italia negli anni a venire”.

Il nuovo missile da crociera risulta avere un seeker a doppia via, con canale radar per l’ingaggio delle unità di superficie, e canale Sal (Semi Active Laser), per l’ingaggio di bersagli terrestri collocati nella fascia costiera: si tratta di una novità per la nostra Marina Militare, che, lo ricordiamo, non è dotata di missili da crociera per attacco terrestre. A ben vedere il Teseo Mk2/E (o Evo) non è a tutti gli effetti predisposto per l’attacco in profondità, come i noti vettori Tomahawk o Scalp Naval, ma si può definire come un vettore per il light strike, ovvero in grado di fornire supporto diretto in occasione di operazioni anfibie, o per il contrasto alle bolle A2/Ad avversarie andando a colpire, cioè, batterie di missili antinave basati a terra oppure sistemi radar nemici: una capacità sempre più fondamentale nel contesto strategico globale, dove “fioriscono” bolle di interdizione aeronavale in punti strategici del globo da parte di potenze avversarie.

Come si può leggere su Rid, il missile sarà inizialmente dotato di un canale radar in banda Ku derivato da quello del Marte ER (Extended Range), un missile antinave costruito ora sempre da Mbda (ma di progetto originale tutto italiano) in grado di essere lanciato da diverse piattaforme (aeree, terrestri e navali) con una gittata superiore ai 100 km e profilo di volo sea skimming (ovvero in grado di volare “a pelo d’acqua”), ma l’obbiettivo è arrivare allo sviluppo, mediante gli opportuni investimenti, ad un canale Aesa coerente. Un passaggio quest’ultimo, riporta sempre Rid, che sarebbe fondamentale qualora l’Italia decidesse di entrare a piano titolo nel programma (per ora franco-britannico) Fc/Asw, per lo sviluppo di armi antinave/attacco terrestre di nuova generazione con le quali rimpiazzare i vettori attualmente in esercizio come gli Storm Shadow/Scalp o Exocet e quindi garantendo anche per il futuro il solido posizionamento di Mbda Italia nel campo dei seeker per missili.





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