Sogni di diventare fotografo?
ENTRA NELL'ACADEMY

L’Ucraina è pronta ad utilizzare al meglio l’ultimo jolly appena ricevuto. Stiamo parlando di Starlink, ovvero del sistema di connessione a internet satellitare realizzato da SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk.

“Elon Musk non lavora solo alla preparazione della missione su Marte, ma ha anche a dare alla nostra intelligence Starlink, davvero necessaria per le sue missioni speciali. Le Forze armate dell’Ucraina difendono la libertà sulla Terra in modo che possa essere stabilita anche su Marte”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa ucraino, postando una foto di tre militari con il volto oscurato e una scatola presumibilmente contenente il prezioso strumento.

Nei giorni scorsi Starlink, che consente di portare connettività a banda ultralarga nei luoghi più complicati e impensabili, aveva ricevuto una licenza di operatore in Ucraina, anche se da tempo la società di Musk stava offrendo i suoi servizi nel Paese per consentire alla popolazione locale di connettersi ad internet.

Che cos’è Starlink

Per capire l’importanza di questo annuncio è fondamentale prima comprendere il funzionamento di Starlink. Innanzitutto, questa rete per l’internet globale è già disponibile in 32 Paesi ed è di gran lunga la flotta di satelliti più grande mai messa in orbita.

Il progetto di Musk è tanto ambizioso quanto rivoluzionario. Starlink può essere pensata come una costellazione di satelliti per consentire l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. Da qui al prossimo futuro, la costellazione sarà formata da migliaia di satelliti miniaturizzati che lavoreranno collaborando con ricetrasmettitori terrestri.

SpaceX ha fatto sapere di essere interessata alla commercializzazione di alcuni dei suoi satelliti per scopi esplorativi, scientifici e pure militari. Il costo totale, dalla progettazione alla realizzazione del progetto in un periodo di dieci anni, è stato stimato attorno ai 10 miliardi di dollari.

Nel 2015 sono stati lanciati i primi due voli di prova dei prototipi di satelliti. Entro il 2025 SpaceX prevede 40 milioni di abbonati per un fatturato di 30 miliardi di dollari, derivante da un abbonamento annuo singolo di 750 dollari.



Starlink nella guerra in Ucraina

A che cosa può servire Starlink in Ucraina? Internet via satellite consente di impiegare satelliti di telecomunicazione per collegare gli utenti alla rete internet. Questo significa che l’accesso alla rete è possibile anche per chi si trova in luoghi particolari non serviti da reti terrestri, come in mare aperto, nel deserto o in mezzo alla campagna. O dove le infrastrutture sono state disintegrate dalla guerra. Starlink consente inoltre l’accesso a internet da luoghi in cui la velocità di rete è ridotta per l’assenza di fibra ottica o per la distanza dalle centrali di comunicazione.

Tornando alla domanda iniziale, è grazie a Starlink che Volodymyr Zelensky è fin qui riuscito a inviare quotidianamente molteplici messaggi video. È grazie a Starlink, ancora, che i cittadini ucraini hanno potuto comunicare con i loro cari e con il resto del mondo, nonostante le loro città fossero state distrutte dalle bombe. E non è finita qui, perché l’esercito ucraino si è affidato al jolly di Musk per guidare le bombe contro i bersagli russi e pure per dialogare internamente, coordinandosi sul da farsi.

Anche le truppe assediate nell’impianto Azovstal, a quanto pare, avrebbero utilizzato questo sistema per continuare a parlare con Zelensky e i giornalisti. Mosca ha provato in tutti i modi ad hackerare, o quanto meno limitare, i segnali di Starlink, senza però riuscire nel suo intento.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.