La vera notizia delle ultime ore riguarda il fatto che la controffensiva ucraina è effettivamente partita. Sotto questo profilo, non sembrano esserci più dubbi a differenza dei primi giorni dell’ultima settimana. Lo hanno confermato i britannici, con l’intelligence di Sua Maestà che nelle scorse ore ha parlato di “progressi a macchia di leopardo” da parte di Kiev. E lo hanno confermato i russi, con in testa lo stesso presidente Vladimir Putin il quale, dal canto suo, ha parlato di primo parziale fallimento. Nelle ultime ore lo ha ufficialmente dichiarato anche Volodymyr Zelensky. “Azioni di controffensiva e azioni difensive sono in corso – ha dichiarato il presidente ucraino durante la visita del premier canadese, Justin Trudeau, a Kiev – Bisogna avere fiducia nei nostri militari, e io ce l’ho”.

Tuttavia stanno trapelando pochi dettagli. Non ci sono grandi filmati, né da parte di Kiev e né da parte di Mosca. Le notizie filtrano soprattutto tramite i canali Telegram: in questa situazione è impossibile capire come si stanno evolvendo gli scenari sul campo. Si conoscono al momento due scenari di attacco ucraino: uno a sud, nell’oblast di Zaporizhzhia, e uno a est nell’area di Bakhmut.

Mappa di Alberto Bellotto

Il rapporto dell’intelligence di Londra

Nella prima mattinata del 10 giugno, dal Regno Unito è uscito il rapporto in cui si è espressamente fatto cenno alla controffensiva ucraina. “Nelle ultime 48 ore sono state registrate significative operazioni da parte ucraina – si legge nell’introduzione del report – nei settori meridionali e orientali del Paese”. È la prima volta che da Londra e più in generale da un servizio segreto occidentale viene confermata la controffensiva.

Il documento tuttavia non appare molto dettagliato. Si fanno riferimenti a generici progressi da parte di Kiev, non omogenei però nei vari lati del fronte. “In alcune aree – si legge – gli ucraini hanno fatto importanti progressi e sono riusciti a penetrare all’interno delle prime linee difensive russe. In altre invece, i progressi ucraini sono stati più modesti”. Non è stato specificato quali sono le aree in cui si è assistito a un’avanzata ucraina e quali invece quelle dove le forze di Kiev hanno riscontrato maggiori difficoltà.

Anche i russi, sempre secondo l’intelligence di Sua Maestà, nelle ultime ore hanno ottenuto risultati non omogenei. “In alcuni casi – viene sottolineato – le forze russe hanno condotto credibili operazioni difensive, mentre in altri si sono ritirati disordinatamente”.

I combattimenti nelle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk

Per capire quindi l’andamento della controffensiva nei due settori coinvolti dagli attacchi di Kiev, occorre scandagliare tra le varie fonti filtrate difficilmente dai campi di battaglia. Il settore dove si sta combattendo più duramente sembra essere quello a sud di Zaporizhzhia. Qui gli attacchi ucraini sono iniziati già il 4 giugno scorso. Forse l’intelligence britannica, nel parlare delle aree dove Kiev sta patendo maggiori difficoltà, ha fatto riferimento proprio ad alcune specifiche zone del fronte di Zaporizhzhia. Del resto, è proprio qui che è stato filmato il primo Leopard 2 distrutto in battaglia. I campi sono minati e Mosca negli ultimi mesi ha costruito diverse linee di fortificazioni. Le forze ucraine hanno messo forse in conto qui di dover accusare importanti perdite.

Mappa di Alberto Bellotto

Tuttavia ci sono alcune aree dell’oblast di Zaporizhzhia in cui lo scenario appare maggiormente favorevole per Kiev. Nelle ultime ore, canali filorussi e filoucraini su Telegram hanno parlato di avanzate delle forze ucraine lungo il fronte di Tokmok. Quest’ultima è una strategica cittadina a metà strada tra la linea del fronte e Melitopol. Da giorni si registrano duri scontri, con Kiev riuscita a guadagnare poco terreno. Adesso si profila un primo sfondamento delle prime fortificazioni russe. Circostanza che coinciderebbe con i riferimenti alle avanzate ucraine riscontrati nel rapporto britannico. Ancora però non sono arrivate né conferme ufficiali e né conferme visive.

Dove invece Kiev sembra guadagnare terreno già dalle prime ore della controffensiva è nell’oblast di Donetsk. Qui si sta attaccando su due direzioni: da Bakhmut da un lato e dal distretto di Velyka Novosilka (a sud ovest di Donetsk) dall’altro. Nel primo caso fonti ufficiali dell’esercito ucraino parlano di avanzate per 1.4 km nelle ultime ore. In particolare, i soldati di Kiev stanno premendo soprattutto a nord di Bakhmut, non lontano dalla periferia di Soledar.

A Velyka Novosilka invece, diverse fonti hanno riportato primi successi ucraini nella notte tra venerdì e sabato. Il canale Telegram WarGonzo ha riferito di “successi tattici” di Kiev nella località di Neskuchne, qui dove le truppe attaccanti sarebbero riuscite a guadagnare importanti teste di ponte in attesa di ulteriori progressi.

Mosca torna a usare l’aviazione

Tornando infine al documento dell’intelligence britannica, c’è un punto che sta destando curiosità nelle ultime ore. In particolare, i servizi segreti hanno riferito di un ritorno delle forze di Mosca nel far affidamento all’aviazione. Diverse incursioni sono state segnalate nel sud dell’Ucraina, con raid lanciati contro le forze ucraine impegnate a Zaporizhzhia. Era da tempo che l’aviazione non tornava protagonista nei campi di battaglia. Un elemento da non sottovalutare in vista dei prossimi giorni di guerra.

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