La Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (Plan, People’s Liberation Army Navy) procede speditamente verso il varo della nave da sbarco anfibio (Lhd, Landing helicopter dock) Type 075, attualmente in costruzione nei cantieri dell’azienda Hudong-Zhonghua (sussidiaria della pubblica China State Shipbuilding Corporation, Cssc) di Shanghai. Da alcune immagine scattate alla nuova nave d’assalto anfibia e fatte circolare inizialmente sul social cinese Weibo e in seguito su Twitter, sembra che i lavori procedano più velocemente di quanto preventivato inizialmente e il lancio potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Rispetto alle immagini satellitari di giugno scorso in cui la Type 075 appariva ancora incompleta, negli scatti da poco diffusi lo scafo della nave è completo e i lavori riguardano principalmente due sovrastrutture sopra il ponte di volo. Probabilmente, sulla falsa riga della Queen Elizabeth britannica e dell’italiana Trieste, anche la prima Lhd Type 075 avrà la doppia isola dividendo così la torre di comando da quella del controllo delle operazioni, che siano terrestri o aeree.

Le caratteristiche della Type 075

Una volta completata la Type 075 dovrebbe avere un dislocamento totale compreso tra le 31.000 e le 40.000 tonnellate, con una lunghezza fuori tutto pari a 250 metri e una larghezza massima di 30 metri. La scelta più “particolare” e di rottura col passato sembra essere quella della doppia isola; una soluzione ingegneristica recentemente messa in pratica in Europa che permette di avere uno spazio maggiore sul ponte di volo. Qui potranno essere gestiti contemporaneamente 5 o 6 elicotteri di medio-grandi dimensioni in uso alle forze armate cinesi, mentre tramite gli ascensori, presenti sul dritto di poppa e di prora, sarà possibile accedere agli hangar che ospiteranno altri elicotteri (la capacità massima dovrebbe essere di 30) e mezzi da sbarco anfibi, che potranno essere messi in mare dalla rampa di pompa. Ma le navi della classe Type 075, in futuro, potrebbero anche essere modificate e trasformate in portaerei leggere, perché le dimensioni e le caratteristiche del ponte di volo e degli hangar non escludono l’utilizzo di aerei a decollo corto e atterraggio verticale. Al momento, però, non sarebbe in fase di sviluppo nessun velivolo con queste caratteristiche che potrebbe far pensare a un impiego delle Type 075 come portaerei leggeri. Eventualità che non sarebbe però da escludere nel prossimo futuro e che avvicinerebbe le capacità della Plan a quelle della Marina statunitense, garantendole un’ulteriore possibilità di esercitare politiche di potenza nell’area del mar Cinese meridionale e orientale.

Primo passo verso sbarchi anfibi su vasta scala?

Il primo passo sarà quello di varare la prima Type 075, la quale permetterà alla Cina di modernizzare e migliorare la flotta di navi da sbarco anfibie rappresentata attualmente dalle più piccole Type 071. Il piano sembra essere quello di ultimare la costruzione e di mettere in servizio attivo 3 nuove Lhd, aumentando poi gli sforzi nel quinquennio successivo per cercare di arrivare a un totale compreso tra le 6 e le 9 Type 075. L’intenzione del governo di Pechino è chiara ed è stata recentemente espressa nel libro bianco sulla difesa pubblicato a luglio, dove è stata sottolineata la necessità di dotare le forze armate di capacità tali per proteggere gli interessi politico-economici della Cina. In questo contesto le Lhd importanti perché permettono di svolgere operazioni di supporto aereo e logistico, oltre che danno modo di far decollare elicotteri in assetto da lotta antisommergibile. Il compito principale, però, di questa tipologia di navi è quello di assicurare la possibilità di compiere sbarchi anfibi.

Proprio questo sembra essere centrale nella strategia della Cina, perché allo stato attuale, come sottolineato in un recente rapporto del Pentagono, le forze armate di Pechino non avrebbero la possibilità di effettuare sbarchi né di grandi né di piccole dimensioni. Stando alla pubblicazione del 2019 sulle capacità militari cinesi, lo sforzo dei cantieri navali sarebbe volto ad assicurare alla Marina la possibilità di effettuare sbarchi di portata limitata, magari nelle piccole isole del mar Cinese meridionale. In futuro, quando saranno impiegabili 9-10 Lhd, l’obiettivo potrebbe diventare più ambizioso e potrebbe essere organizzato e messo in atto uno sbarco su vasta scala a Taiwan. Una possibile operazione militare contro il governo di Taipei non è mai stata smentita da Pechino che, anzi, nell’ultimo libro bianco ha rimarcato l’eventualità di un intervento diretto qualora dovesse essere messa in crisi l’idea di “un’unica Cina”. Anche la riorganizzazione del Corpo dei Marines cinesi, con la previsione di triplicare l’organico nei prossimi anni, è un indizio sulla volontà di Pechino di dotarsi di una forza che possa sostenere la politica estera governativa.

Un sostegno attivo alle politiche di Pechino

Il paragone con le forze degli Stati Uniti non è possibile, ma la Cina con le nuove Type 075 si metterà sulla strada che le garantirà la possibilità di utilizzare la Marina in operazioni anfibie su vasta scala. Inoltre, con la velocità con cui stanno lavorando a Shanghai alla costruzione della Lhd, la Cina sta dimostrando nuovamente la volontà di accorciare i tempi per avere capacità militari per sostenere la politica estera di Xi Jinping, che mira ad avere un controllo “totale” dell’Asia Pacifica. La conferma potrebbe arrivare già nei prossimi anni, specialmente se nel bacino dei cantieri di Shanghai dovessero essere impostate per la costruzione più Type 075 contemporaneamente. In quel caso il segnale sarebbe chiaro ed inequivocabile.