Pechino è pronta a sopprimere i radar nemici con i suoi caccia per la guerra elettronica imbarcati. La stampa cinese ha divulgato le prime foto ufficiali dell’ultimo prototipo di caccia per la guerra elettronica (Ew) destinato ad essere imbarcato sulle nuove portaerei della Plan: il J-15D o J-17 della People Liberation Army Navy Air Force.

Variante del caccia imbarcato biposto Shenyang J-15 “Flying Shark”: copia cinese sviluppata in appalto del caccia Su-27K di fabbricazione russa – classificazione Nato “Flanker D” – quello che verrà designato come J-17 dovrebbe essere considerato come l’omologo l’EA-18 “Growler” americano: caccia imbarcato dall’Us Navy sviluppato sulla base del F/A-18 “Super Hornet” e destinato a missioni Sead – soppressione delle difese aeree nemiche attraverso l’impiego di sistemi “pod” e “jamming” che irradiano una vasta gamma di frequenze e emittenti radiomagnetiche, interferendo con le difese radar/antiaeree e privandole d’efficacia. Il Growler è inoltre armato con missili anti-radar Harm (High-speed Anti Radiation Missile). Secondo gli analisti il J-17 è in tutto e per tutto simile ai J-15S come motoristica, carrello e congegni d’arresto. Le modifiche evidenti sono state apportate all’abitacolo, che alloggia la strumentazione per la guerra elettronica gestita dal copilota/operatore di sistema (nell’Us Navy Weapon System Officer, Wso) e nelle estremità alari, che alloggiano come nel Growler 2 pod per la Ew. È stata considerata la presenza di altri pod montati nei piloni subalari ed evidenziata quella di missili antiradiazioni YJ-91 comparabili agli Harm trasportati dal Growler e già compresi nell’armamento del cacciabombardiere cinese J-16D. I nuovi caccia imbarcati per la guerra elettronica verranno prodotti in serie sulla base di questo prototipo e verranno schierati sulle nuove portaerei cinesi classe Type 001A come la Shandong, e come la Liaoning.  Nel caso americano, una portaerei  che possiede capacità di trasporto doppie rispetto ad un vettore cinese, trasposta 1 squadriglia composta da 4 velivoli per la Ew.

La guerra elettronica dall’aria

Un caccia per la guerra elettronica come l’EA-18 Growler, o come il suo più noto predecessore EA-6B Prowler, viene impiegato in azioni che intendano disturbare l’uso dello spettro elettromagnetico o dell’energia diretta a controllare lo spettro delle emissioni radio, con l’obiettivo di impedire alle difese aeree o terrestri l’individuazione della firma radar di una formazione amica prossima a lanciare uno “strike” (bombardamento n.d.r.), o ingannando i radar ed eliminando la griglia di difesa con appositi armamenti. Lo scopo della guerra elettronica è dunque quella di sviluppare un vantaggio tattico e strategico nell’uso dello spettro elettromagnetico utilizzato dal nemico. Gli operatori imbarcati sui caccia per la Ew negli anni si sono affibbiati il nomignolo di “old crows” (vecchie cornacchie), soprannome che trova origine negli operatori specializzati a sopprimere i radar nel secondo conflitto mondiale e nell’azione facilmente riconducibile al “disturbo”. 

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