La Russia passa al piano b o anche, come hanno sussurrato alcune fonti, alle maniere forti. Mosca è pronta a scatenare la sua aviazione contro la resistenza ucraina, così da accelerare il ritmo dell’operazione militare in corso dal 24 febbraio. La prova più evidente arriva dalle immagini trasmesse dal canale tv delle forze armate Zveda.
Nei video trasmessi si potevano vedere vari aerei che decollavano verso il fronte. Piccolo particolare: le loro ali erano gonfie di ordigni. Facile arrivare alla conclusione, non certa ma molto probabile. L’esercito russo, ipotizza Repubblica, intende affidarsi ai bombardamenti a tappeto. Gli effetti di un simile dispiegamento di risorse belliche lascia a bocca aperta. Il presentatore della citata tv ha parlato di un attacco ogni 50 minuti; un ritmo infernale che potrebbe distruggere qualsiasi opposizione.
Del resto gli effetti sono apparsi, e lo sono tutt’ora, evidentissimi nei sobborghi di Kiev, Sumy e Karkhiv: interi quartieri e palazzi rasi al suolo da ogive da mezza tonnellata, proprio come in Siria, e ambiente spettrale, circondato da fumo e polvere. A proposito della Siria, aerei del genere, dal 2015 e per tre anni circa, hanno sganciato effettuato qualcosa come 121 ma raid. Risultato: bandiera bianca per gli oppositori di Assad. La stessa fine, auspica il Cremlino, della resistenza ucraina.
L’aviazione russa scalda i motori
Al netto della devastazione ambientale, non dobbiamo scordarci dell’aspetto più importante. Bombardamenti di questo genere contribuiranno (forse) a far arrendere le forze rivali, ma allo stesso tempo rischiano di uccidere migliaia di civili; non solo soldati, ma donne, bambini e famiglie, come insegna il precedente siriano.
Poco importa perché il Cremlino ha fatto i suoi calcoli, ha spiegato più volte e rassicurato che il suo esercito colpirà soltanto obiettivi militari e dunque indietro non si torna. Certo è che non bisogna tornare con la memoria ad Aleppo per assistere all’aviazione russa in azione. Già, perché l’area compresa tra Sumy e Karkhiv si è trasformata in una sorta di inferno a cielo aperto.
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CAUSALE: Reportage Ucraina
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Qui gli ucraini stanno scontando perdite micidiali. Ed è per questo motivo che l’esercito di Kiev, cercando di limitare i danni, ha messo al riparo i mezzi migliori. L’unica soluzione consiste nell’ affidarsi a semoventi di artiglieria e lanciarazzi. Ma è complicato riuscirci in un contesto simile.
Scendendo nei dettagli, la Russia dovrebbe affidarsi ai Sukhoi 24 Fencer e ai Sukhoi 30: entrambi volano a un’altezza tale (circa 4mil metri) da eludere la portata dei missili terra-aria Stinger, ed entrambi sono in grado di sganciare grappoli di bombe (ogive termobariche ma anche testate incendiarie).
Ore di attesa
Nel frattempo, le sirene antiaereo sono tornate a suonare in questo momento a Kiev. Lo annuncia la municipalità sul proprio profilo Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi. L’Ucraina si sta insomma preparando alle fasi più delicate del conflitto, non senza contrattaccare. Come ha annunciato il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valeery Zaluzhny, due aerei russi sono stati abbattuti sui cieli sopra Kiev.
Le forze russe, tuttavia, non stanno certo a guardare visto che Mosca ha lanciato una mirata campagna per togliere di mezzo le difese contraeree e l’aviazione ucraina. Come se non bastasse, alcuni degli aerei di Mosca erano dotati di missili appositamente pensati per distruggere ed individuare i radar rivali.
Cremlino: “Parole su Putin imperdonabili”
Il Cremlino ha definito “imperdonabili e inaccettabili” le dichiarazioni di Biden su Putin. “Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica del Capo di Stato Usa, le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo”, ha detto a RIA Novosti l’addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov.