Lo Stato Maggiore della Difesa mi ha dato la possibilità di trascorrere due settimane in Afghanistan a fianco dei nostrimilitari italiani. Sono stata “embedded”.Che cosa significa? Significa che ho indossato il giubbotto antiproiettile e l’elmetto come loro. Con i soldati ho condiviso la vita nelle basi di Kabul e di Herat. Un’esperienza unica, concessa a poche persone. In Afghanistan ho visto il teatro operativo con i miei occhi e ho raccolto le testimonianze dei protagonisti di oggi che, come quelli del passato, credono nella Patria e nei valori più importanti: solidarietà, altruismo, amicizia, amore per i sani piaceri della vita. Non più lettere ma e-mail e sms.Partendo da questa esperienza, ho curato La Patria chiamò (Mursia 2011), autobiografia dell’Alpino Luca Barisonzi ferito gravemente in Afghanistan nel 2011, Un mese e mezzo in Afghanistan (In Edibus 2014) del Caporale Maggiore Cristina Buonacucina ferita nel 2010 dall’esplosione di un ordigno improvvisato, Lettera a Clelia. C’era una volta Riccardo Bucci, tuo padre (Terra Ferma edizioni 2014) di Roberta Nicora, moglie del Capitano dei Lagunari deceduto il 23 settembre 2011 a seguito di incidente stradale ad Herat, in AfghanistanCiao Sere come stai?Qui va tutto bene, il tempo sembra passare lentamente ma considerando la missione siamo quasi al termine. Mi rendo conto di quanto le giornate siano brevi se impegnate al meglio… Ti ricordi quando mi chiedevi se fossi sicura di partire? Quante le domande che ci siamo fatte senza poter dare una risposta? Si trattava comunque della prima esperienza all’estero!! Beh ora posso dirti con certezza che ne è valsa la pena. E’ stata sicuramente un’esperienza che mi ha dato molto considerando molti punti di vista. Ora inizio ad immaginare il giorno in cui potrò riabbracciarti e sarà tutto ancora più bello di prima. A presto, Un forte abbraccioGiulia(C.le Magg. M.G. / C.A.A – RAS Courmayeur)Ciao ragazzi…ke bella sorpresa…!!!Qui va tutto bene, i gg passano…devono passare x forza; ho tanta voglia di ritornare e riabbracciarvi tutti x poter trascorrere nuovamente i bei momenti insieme a voi!!!…comincia a farsi dura la xmanenza in qst posto, ma cm più volte ribadito nelle nostre kiakkerate, la vita è fatta di sacrifici e specie qst’avventura lo è ogni gg di più…!!!A mio rammarico, devo purtroppo dirvi ke, nel gg più bello della vostra vita nn potrò esserci, cm spero possiate capire, raggiungere casa da un momento all’altro nn è csa da poco…una csa è certa, vi penserò immensamente ql gg e cm posso immaginare ank’io sarò nei vostri pensieri!!!Ora vi lascio, vorrei tanto kiakkerare…avrei mille cse da raccontare, ma preferisco al mio rientro, magari davanti a un gustoso spritz cn delle patatine…pago io nn preoccupatevi…csa ne pensate???…un abbraccio, vi voglio bene, a presto!!!Giò…(C.le Magg. Sc. D. G. – Rgt. Spt. Tat. e L. al (HQ) NRDC-ITA)Ciao “fratellone”…. allora cm và??? Sai, proprio l’altra sera pensavo: “sn ormai 7mesi ke sn via e ke nn ci vediamo…”; nn vedo l’ora di ritornare x riabbracciarti…da raccontarti cm ben sappiamo nn ci sarà molto, entrambe siamo dei carabinieri e quindi…???…ripenso sempre alla nostra scelta di vita…siamo partiti assieme ed alla fine siamo andati a finire nello stesso reparto…hihihi…uniti fino alla fine!!! Csa dirti…i gg passano, x fortuna direi, altrimenti sarebbe un bel guaio…nn appena puoi, avvisami, tanto il nr. dell’ufficio ce l’hai, csì ne approfittiamo x farci 2risate su skype…nn sarà come dal vivo davanti un bella “bionda doppio malto”, ma io devo accontentarmi… Nn stancarti troppo cn i turni e nn essere sempre pignolo…ahahaha!!! Dai, ora ti lascio, ci aggiorniamo…bye bye fratellone!!!(App. Sc. A.G. – Brigata Mobile)Cari Colleghi Infermieri,qui l’impegno lavorativo è ben differente da quello svolto in Italia. L’assistenza sanitaria ha un’enorme valore anche dal punto di vista psicologico. Abbiamo infatti adattato, con i mezzi a disposizione, le nostre comuni manovre assistenziali garantendo un supporto di 24 ore. Le nostre attività consistono nell’effettuare controlli periodici tra cui vaccinazioni e visite. Siamo stati coinvolti per ben due volte in attività di donazione ematica in cui abbiamo collaborato attivamente con gli operatori sanitari del posto. I nostri militari hanno donato il proprio sangue al popolo afghano. Mi fa molto piacere condividere con voi questa esperienza in continua evoluzione. Spero ne possiate trarre beneficio dal punto di vista professionale. Vi saluto con tanta nostalgia nell’attesa di una vostra risposta.Buon lavoro, a prestoMichele l’ Infermiere(OR-9 M.L. C.do Brig. di Sup.)Ciao amore, anche oggi ho girato immagini per la trasmissione che andrà in onda credo a ferragosto; di darò poi gli orari. Continuiamo i lavori fotografici per cercare di dare una struttura al libro di cui ti accennavo. Insomma, tutto ok. Forse oggi riesco ad andare in palestra, sfogarmi un po’. Le micie cosa combinano? Ti fanno ammattire? Hai portato dal veterinario Safira? Frignava?eheh!!Dai, ti lascio, ci sentiamo domani, salutami tanto Ilaria e i miei adorati…suoceri!!Ti amo, a domani1° Maresciallo P.P. (11° rgt trasmissioni)Kabul, 19 Maggio 2013Cara Lauretta,è ormai passata più di una settimana dalla mia partenza e vorrei scriverti le mie prime impressioni sull’ Afghanistan.L’arrivo è stato a dir poco sorprendente, ho avuto un’accoglienza unica, quasi non ho sentito il distacco dalla mia normale vita a Solbiate. Ho ritrovato i miei colleghi che già hanno trascorso qualche mese qui, mi hanno accolta benissimo. Ho conosciuto nuove persone, ognuna di loro ha parecchio da raccontare sulla sua esperienza qui, spero di trovarmi bene con tutti. Kabul non è come immaginavo, è magica, quel poco che ho visto mi ha affascinata da subito, ha dei colori abbaglianti e le persone del posto sono incantevoli nei loro “strani” abiti. Ti porterò sicuramente qualche souvenir da qui. Spero che questa esperienza mi faccia crescere professionalmente ma ciò che spero ancora di più è che mi regali emozioni uniche che mi aiutino a capire meglio il senso della nostra vita, perché qui si sa non è come la nostra amata ITALIA. Ci saranno momenti difficili da affrontare, disagi dovuti alla lontananza e alle piccole cose che quotidianamente abbiamo nella nostra normale vita, ma sono sicura di sapermi adattare bene alle circostanze, qualità che tu sempre mi hai appropriato. Mi manchi già tantissimo amica mia. Ti mando la mia buonanotte.Un abbraccio e un bacione enorme.V.Serg.Magg. V.O. (1° rgt trasmissioni)
Elisa e Elenia,Quando vi vedo via skipe siete sempre più diverse, Più grandi, più belle, più mature per capire la vita di un militare. Quel militare oggi si trova in Afghanistan, da sette mesi, la seconda Afghanistan, Esperienze nuove, esperienze che ti fanno capire e maturare sempre di più. Conscio di aver trascurato la mia famiglia, Ma altrettanto conscio di aver aiutato persone che la povertà la conosco davvero. Elisa e Elenia perdonatemi se vi sono stato molto lontano, se vi ho trascurato, se non sono stato papà Presente, ma siete sempre nel mio cuore e nella mia mente ogni istante ogni momento della giornata.Vi amo tanto Papà.Caporale maggiore capo scelto M. P.Reggimento supporto tattico logistico del comando Nato NRDC-ITA di Solbiate Olona ( VA )“Tesoro mio, finalmente ce l’hai fatta!Chissà perché mi emoziona tanto vedere il video che la tua mamma ha postato su Facebook, tu che vai in bicicletta senza rotelle! Credo sia perché penso che questa sia la prima grande sfida che vinci, hai fatto tutto da solo e sono davvero orgogliosa di te. Ora monterai in sella, pedalerai controvento, affronterai salite, cadrai, piangerai e ti rialzerai più forte e tenace di prima. La metafora della vita di ognuno di noi, nel lungo viaggio per diventare adulti. Pensare che hai cominciato a percorrere questa strada mi intenerisce, nello stesso tempo mi rattrista per non essere vicino a te e godere insieme di questo successo. Tu sai che sono in Afghanistan, lo dici sempre ai tuoi amici dell’asilo, senza sapere dove si trova ma con la sola sensazione che è un posto talmente lontano che la tua zia ha difficoltà a raggiungerti. La seconda missione in 16 mesi ed ancora non ho imparato ad annullare questo nostro distacco con il pensiero, rinunciando a qualsiasi contatto fisico, e mai imparerò. Questo però mi fa sentire viva, mi fa credere che c’è un motivo valido per cui tornare a casa ogni volta che mi allontano. Mancano pochi giorni alla fine della missione. Questo secondo giro è stato più consapevole, ma non per questo meno faticoso. Umanamente e professionalmente edificante. Sono pronta a lasciare di nuovo questa terra per tornare alla mia; lo faccio comunque con un velo di tristezza valutando la probabilità che non avrò più modo di visitare questi luoghi e rivedere le persone che mi hanno affiancato in questa avventura. Circa due settimane fa ho avuto modo di partecipare all’inaugurazione di una scuola, direi quasi ai confini del mondo, per quanto quel posto sembri abbandonato da ogni Dio, il loro o il nostro. Te lo racconto per farti capire quanto tu e tua sorella siete fortunati e perché te lo possa sempre ricordare. Le case erano costruite con l’argilla, la polvere mangiava ogni cosa ed entrava ovunque, facendo lacrimare gli occhi e irritandoti la gola. Gli animali venivano lasciati allo strado brado, in una vegetazione quasi inesistente. Poi in mezzo si trovava la scuola … Non la potevi non notare, così totalmente fuori contesto, diversa da tutto quello che la circondava. In cemento con le pareti color del cielo. Mi è sembrato quasi un segnale di speranza per quei bambini che si riversavano sul cortile con i vestiti sporchi e lacerati e le scarpe talmente usate da essere deformate. I loro volti già segnati dal tempo in quella loro età, la tua età, in cui il tempo non dovrebbe che essere una flebile percezione. Mi guardavano come fossi una aliena. Qui ci sono donne che come me hanno scelto di servire il loro Paese, per loro è una scelta coraggiosa ed importante. Tu non sai cos’è la guerra, questa gente invece l’ha conosciuta e sta cercando di venire fuori da anni di terrore e distruzione. Per questo le donne che fanno questa scelta meritano più rispetto che in altre parti del mondo. Dopo un’iniziale momento in cui venivo studiata da questi occhi vivaci e curiosi, finalmente hanno trovato il coraggio di avvicinarsi e mi sono ritrovata a stringere queste piccole mani come se fossi una celebrità. Non ti posso negare che mi sono commossa. Tutto quello che a te può sembrare normale, per queste persone è eccezionale, perché sanno che nulla gli è dovuto e che va conquistato. Io mi auguro che in futuro anche per te sia così. Adesso non ci pensiamo. Pedala tesoro mio e non avere mai paura, né di cadere né di rialzarti. Non vedo l’ora di riabbracciare te e la nostra bella e stravagante famiglia. Ti amo tanto, sempre come il primo istante in cui ti sei affacciato su questo mondo”.E-mail di A.I. per il nipote di 6 anni (tenente A.I., 28° reggimento ‘Pavia’)“Ciao Nina, come va’?Qui ormai abbiamo ripreso i soliti ritmi frenetici ma spesso la sera, dopo aver visto il nostro angioletto su skype penso alla licenza: sono stati giorni bellissimi e non vedo l’ora di ritornare. Spesso ripenso alla nostra ultima discussione, su quant’è dura ogni volta che parto e di quanto sia dura la distanza … e per questo volevo dirti grazie. Grazie dell’appoggio che mi dai ogni volta che il mio lavoro mi porta lontano. Il fatto che tu capisca quant’è importante per me partire, fare il mio lavoro (che come sai non lo considero un semplice lavoro) mi da una tranquillità d’animo enorme. Mi considero fortunato: ti ricordi quando abbiamo parlato del mio lavoro, dopo che ti ho chiesto di sposarmi? Quando ti ho spiegato quanto per me sia importante la scelta di vita che ho fatto, non un semplice lavoro ma servire il mio paese e delle conseguenze di questa scelta. Il fatto che periodicamente sarei dovuto andare all’estero o cmq lontano? Tu mi hai subito rassicurato e ogni volta che sono lontano ripenso a quel discorso…. Anche qui stiamo facendo il nostro, come sempre. Ci sono i colleghi del CIMIC che aiutano la popolazione ed io e Mario (a proposito, ti saluta) con i suoi che pattuglia le nostre strade. A parte la distanza amore è stato bello tornare qua: ho visto i cambiamenti. L’altra volta mostravamo agli afghani come si lavora ora praticamente siamo noi che guardiamo loro: praticamente interveniamo solo in caso di bisogno! Vedi, che alla faccia di quello che dicono alcuni nostri amici, il mio lavoro serve? Ora vado, ormai è notte. Buonanotte amore, dai un megabacio al piccolo… ormai manca poco!”E-mail di L.S. alla moglie (caporal maggiore capo L.S., brigata alpina ‘Julia’)“Amore mio la mamma mi ha detto che sei stata promossa: 8 dieci e 2 nove? Ma sei stata bravissima!!! Papà è veramente orgoglioso di te …… adesso una bella vacanza al mare a casa dei nonni …… ma poi dobbiamo fare i compiti per l’estate. Ti amo tanto!!! Papà.”Sms alla figlia (capitano P.C., brigata alpina ‘Julia’)
“Buongiorno, pagliaccetta! Su su! Sveeeglia e a lavoro senza far i capricci!! ;p Dai, oggi è lunedì… inizia la settimana (x te), ma vuol dire anche che ne è passata un’altra… ancora un pokino e sono di ritorno!!! Mi manchi… oggi più del solito! :,) Mille bacetti!”Sms a un’amica speciale (tenente A.D., aeronautica militare)“Oggi la connessione internet non funziona. Mi manchi tanto ci sentiamo domani.”Sms alla moglie (1° caporal maggiore M.V., 8° reggimento alpini)“Ciao Amore qui tutto bene a parte che mancate voi qui vicino a me.”Sms alla moglie e alla figlia (1° caporal maggiore V.P., 8° reggimento alpini)“Amore vammi a prendere l’assicurazione della macchina.. ;-)”Sms alla moglie (1° caporal maggiore V.P., 8° reggimento alpini)
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