Dagli Stati Uniti, Joe Biden ha dichiarato di non voler ritrattare le frasi dette nei giorni scorsi all’indirizzo di Vladimir Putin. Il presidente statunitense ha sottolineato di aver espresso “il suo sdegno” per la guerra in Ucraina precisando che si trattava di “un’opinione personale” e non di un’indicazione politica su un eventuale cambio di regime. Nel pomeriggio il sindaco di Irpin ha dichiarato che la città è stata riconquistata dall’esercito ucraino, mentre si sono registrati pesanti combattimenti sono in corso nelle regioni del Donetsk e Lugansk.

La nottata è stata caratterizzata dai bombardamenti nell’ovest dell’Ucraina. Diversi i bombardamenti che hanno interessato Lutsk, Rivne, Zhytomir e la stessa Kiev, mentre per diverse ore sono risultate attivate a Leopoli le sirene di allarme aereo. Un’intensificazione dei raid da parte russa a cui fa da contraltare il parziale ritiro dalle aree attorno la capitale registrato dall’esercito ucraino. In particolare, alcune unità che hanno subito importanti perdite avrebbero fatto dietrofront dalla regione di Kiev tornando quindi in Bielorussia.



Sul fronte politico oggi sono in programma le prime fasi dei colloqui in Turchia tra la delegazione russa e quella ucraina. Per la prima volta le due parti si incontreranno nel Paese anatolico. Gli incontri si dovrebbero protrarre fino al 30 marzo. Da Berlino arriva invece una novità relativa al possibile acquisto di un sistema antimissile da parte tedesca per proteggersi contro eventuali velleità belliche future da parte di Mosca.


🔴 La diretta:

Ore 23:32 | “Russia verso ok a Ucraina in Ue se Kiev rinuncia a Nato”

Ai colloqui in programma per domani a Istanbul, in Turchia, la Russia non chiederà più la “denazificazione” dell’Ucraina, né la sua “demilitarizzazione”. Lo ha scritto il Financial Times citando una bozza di accordo nella quale si legge che la Russia sarebbe pronta a consentire all’Ucraina di far parte dell’Unione europea (Ue) in cambio di garanzie sulla sicurezza e se rinuncia ad aderire alla Nato. La bozza del documento sul cessate il fuoco non contiene alcuna discussione su tre delle richieste fondamentali iniziali della Russia, ovvero la “denazificazione”, la “smilitarizzazione” e la protezione legale per la lingua russa in Ucraina, scrive il Financial Times.


Ore 22:50 | Turchia: “Richieste Russia su Crimea e Donbass irrealistiche”

Le richieste della Russia di riconoscere l’annessione della Crimea e l’indipendenza della regione del Donbas “non sono realistiche”. Lo ha detto il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin, in un’intervista rilasciata domenica alla Cnn e pubblicata alla vigilia dell’incontro di domani a Istanbul delle delegazioni ucraina e russa. “Queste – ha aggiunto – sono le linee rosse per gli ucraini in Crimea e nel Donbas, e giustamente, perché riguardano direttamente l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”.


Ore 22:15 | Delegato Kiev: “No comment su mio sospetto avvelenamento”

“Al momento non intendiamo commentare, quindi non possiamo né confermare né smentire” che il deputato ucraino Rustem Umerov sia stato vittima di avvelenamento insieme all’oligarca russo Roman Abramovich, a margine del secondo incontro negoziale fra le delegazioni di Ucraina e di Russia il 3 marzo scorso. Lo ha detto all’Ansa la portavoce del parlamentare di Kiev.


Ore 21:30 | Biden: “Non ritratto parole su Putin”

“Non ritratto nulla”. Lo ha detto il presidente Joe Biden a proposito delle frasi su Vladimir Putin sottolineando di aver espresso “il suo sdegno” per la guerra in Ucraina e precisando che si trattava di “un’opinione personale” e non di un’indicazione politica su un eventuale cambio di regime. Il presidente statunitense non pensa, inoltre, che i suoi commenti su Vladimir Putin complicheranno la diplomazia per risolvere il conflitto in terra ucraina. “Se la Russia userà le armi chimiche ci sarà una risposta significativa”, ha ribadito lo stesso Biden. Pressato dai giornalisti presenti alla Casa Bianca a dire in che consista questa eventuale risposta il presidente Usa ha risposto: “Non lo dirò certo a voi, sarei uno stupido”.


Ore 20:30 | Borrell: “Finire guerra proteggendo sovranità Kiev”

“Non inviare più armi per non prolungare la guerra? Pensate bene a questa frase” perchè “dobbiamo concludere questa guerra e io non metto l’enfasi solo nella spedizione di armi, ma sul lavoro diplomatico che c’è da fare affinchè la guerra finisca senza mettere in pericolo l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Perchè altrimenti la guerra può terminare domani, semplicemente con la resa” di Kiev. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nell’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo.


Ore 19:50 | Kiev: “Abbiamo avuto accesso a informazioni militare russe”

L’Ucraina era a conoscenza dei preparativi di Mosca per l’invasione già dal novembre 2021 grazie anche a infiltrati in Russia. Lo ha affermato il capo dell’intelligence del ministero della Difesa, generale Kirill Budanov, citato dalla Unian. “Abbiamo fonti, molte fonti che lavorano per noi. Le nostre fonti sono ovunque. Nell’esercito, negli ambienti politici, così come nell’amministrazione presidenziale”, ha detto Budanov specificando che grazie a un’operazione di cyber intelligence di successo, l’Ucraina è stata anche in grado di ottenere “l’accesso all’intero complesso di difesa militare in Russia”.


Ore 19:24 | Disservizi internet e cellulare nelle aree di Kiev, Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia

Da lunedì sera si riscontrano disservizi per quanto riguarda le comunicazioni con il cellulare e internet in diverse città delle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. Lo ha comunicato il Servizio speciale di comunicazione dello Stato sul lavoro delle comunicazioni mobili, di Internet e della televisione digitale in Ucraina secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. Gli operatori di telefonia mobile Kyivstar, Vodafone, Lifecell “continuano a fornire i loro servizi agli abbonati. Le comunicazioni mobili e Internet operano regolarmente nelle regioni di Vinnytsia, Volyn, Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Mykolayiv, Odessa, Rivne, Sumy e Kiev. I servizi non sono forniti a Bucha, Irpen, Gostomel e Vorzel nella regione di Kiev, Izyum nella regione di Kharkiv, Mariupol nella regione di Donetsk, Melitopol e Berdyansk a Zaporizhzhia. Ci sono difficoltà con la fornitura di servizi di comunicazione elettronica nella regione di Chernihiv”.


Ore 18:14 | Media Usa: “Sintomi avvelenamento per Abramovich e negoziatori”

Roman Abramovich e almeno due componenti della delegazione ucraina impegnata nei negoziati con la Russia hanno sofferto sintomi di avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese. Lo ha scritto il sito del Wall Street Journal, citando tra i sintomi l’arrossamento degli occhi, lacrimazione costante e dolorosa e desquamazione sul volto e le mani. Le loro condizioni sono ora migliorate e non sono in pericolo di vita. Le cause dei sintomi non sono chiare, ma secondo il quotidiano Usa le vittime incolpano i falchi di Mosca, desiderosi di sabotare i negoziati di pace.


Ore 17:43 | Zelensky: “Italia disponibile a garantire sicurezza”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la conversazione telefonica col premier Mario Draghi, su Twitter ha ringraziato “la disponibilità dell’Italia di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza a sostegno dell’Ucraina”. Zelensky ha inoltre ringraziato Draghi anche per l’aiuto umanitario e in termini di difesa dato dal nostro Paese al popolo ucraino.


Ore 16:20 | Sindaco Irpin: “Città liberata dai russi”

Irpin, nella regione di Kiev, è stata liberata dall’occupazione delle truppe russe ma verrà difensa ancora con coraggio qualora venisse di nuovo attaccata. Lo ha fatto sapere il sindaco della città, Oleksandr Markushyn, in un videomessaggio pubblicato sul proprio canale Telegram. “Voglio ringraziare i militari delle Forze armate ucraine, la difesa territoriale e la polizia nazionale”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando l’unità di tutte le forze di difesa ucraine.


Ore 15:55 | Pesanti combattimenti nel Donetsk

Pesanti combattimenti sono in corso nelle regioni del Donetsk e Lugansk “perché a differenza di altre zone operative, la Russia non smette di provare a svolgere operazioni offensive lì”. Lo ha affermato Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del Ministero della Difesa ucraino. A Marinka e in altre città “ci sono pesanti combattimenti: le forze armate dell’Ucraina e altre forze di difesa stanno difendendo con successo questi insediamenti” mentre “altri luoghi ora sono passati sotto il controllo dell’esercito russo ma non posso nominarli”.


Ore 15:21 | Telefonata Draghi-Zelensky: da Italia fermo sostegno a Kiev

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso della conversazione telefonica odierna con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina. Da parte sua, il presidente ucraino ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini.


Ore 14:55 | Farnesina: “Sono 186 gli italiani rimasti in Ucraina”

Sui duemila all’inizio del conflitto, adesso sono rimasti 186 gli italiani all’interno del territorio ucraino. Lo ha reso noto la Farnesina in una nota stampa. Il numero è emerso dopo una riunione presieduta dal ministro Luigi Di Maio in cui sono stati verificati i dati fino ad oggi pervenuti.


Ore 14:17 | Russia, Novaya Gazeta sospende le pubblicazioni

La testata russa ‘Novaya Gazeta’, considerata vicina all’opposizione, ha deciso di sospendere le pubblicazioni. Questo, hanno fatto sapere dalla redazione, fino alla fine dell’operazione in Ucraina. La scelta è stata presa dopo un nuovo avviso nei confronti di Novaya Gazeta emanato da Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione.


Ore 13:37 | Viminale: “Ad oggi sono quasi 74mila gli ucraini arrivati in Italia dall’inizio della guerra”

“Sono 73.898 le persone giunte finora in Italia: 38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.958 ingressi nel territorio nazionale”. Sono questi i dati riportati in un Tweet dal ministero dell’Interno circa gli arrivi di migranti dall’Ucraina. “Le destinazioni principali – si legge ancora – sono Milano, Roma, Napoli e Bologna”.


Ore 12:35| Ambasciatore ucraino a Roma: “Italia tra i garanti della sicurezza di Kiev”

Yaroslav Melnyk, ambasciatore di Kiev in Italia, ha confermato l’intenzione del governo del presidente Zelensky di includere l’Italia nella lista dei Paesi garanti della sicurezza ucraina. Nel corso di un convegno sulla guerra organizzato dalla Fondazione Einaudi, Melnyk ha dichiarato che è intenzione di Zelensky costituire il gruppo U24, in grado di fornire in futuro una risposta militare nel giro di 24 ore in caso di nuove aggressioni contro Kiev. L’esistenza del gruppo sarebbe stata messa come condizione dall’Ucraina per accettare la sua neutralità, così come richiesto dalla Russia.

“Secondo il nostro presidente – ha dichiarato l’ambasciatore – di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco”.


Ore 12:08 | Forte esplosione nel centro di Donetsk

Un colpo di artiglieria pesante è caduto nella zona di Kievsky District, nel centro di Dontesk. A riportarlo diversi video apparsi sui social. Colpito un condominio residenziale, al momento non ci sono segnalazioni di feriti ma importanti danni ad alcune abitazioni.


Ore 11:53 | Cremlino: “Improbabile che i negoziati in Turchia inizino oggi”

Dalla presidenza russa è emerso scetticismo circa l’inizio in data odierna dei vertici negoziali a Istanbul tra russi e ucraini: “Molto probabilmente inizieranno domani – ha dichiarato il portavoce Peskov – Non ci sono comunque grandi progressi e non c’è in programma alcun incontro tra Putin e Zelensky al termine dei vertici.


Ore 11:48 | Cremlino: “Allarmanti le dichiarazioni di Biden su Putin”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, durante una conferenza stampa, ha definito “allarmanti” le dichiarazioni pronunciate dal presidente Usa Joe Biden su Vladimir Putin. Biden, nel suo ultimo viaggio un Polonia, aveva dichiarato che Putin altro non era che “un macellaio”, così come anche un “dittatore che non può rimanere al potere”.

Questa è un’affermazione certamente allarmante. Continueremo a monitorare da vicino le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, le registriamo attentamente e continueremo a farlo. Dmitry Peskov


Ore 11:24 | Putin chiede un rapporto entro il 31 marzo sul pagamento del gas in rubli

Il presidente russo Vladimir Putin ha richiesto entro la fine del mese un dettagliato rapporto del Gabinetto dei ministri, della Banca Centrale russa e della società Gazprom sull’attuazione del cambio valuta in rubli per il pagamento delle forniture di gas. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, Putin aveva deciso di far pagare con la moneta russa il gas venduto ai cosiddetti “Paesi ostili”, Paesi cioè i cui governi hanno applicato le più dure sanzioni alla Russia. Tra questi figura anche l’Italia.

“Il governo della Federazione Russa – si legge in una nota del Cremlino riportata da Ria Novosti – insieme alla Banca di Russia e alla società per azioni Gazprom, dovrebbe attuare una serie di misure per modificare la valuta di pagamento delle forniture di gas naturale ai Paesi dell’Unione Europea e ad altri Paesi che hanno introdotto misure restrittive nei confronti dei cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe, al rublo russo. Il rapporto sarà 31 marzo 2022, poi mensile”.

epa09848806 Russian President Vladimir Putin meets with the winners of the 2021 Presidential Prize for young cultural workers and with Presidential Prize winners in the field of literature and art for works for children and youth in 2021 via teleconference call, in Novo-Ogaryovo state residence outside Moscow, Russia, 25 March 2022. EPA/MIKHAIL KLIMENTYEV / KREMLIN / SPUTNIK / POOL MANDATORY CREDIT

Ore 10:56 | Kiev: “Nessun corridoio umanitario nella giornata di oggi”

“Non è previsto alcun corridoio umanitario oggi in Ucraina”: a pronunciare queste parole su Telegram è stata la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. Quest’ultima ha riferito di piani di “provocazione da parte dei russi” resi noti al governo dall’intelligence di Kiev. Da qui la mancata apertura di nuovi corridoi per gli sfollati che vogliono uscire dai fronti più caldi.


Ore 10:43 | Intensi bombardamenti sulla periferia di Kiev

Da diversi minuti vengono segnalate forti esplosioni udibili anche nel centro di Kiev e che stanno coinvolgendo soprattutto la periferia a sud della capitale ucraina. Prese di mira zone vicine sia all’autostrada M5, l’arteria che conduce verso Vasilkyv, sia quelle limitrofe alla linea ferroviaria a sud di Kiev.


Ore 9:34 | Kiev: “Si combatte ancora a Izyum”

Continuano i combattimenti per la contesa della strategica cittadina di Izyum, a sud est di Kharkiv e a metà strada tra la seconda città ucraina e le linee del fronte del Donbass. Data per presa dai russi mercoledì e per parzialmente riconquistata dagli ucraini nella giornata di giovedì, secondo l’esercito di Kiev i combattimenti sarebbero ancora in corso: “I russi continuano a martellare con l’artiglieria – si legge in una nota – i villaggi di Topolske, Kamyanka e Sukha Kamyanka”.


Ore 8:53 | Forze ucraine: “Russi provano avanzata su Kiev”

Il parziale ritiro in Bielorussia potrebbe essere una mossa russa volta a ottimizzare le forze presenti sul terreno di battaglia attorno Kiev e provare una nuova avanzata verso la capitale. A farlo presente sono stati gli stessi capi militari ucraini, secondo cui le forze di Mosca starebbero provando ad accerchiare Kiev da nord e da est: “Ma i tentativi al momento vengono respinti”, si legge in una nota dell’esercito ripresa dal Kyiv Indipendent.


Ore 8:30 | Video della Difesa russa mostra mezzi corazzati nella regione di Kiev

Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video in cui si notano veicoli blindati delle Forze aviotrasportate in movimento nella regione attorno la capitale ucraina. “Unità delle forze aviotrasportate hanno eseguito una marcia nella regione di Kiev – si legge nella nota del ministero riportata da Interfarx – hanno attraversato un fiume e hanno rilevato e abbattuto un drone ostile sulla loro strada”. Il convoglio si troverebbe a 40 km da Kiev. Il video mostra come nonostante la parziale ritirata di alcune unità resa nota dall’esercito ucraino, parte delle forze russe rimangono comunque nella regione di Kiev.


Ore 7:47 | Intelligence Londra: “Mosca avanza solo a sud”

Nell’ultimo rapporto delle forze di intelligence di Sua Maestà, si parla di un’iniziativa russa ferma in buona parte dell’Ucraina. Le uniche novità di rilievo arriverebbero dal fronte meridionale, dove i russi stanno avanzando nella zona di Mariupol e nell’entroterra dell’oblast di Zaporizhzhia.


Ore 5:15 | Kiev: “Parte delle truppe di Mosca attorno la capitale si ritirano verso la Bielorussia”

Il comando dell’esercito ucraino ha reso noto il rapporto secondo cui sono in corso movimenti verso il confine bielorusso di parte delle forze di Mosca presenti a nord di Kiev. Un riposizionamento, hanno spiegato gli ucraini, volto a “ripristinare le capacità di combattimento” delle unità che hanno subito perdite significative durante gli scontri degli ultimi giorni.


Ore 4:00 | Un minuto di silenzio per l’Ucraina durante cerimonia degli Oscar

A Los Angeles è stato osservato, durante lo show della consegna degli Oscar, un minuto di silenzio per le vittime in Ucraina. Proiettato anche il seguente messaggio: “Anche se il film è una strada importante per esprimere la nostra umanità in tempi di conflitto, la realtà è che milioni di famiglie in Ucraina hanno bisogno di cibo, cure mediche, acqua e servizi di emergenza. le risorse sono scarse e noi come comunità globale possiamo fare di più. Vi chiediamo di sostenere l’Ucraina in ogni forma. #Standwithukraine”.

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