Riflettori puntati sull’acciaieria di Azovstal, dove nelle prossime ore dovrebbe avvenire la terza operazione di evacuazione dei civili rimasti asserragliati nei tunnel dell’edificio. Un convoglio delle Nazioni Unite, stando a quanto riferito dal coordinatore per le operazioni umanitarie dell’Onu, Martin Griffiths, dovrebbe occuparsi del delicato intervento. I militari ucraini, anch’essi presenti nello stabilimento, non avrebbero però alcuna intenzione di arrendersi, mentre Volodymyr Zelensky ha paragonato la situazione nella struttura all’inferno.

Intanto l’intelligence britannica ha fatto sapere che il rinnovato sforzo della Russia per mettere al sicuro Azovstal, e completare così la cattura di Mariupol, è probabilmente legato alle imminenti commemorazioni del Giorno della Vittoria del 9 maggio e al desiderio di Vladimir Putin di ottenere un successo simbolico in Ucraina. “Mentre la resistenza ucraina continua ad Azovstal, le perdite russe stanno frustrando i piani operativi russi nel Donbass meridionale“, si legge nell’ormai conseueto aggiornamento diffuso dal Ministero della Difesa di Londra. 



Nel frattempo c’è da segnalare il pesante affondo dell’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, all’indirizzo dell’esercito russo in merito ai fatti di Bucha. “Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuniBucha”, ha scritto su Twitter. Nelle ultime ore il sindaco della stessa Bucha,  Anatoliy Fedoruk, ha parlato di genocidio con oltre 400 civili, tra cui donne e bambini, uccisi “senza motivo”.


? La diretta:


Ore 22:54 | Nuovi raid su Odessa, fonti autorità locali: “Nessuna vittima tra i cittadini”

“Le forze armate russe hanno lanciato missili sulla regione di Odessa”: lo si legge in una dichiarazione resa nota dall’agenzia Unian da parte del capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Maxim Marchenko. Sarebbero stati due i missili lanciati dai russi, ma arginati dalla contraerea. “Non ci sono state vittime”, ha poi proseguito Marchenko che ha invitato i cittadini a diffidare da alcune false notizie circolate nelle scorse ore.


Ore 22:12 | Società hi-tech cinesi si ritirano dal mercato russo, la segnalazione arriva dal Wall Street Journal

Le società cinesi hi-tech si stanno ritirando dal mercato russo per via della pressione delle sanzioni Usa. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui colossi come Lenovo oppure i produttori di smartphone e gadget Xiaomi avrebbero deciso di non esporsi troppo nel mercato russo, preferendo un graduale e silenzioso ritiro


Ore 21:32 | Pentagono non conferma raid su nave Makarov

“Il Pentagono non ha elementi che possano confermare che la fregata russa Makarov sia stata colpita dall’Ucraina. Da tutto il giorno stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie”. Lo ha fatto sapere il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.


Ore 20:34 | Azovstal, sono 50 i civili evacuati

Cinquanta civili sono stati evacuati oggi dall’acciaieria Azovstal. A dirlo sui media locali è stata la vicepremier ucraina. Adesso le prossime operazioni per evacuare i civili dovrebbero riprendere nella giornata di domani domani.


Ore 19:54 | Biden annuncia nuovo di aiuti militari all’Ucraina

Nei prossimi giorni il presidente americano Joe Biden annuncerà un altro pacchetto di aiuti nel settore della sicurezza per l’Ucraina. Lo ha riportato la Cnn, la quale ha citato alcuni funzionari della Casa Bianca. I nuovi aiuti potrebbero ammontare ad oltre 100 milioni di Dollari.


Ore 19:06 | Mosca convoca ambasciatore britannico dopo nuovo pacchetto di sanzioni

“Londra ha scelto in modo definitivo il confronto aperto con la Russia. Continuare su questa linea porterà alla distruzione definitiva delle relazioni bilaterali”: lo si legge in una nota del ministero degli Esteri britannico, riportata dalla Tass, in cui si afferma che l’ambasciatore britannico a Mosca è stato convocato dopo il via libera di Londra a un nuovo pacchetto di sanzioni.


Ore 19:02 | Washington: “Non abbiamo aiutato Kiev nell’affondamento del Moskva”

“Non siamo stati coinvolti nelle operazioni dell’Ucraina per affondare l’incrociatore russo”. Lo ha dichiarato Jen Psaki, portavoce della casa Bianca durante un punto stampa a bordo dell’Air Force One con i giornalisti accreditati. Psaki ha anche ribadito che “gli Usa non forniscono informazioni per uccidere generali russi”.


Ore 18:53 | Washington: “Biden e Draghi parleranno dei costi da imporre alla Russia”

“Biden e Draghi parleranno dei costi da imporre alla Russia per la sua guerra in Ucraina”. Lo ha dichiarato uno dei portavoce della Casa Bianca in un incontro con i giornalisti a proposito della prossima visita del presidente del consiglio Mario Draghi negli Stati Uniti. “I due leader – si legge ancora nelle dichiarazioni – parleranno anche delle relazioni bilaterali Italia-Usa e della collaborazione in diversi settori tra cui il clima”.


Ore 18:44 | Sindaco Bucha: “Il 95% delle vittime è stato ucciso intenzionalmente”

Il bilancio delle vittime della guerra a Bucha parla di 456 persone uccise: “Al 95% delle vittime è stato sparato, non sono morte per esplosioni o per altre cause, sono stati intenzionalmente uccisi dagli aggressori russi, ha dichiarato il sindaco Anatoliy Fedoruk, presente oggi a Firenze per partecipare a un incontro organizzato da Eurocities.


Ore 18:32 | Diverse esplosioni udite a Odessa, in funzione la contraerea

L’agenzia Unian ha riferito di un intenso bombardamento in atto da alcuni minuti nell’area di Odessa: “I russi – si legge – stanno lanciando missili dalla Crimea”. Attivate le sirene di allerta aerea ed è entrata in funzione anche la contraerea ucraina.


Ore 18:21 | Kiev: “Rientrati in Ucraina un milione di cittadini nelle ultime settimane”

“Circa un milione di persone è tornato in Ucraina nelle ultime settimane. I flussi di ritorno sono superiori a quelli di uscita dal Paese”. Lo ha dichiarato alla Tv polacca Tvp il premier ucraino Denys Shmyhal.


Ore 18:05 | Controffensive ucraine a nord di Kharkiv

Lo stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, ha reso noto che l’esercito di Kiev è riuscito a compiere alcune importanti controffensive nell’area attorno Kharkiv, seconda città del Paese. Le azioni hanno portato alla riconquista delle località di Oleksandrivka, Fedorivka, Ukrainka, Shestakove e Peremoha.


Ore 17:54 | Avanzata russa verso Severodonetsk

La città di Severodonetsk, ultimo importante centro dell’oblast di Lugansk in mano ucraina, è stata quasi del tuttocircondata dalle truppe russe. A renderlo noto è stato il capo dell’amministrazione militare di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk, sul proprio canale Telegram. “Stiamo combattendo per Voevodivka, un villaggio proprio accanto alla città – ha dichiarato – Stanno cercando di assaltare, ma il nostro esercito sta respingendo questi attacchi”.


Ore 17:37 | Mariupol, pulmino con 12 civili a bordo uscito da Azovstal

Un bus con 12 persone a bordo, tra cui dei bambini, ha lasciato l’acciaieria Azovstal. Nonostante i raid e i combattimenti all’interno della struttura di Mariupol, seppur a fatica continuano le evacuazioni di civili. Al momento però nell’impianto dovrebbero esserci altri 200 civili da evacuare. A riferire del passaggio del bus con le 12 persone a bordo è stata l’agenzia Ria Novosti.


Ore 17:08 | Jill Biden arrivata in Romania

Jill Biden, moglie del presidente Joe Biden, è arrivata in Romania dove ha incontrato a mensa i militari Usa della base Nato di Mihail Kogalniceanu. La first lady ha anche servito il pranzo ai soldati. Si tratta della prima tappa di Jill Biden nell’est Europa, domenica la moglie del capo della Casa Bianca si sposterà in Slovacchia.

Jill Biden con il marito Joe fotografata ieri alla Casa Bianca prima di partire per la Romania

Ore 16:54 | Kiev: “Italia tra Paesi garanti della nostra sicurezza, vorremmo anche Cina e India”

“Sono sette i paesi che si sono resi disponibili come futuri garanti della sicurezza dell’Ucraina.” Lo ha fatto sapere il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. Tra i sette, ci sarebbe anche l’Italia. Yermak ha poi aggiunto l’auspicio tra i Paesi garanti anche di Cina e India: “Ogni paese – si legge nelle dichiarazioni rilasciate a Rbc Ukraine – ha la sua storia e la sua politica. Oggi possiamo dire che ci piacerebbe vedere la Cina, l’India, e forse altri paesi fra i garanti della sicurezza. Per ora la Cina non ha pubblicamente espresso la sua disponibilità. Ma naturalmente ci sono contatti”.


Ore 16:41 | Mosca: “Nostra intenzione è rimanere per sempre nel sud dell’Ucraina”

“La Russia rimarrà per sempre nell’Ucraina meridionale, ha affermato venerdì un alto funzionario parlamentare russo. Parlando al popolo della regione di Kherson, vorrei ribadire ancora una volta che la Russia è qui per sempre. Non ci dovrebbero essere dubbi su questo”. Lo ha dichiarato Andrei Tourchak, Primo Vice Presidente del Consiglio della Federazione Russa, citato dalle agenzie di stampa russe.


Ore 16:32 | Zelensky: “Compromesso su posizioni russe del 23 febbraio”. Kiev apre sulla Crimea

“L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha dichiarato, in un altro passaggio del suo discorso presso la Chatham House, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo gli analisti potrebbe trattarsi di un’apertura alla possibilità sul riconoscimento dell’annessione russa della Crimea. “Da parte nostra – ha proseguito Zelensky – non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”.


Ore 16:23 | Spari contro veicolo di evacuazione ad Azovstal, un morto

Truppe russe avrebbero sparato contro un veicolo di evacuazione non lontano dallo stabilimento Azovstal. A riferirlo su Telegram sono stati alcuni membri del battaglione Azov: “Una macchina si stava dirigendo verso i civili per evacuarli dall’impianto – si legge – A seguito dei colpi da armi da fuoco, un combattente è stato ucciso e sei sono rimasti feriti”.


Ore 16:07 | Cremlino: “Presto incontro tra Putin e Lukashenko”

I presidenti di Russia e Bielorussia Vladimir Putin e Alexander Lukashenko hanno in programma un incontro bilaterale nell’ambito di un vertice della Csto, l’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, così come riportato dalla Tass.


Ore 16:01 | Zelensky: “Condizioni di pace? Io non sono stato eletto capo di una mini Ucraina”

“Sono stato eletto dal popolo ucraino presidente dell’Ucraina, non presidente della mini Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo al Centro studi britannico di Chatham House e rispondendo a chi gli chiedeva quali potessero essere le “condizioni minime per un accordo di pace con la Russia”.

“Le truppe russe – ha dichiarato Zelensky – devono ritirarsi e ritirarsi in modo che l’Ucraina possa reclamare tutti i territori suoi prima dell’invasione russa”.


Ore 15:50 | Raccolta grano in Ucraina potrebbe crollare del 35%

L’Ucraina quest’anno a causa della guerra rischia di perdere almeno il 35% della raccolta di grano. Lo si legge in un report della società di geolocalizzazione Kayrros, elaborato sulla base di immagini satellitari. Secondo la società, le foto evidenziano una certa differenza rispetto alle stagioni passate all’interno dei campi destinati alla coltivazione. In particolare, nel 2022 l’Ucraina sarebbe capace di produrre 21 milioni di tonnellate di grano, ovvero 12 milioni in meno rispetto al 2021.


Ore 15:37 | Mosca: “Polonia è una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina”

“La Polonia rappresenta una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina”. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, secondo cui “la retorica di Varsavia non è amichevole da molto tempo, ma negli ultimi mesi sia diventata ostile”.


Ore 15:33 | Kiev: “Status di Crimea e Donbass deve essere discusso dai due presidenti”

“La priorità di Kiev è finire la guerra e far ritirare i russi almeno alla situazione precedente all’invasione del 24 febbraio”. Lo ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina.

“Oggi l’obiettivo prioritario – si legge nella sua dichiarazione rilasciata durante un’intervista all’emittente Rbc-Ukraine – è finire la guerra e far ritirare le truppe russe almeno ai confini del 23 febbraio. Donbass e Crimea sono due questioni impegnative, che devono essere discusse dai due presidenti. Il presidente dell’Ucraina è pronto a farlo”.


Ore 14:57 | Filorussi Donbass nominano ambasciatori in Russia

Le autoproclamate repubbliche popolari filorusse di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, riconosciute da Mosca alla vigilia dell’inizio dell’offensiva in Ucraina, hanno nominato i loro ambasciatori in Russia. Lo riferisce la Tass, citando note delle due amministrazioni. L’inviata di Donetsk sarà Olga Aleksandrovna Makeyeva, finora vice responsabile dell’amministrazione, mentre Lugansk ha nominato Rodion Valeryevich Miroshnik, attualmente consigliere diplomatico del leader dei secessionisti.


Ore 14:36 | Kiev: “Rischio massicci bombardamenti in vista 9 maggio”

“I cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell’8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile”. L’allerta è dal Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l’Unian. “Le truppe russe non possono vantare risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria e il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento. Durante questi due giorni, le forze dell’ordine lavoreranno in modalità intensificata”, aggiunge.


Ore 14:21 | Azovstal, battaglione Azov: “Violato coprifuoco, russi sparano su civili evacuati”

“Durante il cessate il fuoco nel territorio dell’acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un’auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti”. Lo fa sapere il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l’evacuazione dei civili”, afferma il battaglione Azov.


Ore 13:55 | Cremlino: La parata della Vittoria del 9 maggio non può ancora tenersi a Mariupol”

La parata della Vittoria del 9 maggio non si terrà a Mariupol quest’anno, ma “verrà il momento e ci sarà un’ampia celebrazione”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un briefing. “Ci saranno sicuramente dei russi lì, e ci saranno molti russi il 9 maggio. Ma non sono al corrente di alcuna delegazione ufficiale”, ha precisato Peskov. Inoltre il portavoce del Cremlino ha dichiarato di non essere a conoscenza di eventuali piani dell’esercito in merito, rinviando la questione al primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa, Sergej Kiriyenko, presente a Mariupol. In precedenza Kiriyenko, aveva dichiarato che la parata della Vittoria e la sfilata del “Reggimento immortale” del 9 maggio non potranno tenersi a Donetsk e Luhansk.


Ore 13:47 | Orban: “Sanzioni Ue a energia russa bomba atomica su Ungheria”

Le sanzioni europee sono “una bomba atomica che vogliono sganciare sull’economia ungherese”. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban, contrario all’embargo sul petrolio russo, parlando alla stazione radiofonica Kossuth, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. Ogni Paese ha il diritto sovrano di determinare la propria bilancia energetica, ha puntualizzato Orban, evidenziando che le sanzioni già imposte dall’Ue sono più dannose per l’economia europea che per quella russa.


Ore 13:40 | Peskov: “Nessuna informazione su attacco nave Mar Nero”

“Tutto procede secondo i piani” in Ucraina, dove il 24 febbraio scorso la Russia ha lanciato un’aggressione militare definendola “operazione speciale”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov commentando le parole del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko secondo il quale i tempi dell’operazione si sarebbero “prolungati” rispetto a quanto previsto inizialmente. In merito all’attacco contro la fregata russa ‘Ammiraglio Makarov’ nel Mar Nero e il successivo incendio, rivendicato dallo Stato Maggiore di Kiev, Peskov ha detto “no, non abbiamo alcuna informazione in merito”.


Ore 13:17 | Kiev: “Morti 24.900 soldati russi”

Ammonterebbero a 24.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 24.900 uomini, 1.110 carri armati, 2.686 mezzi corazzati, 502 sistemi d’artiglieria, 171 lanciarazzi multipli, 83 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 199 aerei, 155 elicotteri, 1.926 autoveicoli, 11 unità navali, 76 cisterne di carburante e 324 droni.


Ore 12:17 | Possibile missile lanciato da territorio Bielorussia

Un missile sarebbe stato lanciato dall’aeroporto militare di Ziabrauk, regione di Gomel, in Bielorussia.. Lo riferiscono alcuni media su Twitter che allegano un filmato del lancio. Non è dato sapere il bersaglio dell’eventuale attacco né se i missili sparati appartengano all’esercito russo o a quello bielorusso. Sono in corso verifiche per fare chirezza su quanto avvenuto.


Ore 12:10 | Kiev: “Nave russa in fiamme nel Mar Nero”

Una nave da guerra russa ‘Admiral Makarov’ è in fiamme nel Mar Nero, vicino all’isola di Zmiiny al largo della costa di Odessa. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev spiegando che sono in corso operazioni di soccorso con l’utilizzo di numerosi aerei e imbarcazioni. A essere colpita è la fregata più moderna della flotta dell’Ammiraglio Grigorovich, la nave da guerra più importante della flotta russa del Mar Nero dopo la Moskva.


Ore 12:03 | Cina: “Cooperazione con Russia anche su tecnologia militare”

La Cina si impegna a portare avanti lo sviluppo della cooperazione con la Russia anche nel settore della tecnologia militare: lo ha detto l’ambasciatore cinese a Mosca, Zhang Hanhui, in un’intervista alla Tass postata sul sito della rappresentanza diplomatica, precisando che questo impegno “è conforme ai reciproci interessi fondamentali” e rispetta “il principio del vantaggio reciproco”. Zhang ha notato che la Cina attribuisce grande importanza allo sviluppo della cooperazione nella tecnologia militare tra i due Paesi, fino a portarla a un livello superiore e a un campo più ampio”.


Ore 11:57 | Da Germania 7 obici semoventi a Kieev

La Germania ha raggiunto un accordo per la fornitura all’Ucraina di sette obici semoventi. Lo ha confermato il ministro della Difesa, Christine Lambrecht, da Sliac, in Slovacchia. Verrà offerto addestramento dalla Germania sul sistema di artiglieria PzH 2000 (Panzerhaubitze 2000), riporta l’agenzia Dpa. Secondo i militari tedeschi, vengono raggiunte distanze di 30-40 chilometri a seconda delle munizioni.


Ore 11:38 | Mosca: “Non vogliamo usare armi nucleari”

L’uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina è impossibile, perchè non in linea con gli obiettivi dell’operazione speciale militare. Lo ha affermato in un briefing con la stampa, il vicedirettore delle comunicazioni del ministero degli Esteri russo Aleksei Zaitsev, citato dalla Tass. “Gli scenari per il nostro possibile uso di armi nucleari sono chiaramente indicati nei documenti dottrinali della Russia”, ha spiegato, “non sono applicabili all’attuazione dei compiti stabiliti durante l’operazione militare speciale in Ucraina”, ha affermato.


Ore 11:17 | Medvedev: “Orban coraggioso su embargo energia”

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha accolto con favore la contrarietà del primo ministro ungherese Viktor Orban all’embargo sugli idrocarburi russi e alle sanzioni contro il Patriarca di Mosca Kirill e alla Russia. “Il primo ministro ungherese Orban ha fatto un passo coraggioso in un’Europa senza voce. Ha rifiutato di supportare l’embargo agli idrocarburi, che è disastroso per l’economia del suo paese e le folli sanzioni conto gli ecclesiasti”, ha detto Medvedev su Telegram. “I leader più ragionevoli degli Stati Ue” sono stanchi di seguire la dannosa politica guidata dagli Usa, ha aggiunto.


Ore 11:04 | Negoziati in fase di stallo. Mosca: “Colpa fornitura armi a Kiev”

“I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in fase di stallo”. Lo affermato oggi Alexey Zaitsev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, stando a quanto scrive l’agenzia russa Tass. “Le dichiarazioni dei politici ucraini sono la prova più evidente della loro riluttanza a proseguire” i colloqui, ha aggiunto. “Ad esempio, il 4 maggio Zelensky ha dichiarato di non vedere una prospettiva per i colloqui, mentre il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov “ha respinto ogni possibilità di un accordo di pace con la Russia”, ha proseguito


Ore 10:49 | Mosca: “Uscire da Ue è il solo modo per mantenere sovranità”

“Se gli Stati che sono oggi membri dell’Ue vogliono preservare la loro sovranità e sostenere gli interessi dei loro cittadini, hanno una sola opzione, che è uscire dall’Unione europea”. Lo sostiene ha detto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo quanto riporta Interfax, in riferimento alla riforma che prevede la cancellazione del principio di solidarietà quando si adottano decisioni cruciali. “In altre parole, l’idea è di eliminare il diritto di veto dei paesi membri dell’Ue. L’opinione dei singoli Stati, e quella dei loro cittadini, non verrà più presa in considerazione”, ha aggiunto.


Ore 10:30 | Potente esplosione a Kramatorsk: distrutto deposito munizioni Kiev

Le forze armate russe hanno colpito e distrutto un deposito di munizioni dell’esercito ucraino a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Lo rende noto il ministero della Difesa di Mosca parlando di un attacco missilistico e rivendicando l’abbattimento di due aerei da guerra ucraini, un Su-25 e un MiG-29, nella regione orientale di Luhansk.


Ore 10:10 | Metsola: “Basta gas e petrolio russi. Kiev vincerà”

“Il grave errore di Vladimir Putin è stato assumere che le nostre differenze fossero una debolezza; la nostra difesa dei diritti fondamentali, un segno di debolezza. Si è sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza”. E “l’Ucraina vincerà”. Lo dice la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, intervenendo a Firenze allo State of the Union 2022, organizzato dallo European University Institute e trasmesso in diretta web.


Ore 9:44 | Ministero Interni Kiev: “9 maggio Putin potrebbe annunciare annessione regioni occupate”

“Putin potrebbe annunciare il 9 maggio l’annessione dei territori temporaneamente occupati nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia”. Lo ha scritto su Telegram, Vadym Denisenko, consigliere del ministro degli Affari interni ucraino.


Ore 9:06 | Pronta la grande offensiva russa nel Lugansk

Nella regione di Lugansk, le forze di difesa ucraine si stanno preparando per un’intensa offensiva da parte dei russi nei prossimi tre o quattro giorni. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, secondo quanto riferisce l’agenzia ucraina Unian. “Ci stiamo preparando per offensive più potenti nei prossimi 3 o 4 giorni. Faranno ogni sforzo per sfondare a Severodonetsk o Popasna”, ha detto Gaidai, esprimendo comunque fiducia nel fatto che le forze ucraine respingeranno gli attacchi.


Ore 8:22 | Ripresi bombardamenti russi da nord a sud

Bombardamenti sono in corso sulla regione settentrionale ucraina di Kherson e su quella di Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove sono stati presi di mira gli insediamenti da dove l’esercito russo si era ritirato. Lo afferma il rapporto della mattina dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform. A partire dalle sei del mattino, razzi e artiglieria stanno colpendo le aree residenziali e i sobborghi della città orientale di Kharkiv. Sempre nell’Est del Paese sono continuate le operazioni offensive di Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk, “per mantenere una rotta terrestre tra questi territori e la Crimea temporaneamente occupata”. In direzione di Popasna le truppe russe si stanno concentrando per avanzare e prendere il controllo totale della città e riprendere l’offensiva su Lyman e Siversk. Secondo lo Stato Maggiore, l’esercito russo sta espandendo la difesa aerea, il supporto logistico e i sistemi di attacco.


Ore 8:18 | Pioggia di missili su regione Dnipropetrovsk

Nella notte le truppe russe hanno bombardato due distretti della regione di Dnipropetrovsk, nel sud est dell’Ucraina, con sistemi lanciarazzi multipli Grad. Lo riporta l’agenzia Ukrinform, precisando che non sono al momento riportate vittime. “Notte senza tregua. Gli occupanti russi hanno bombardato i distretti di Kryvyi Rih e di Synelnykove. Le comunità di Zelenodolsk e Shyroke sono state colpite da sistemi Grad. Due villaggi sotto il fuoco nemico. Non si riferisce di vittime”, spiega su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko. Attacchi missilistici russi hanno colpito anche l’area di Pokrovske: anche in questo caso, non ci sono al momento vittime civili.


Ore 8:09 | Orban: “Proposta sanzioni Ue a petrolio russo inaccettabile”

La proposta di sanzioni Ue al petrolio russo nella sua forma attuale è inaccettabile” e “ne aspettiamo una nuova”. Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, citato dalla Reuters. Per Orban, secondo il quale “le sanzioni varate finora dall’Ue “causano più danni all’Europa che alla Russia”, servono “investimenti per cambiare il sistema energetico in 5 anni”. Il premier ungherese ha assicurato di desiderare “cooperazione e non conflitti con l’Ue”, ha ribadito che l’Ungheria “non invierà armi all’Ucraina”. Questa “è una guerra tra la Russia e l’Ucraina, non è la nostra guerra”, ha detto.


Ore 7:40 | Pentagono: “Usa non hanno fornito a Kiev informazioni per affondamento Moskva”

Il Pentagono ha negato di aver fornito “informazioni di mira specifiche” all’Ucraina per affondare il Moskva. “Non abbiamo fornito all’Ucraina informazioni specifiche sull’obiettivo della Moskva”, ha affermato l’addetto stampa del Pentagono John Kirby. “Non siamo stati coinvolti nella decisione degli ucraini di colpire la nave o nell’operazione che hanno effettuato. Non eravamo a conoscenza dell’intenzione dell’Ucraina di prendere di mira la nave”, ha aggiunto lo stesso Kirby, smentendo l’indiscrezione diffusa dalla Cnn.


Ore 7:30 | Intelligence Gb: “Prosegue assalto ad Azovstal. Resistenza ucraina ostacola avanzata russa nel Donbass”

“Le forze russe a Mariupol hanno continuato il loro assalto di terra all’acciaieria Azovstal per il secondo giorno, nonostante le dichiarazioni russe secondo cui Mosca avrebbero cercato di sigillarla. Il rinnovato sforzo della Russia per mettere al sicuro Azovstal e completare la cattura di Mariupol è probabilmente legato alle imminenti commemorazioni del Giorno della Vittoria del 9 maggio e al desiderio di Putin di conseguire un successo simbolico in Ucraina”, si legge nell’aggiornamento quotidiano dell’intelligence britannica diffuso dal Ministero della Difesa di Londra. “Mentre la resistenza ucraina ad Azovstal non si ferma, le perdite russe continueranno a frustrare i piani operativi russi nel Donbass meridionale”, conclude il bollettino.


Ore 5:29 | Cnn: “Da Usa informazioni a Kiev per colpire Moskva”

Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l’incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.


Ore 4:50 | Zelensky: “Situazione in acciaeria come l’inferno”

Le forze russe continuano a bombardare l’acciaieria Azovstal anche se “i civili devono ancora essere evacuati”: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all’inferno. Lo riporta il Kyiv Independent. “Le donne e tanti bambini sono ancora lì – ha affermato Zelensky -. Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell’impianto”.


Ore 3:45 | Ambasciatrice Usa all’Onu: “Conferme di fosse comuni a Bucha”

“Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha. E questa non è solo un’accusa non verificata sui social. È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti”. Lo ha scritto su Twitter l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield.