Lo scorrere del tempo sta mostrando quanto siano mobili i confini del partenariato strategico fra Russia e Cina. Non vi è settore o campo, infatti, che non stia venendo toccato o travolto dalle iniziative congiunte del duo antiegemonico: corsa allo spazio, sviluppo e sfruttamento dell’Artico, petrolchimica, commercio elettronico e digitalizzazione, gas, armamenti avanzati, finanza. L’ultimo progetto in ordine di tempo riguarda il mercato dell’aeronautica civile e vedrà i produttori russi e cinesi coinvolti nella fabbricazione di un aereo di linea, il primo in assoluto ad essere sviluppato tra Mosca e Pechino.

Il progetto

Da un decennio la Cina sta scalando i vertici della classifica del turismo internazionale, trovandosi attualmente al quarto posto per numero di ingressi annuali e al secondo per dimensioni del mercato del trasporto aereo. La Russia, in maniera molto simile, sta scommettendo sullo sviluppo del settore turistico quale possibile motore dell’economia nazionale e ha inaugurato una serie di riforme per facilitare gli ingressi e i soggiorni di breve durata.

Lo sviluppo del turismo passa, inevitabilmente, dalla disposizione di aerei di linea; perciò Russia e Cina hanno deciso di avviare la produzione in serie di un loro modello, il primo del genere, ribattezzato CR929. Il velivolo è stato pensato per sfidare il duopolio di Airbus e Boeing nel mercato del trasporto aereo e ha le seguenti caratteristiche tecniche: fusoliera larga, peso massimo al decollo di 247,5 tonnellate, capienza di 280 passeggeri, autonomia di 12mila chilometri.

Il CR929 sarà il risultato degli sforzi della China-Russia Commercial Aircraft International Corp, un’associazione temporanea fra la cinese Commercial Aircraft Corp of China (COMAC) e la russa United Aircraft Corporation (UAC), nata nel 2017 e con sede a Shanghai. I lavori di ricerca e sviluppo, comunque, erano stati avviati l’anno precedente alla fondazione dell’associazione temporanea.

Il lancio

Il CR929 è entrato recentemente nella fase di progettazione preliminare e i primi prototipi stanno venendo sottoposti alla sperimentazione in volo nello spazio aereo cinese. La fretta che sta caratterizzando i lavori è motivata dalle ambizioni di Comac e Uac, le quali vorrebbero lanciare il CR929 nel mercato entro il 2023, anno in cui è previsto il sorpasso della Cina sugli Stati Uniti nella classifica del turismo internazionale.

Le due compagnie hanno già iniziato a fare pubblicità al loro prodotto, che sta venendo presentato come “più sicuro, più intelligente, più ecologico, più economico e più confortevole rispetto agli aerei di linea odierni”, e avrebbero ricevuto le prime commesse. Secondo i portavoce dell’associazione temporanea, infatti, sarebbero stati ordinati almeno 815 aerei da 28 compagnie.

Se la tendenza dovesse consolidarsi – e questo sarebbe possibile nel caso in cui il CR929 presentasse un rapporto qualità-prezzo migliore rispetto ai prodotti di Airbus e Boeing – il mercato del trasporto aereo potrebbe subire un terremoto a partire dal 2023, che verrebbe ricordato come l’anno dell’inizio della fine del duopolio franco-americano e dell’ascesa della concorrenza russo-cinese.

Scrivere del CR929 è importante perché non si tratta di una semplice iniziativa pensata e progettata per il turismo e per il trasporto aereo; il lancio nel mercato mondiale di questo aereo avrà delle ripercussioni molto più profonde: sarà la prova l’ennesima della solidità e delle capacità del partenariato strategico russo-cinese e, inoltre, sarà uno strumento con cui illanguidire ulteriormente le fondamenta dell’egemonia occidentale nel pianeta.

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