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Dal Cairo-Il nuovo ministro egiziano dei trasporti concentra l’attenzione della nazione sulle ferrovie, per la prima volta da oltre due decenni in modo positivo. Kamel al-Wazir, generale dell’esercito, già capo del Genio Militare egiziano prima di assumere lo scorso 11 marzo l’incarico di Ministro dei trasporti, ha trasformato l’Autorità ferroviaria, l’operatore statale dei treni della nazione, in un alveare di attività.

Viaggia attraverso le stazioni ferroviarie, visita gli uffici amministrativi e passa dalle officine di manutenzione dei treni senza preavviso. Tuttavia, il nuovo ministro ha molta carne al fuoco, anche più di quanta ne possa gestire, hanno detto gli esperti del settore dei trasporti. Nel settore ferroviario i problemi si sono accumulati per decenni”, ha detto Hassan Mahdi, professore di viabilità presso l’Università di Ain Shams. “I sistemi di gestione di questo settore sono completamente obsoleti, il che aumenta ancora di più i problemi.”

Questi problemi stanno trasformando questo settore in una trappola mortale, con incidenti ferroviari che diventano un evento frequente. Il 27 febbraio un treno è andato a sbattere contro la piattaforma della stazione centrale nella capitale egiziana, il Cairo, uccidendo 25 persone e ferendone altre 50. Questa è stata l’ultima di una lunga serie di tragedie ferroviarie. Tra il 2005 e il 2017 in Egitto sono avvenuti ben 14.000 incidenti ferroviari, di cui 1.793 nel 2017, secondo i dati del governo.

Con infrastrutture obsolete, mancanza di adeguata manutenzione, una grave carenza di manodopera qualificata e treni molto vecchi, l’Egitto ha una lunga lista di cose da sistemare prima che i suoi treni possano essere considerati sicuri, dicono gli esperti del settore.

Le ferrovie hanno un estremo bisogno di una rivoluzione“, ha detto Mahdi. Le ferrovie egiziane sono le più antiche dell’Africa e le seconde più antiche del mondo, dopo quelle del Regno Unito. Le ferrovie furono create nel 1951 e all’epoca erano sbalorditive. I treni percorrevano senza problemi i loro itinerari da Alessandria, città della costa settentrionale, fino alla città più meridionale d’Egitto: Aswan.

Tuttavia, la mancanza di manutenzione nel corso degli anni, e la mancanza di una volontà statale di rinnovare i treni, li hanno fatti diventare una piaga nazionale.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha dichiarato due anni fa che la modernizzazione delle ferrovie del Paese aveva bisogno di investimenti per circa 100 miliardi di sterline egiziane (circa 5,7 miliardi di dollari). Ma è difficile disporre di tale somma in un Egitto che cerca di sanare l’economia e di risparmiare sulla spesa. Tuttavia, l’amministrazione di Sisi ha stipulato accordi per l’acquisto di centinaia di treni provenienti da diversi paesi, tra cui la Bulgaria, con contratti del valore di centinaia di milioni di dollari.

Ci sono 5700 chilometri di ferrovie in Egitto, ma la maggior parte di queste sono pluridecennali. Il 28 febbraio, il presidente dell’Autorità Ferroviaria, Ashraf Raslan, ha scosso la nazione rivelando che le ferrovie non vengono aggiornate da 40 anni. Raslan non ha l’autorità necessaria per modernizzare le ferrovie e i treni, mentre si continuano a lamentare ulteriori perdite anno dopo anno.

Secondo la commissione per il bilancio e la pianificazione del parlamento egiziano, nel 2017, l’Autorità ferroviaria ha subito perdite per circa 99 miliardi di sterline (circa 5 miliardi di dollari). “Circa il 25% dei passeggeri dei treni evade la tariffa”, ha detto Essam al-Fiqi, il segretario della commissione. “Ecco perché l’Autorità subisce perdite”, ha aggiunto.

Tutti i giorni circa 1 milione di egiziani usano i treni del Paese; inoltre ogni anno i treni trasportano circa 6 milioni di tonnellate di merci in varie parti dell’Egitto. Al-Wazir, l’undicesimo ministro dei trasporti in meno di nove anni, il cui dipartimento ha progettato e supervisionato negli ultimi cinque anni l’esecuzione della maggior parte delle grandi opere nazionali egiziane, compreso nel 2015 lo scavo di un canale parallelo al Canale di Suez, nei prossimi anni dovrà affrontare, nella sua veste di ministro dei trasporti, tutti questi problemi.

Il 15 marzo ha raccontato ai passeggeri che aspettavano i treni nella stazione centrale del Cairo, dov’è avvenuta la tragedia del 27 febbraio, che avrebbero iniziato a sentire la differenza a partire dalla metà del 2020.

Ma se questo accadrà, dicono gli esperti, dipenderà dalle misure prese nei prossimi giorni per prevenire un’ulteriore tragedia ferroviaria, il che può essere realizzato solo facendo investimenti concreti per il rinnovamento delle ferrovie.





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