Sin dalla discesa in politica di Vladimir Putin nel 1999, la Russia ha ripreso interesse verso l’espansione della propria influenza al di fuori dei propri confini. Negli ultimi due decenni, Putin ha spinto gli imprenditori russi a rivolgere il loro sguardo verso le grandi ricchezze estere, mettendosi tante volte nel ruolo di tramite per concludere le trattative. L’ultimo caso è quello che riguarda il Mozambico dove, grazie alla mediazione del presidente, la Russia è riuscita a guadagnarsi appalti per lo sfruttamento delle risorse minerarie del Paese, nonché posizionarsi come partner commerciale internazionale di primo livello.
Oltre ai punti ufficiali discussi e annunciati ai media internazionali, sembra però ci siano delle implicazioni segrete, che potrebbero portare il Cremlino verso un ruolo chiave nella stabilizzazione politica e militare del Paese, afflitto dalla guerra civile.
La questione dei presunti mercenari russi
Nel mese di settembre, all’aeroporto di Nacala, un Antonov russo è stato visto scaricare una fornitura di armi, destinate ai militari del Paese. Secondo le testimonianze riportate alla Cnn, tra i vari armamenti ci sarebbe anche un elicottero d’assalto, fornito in dotazione all’esercito del Mozambico, per contrastare la crescente ondata di gruppi paramilitari attivi nell’area settentrionale del Paese. Nelle stesse zone e sempre secondo le stesse testimonianze, sono stati visti anche uomini di etnia caucasica combattere al fianco dell’esercito del Mozambico. Tutto questo, comunque, non ha ancora trovato una conferma ufficiale.
Sono arrivate però le smentite da parte di entrambi i governi, i quali dichiarano di non collaborare ufficialmente nella risoluzione del conflitto in corso. Di fatto, la Russia non ha effettuato alcuna operazione diretta per suo conto, sebbene la pista seguita porti al nome di Evgeny Prigozhin, magnate russo molto vicino a Putin. Date le sue implicazioni nelle forniture militari in Siria, la possibilità che operi anche nel territorio africano non sono così remote, al punto di attirarsi le attenzioni degli osservatori internazionali. La chiusura di recenti accordi per lo sfruttamento dei giacimenti di oro e di diamanti nella Repubblica Centrafricana confermerebbero la possibilità di un interesse da parte dell’oligarca di San Pietroburgo.
Attualmente, non è chiaro comunque se il ruolo russo nel conflitto sia limitato ai soli appalti di armamenti militari o se implichi anche una presenza diretta negli scontri armati.
Le ricchezze del Mozambico
Nonostante un tempo fosse ambito soprattutto per le sue miniere di carbone, cui utilizzo oggigiorno è andato calando, i giacimenti del Paese contemplano anche la più remunerativa bauxite ed i più preziosi diamanti. Considerando il basso livello di remunerazione del lavoro nel Paese, l’interesse straniero verso i giacimenti locali ha acquisito rilievo negli ultimi anni, con la Russia decisa a fare la prima ed ultima mossa. Considerando inoltre le società operanti nel territorio africano, come la Lobaye Invest (riconducibile a Prigozhin), il mercato soprattutto di quest’ultimo elemento avrebbe giocato un ruolo chiave nella chiusura degli accordi di esclusiva sull’estrazione delle risorse del Paese.
Sul tavolo ufficiale sono state poste opportunità di sviluppo per il Mozambico, con l’estensione in primo luogo delle linee di comunicazione delle aree in questione. Mentre si attendono però ancora conferme sulle reali influenze russe nella politica del Mozambico, le mire economiche di Mosca sono già venute alla luce: il bersaglio sono le miniere di Maputo.