La cura ha funzionato. Il paziente è morto. La Grecia, dopo aver accolto la Troika, si trova sempre più con le spalle al muro. Basta guardare i dati, o passeggiare per le vie di Atene, per rendersene conto. Aumentano i senza tetto e gli indigenti. La gente non riesce più a curarsi e tutti gli asset nazionali sono stati (s)venduti per portare a casa solamente briciole. In poche parole, la Grecia sta sparendo. E a poco servono le parole di Alexis Tsipras che, novello Ulisse, annuncia la fine di questa Odissea.

Ma i problemi, ora, potrebbero solamente aumentare. Come riporta l’Huffington Post, infatti, “con un voto a netta maggioranza, il Parlamento greco ha approvato la proposta del governo per modificare le norme che proteggono dai pignoramenti le prime case di chi ha contratto debiti con le banche, la cosiddetta legge Katseli dal nome del ministro che la presentò durante la fase più critica della crisi, scaduta a fine 2018 e poi prorogata per pochi mesi”. Questa decisione sarebbe maturata in seguito a un diktat dell’Eurogruppo per sbloccare i fondi per Atene in quanto “l’approvazione di tredici misure sulle sedici concordate con le istituzioni europee, portata sul tavolo Ue a marzo scorso, non è stata sufficiente per i funzionari di Bruxelles a sbloccare la prima tranche dei 4,8 miliardi di euro che devono rientrare nelle casse greche entro il giugno del 2022 in ripartizioni semestrali”.

Il vero nocciolo della questione era infatti la legge Katseli. Del resto, già nel 2015 il Commissario Ue Pierre Moscovici aveva chiesto che venisse “rilassata” affinché si potesse trovare un “giusto equilibrio per proteggere i più vulnerabili, ma evitando che qualcuno abusi delle protezioni”. E così è stato.

Come riporta Agenzia Nova, ora “il limite sul valore della abitazione arriverà a 250mila euro, ma se si tratta di un prestito aziendale, il limite scenderà a 175mila euro”.

Il portavoce del governo di Atene, Dimitris Tzanakopoulos, ha dichiarato che le nuove norme approvate dal parlamento rappresentano la soluzione finale al problema”. Secondo Tzanakopoulos, la misura offrirà protezione ai possessori di immobili della “classe operaia” assistendo alla rapida riduzione dei prestiti in sofferenza nei portafogli bancari.

Il cambiamento della legge Katseli darà il via libera all’erogazione di 970 milioni di euro dagli utili delle obbligazioni greche detenute dalla Banca centrale europea (Bce) e dalle banche nazionali europee. Ma l’Odissea per il popolo greco continuerà ancora a lungo.

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