Utilizzando il lessico impiegato dalle autorità cinesi, siamo al cospetto di una relazione win win quando gli attori in gioco, in una certa situazione, possono contare sulla presenza di reciproci accordi vantaggiosi. Detto in altre parole, questo termine indica la presenza di soli vincitori all’interno di un dato contesto. Tutto, insomma, ruota attorno al cosiddetto concetto mutuo vantaggio. Un esempio del genere, applicato al mondo della geopolitica, è rappresentato dal rapporto virtuoso stabilito tra Kazakhstan e Cina.

Così come la Belt and Road Initiative di Pechino può districarsi attraverso l’Asia centrale grazie all’hub strategico rappresentato da Nur-Sultan, il governo kazako ha accresciuto le proprie potenzialità economiche grazie al mastodontico progetto infrastrutturale cinese. Lo stesso, tra l’altro, che ha calamitato nel Paese investimenti molto interessanti per quanto riguarda la costruzione di strade, ferrovie e altro ancora. Dal punto di vista kazako, i numeri da esibire a supporto di una lenta ma graduale ascesa non mancano. Basti pensare che, nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020, il Kazakhstan ha ricevuto 330miliardi di dollari di investimenti diretti esteri grazie alle riforme economiche e sociali avviate dal governo.

Economia e businesses

Nel Doing Business Report 2020 della Banca Mondiale, un indice annuale che evidenzia la facilità di fare impresa in ogni Paese, il Kazakistan si è classificato al 25esimo posto a livello globale, con un aumento di tre posizioni. L’ultimo sprint kazako, oltre alle citate riforme del governo locale, è dovuto al coinvolgimento della nazione nella Nuova Via della Seta. È proprio grazie alla Bri che il ruolo del Kazakhstan nel commercio internazionale è accresciuto a dismisura.

Come se non bastasse, accanto alle infrastrutture classiche, Nur-Sultan sta investendo molto anche nell’infrastruttura digitale. Uno degli obiettivi, infatti, è quello di fornire un ampio accesso a Internet a banda larga in tutto il Paese. Sono inoltre in corso piani per introdurre la tecnologia del 5G e data center di elevata qualità in aree urbane e rurali. Secondo le stime del Ministero dell’Economia kazako, nel 2021 il Paese godrà di una crescita del pil pari al 2,8% e del 4,6% entro il 2025. Cifre importanti, degne della massima attenzione.

La Bri cinese

Abbiamo parlato della Bri cinese. La Nuova via della Seta cinese si snoda principalmente lungo due città kazake: Korghos, nella zona sud-orientale, e Almaty, situata a circa 300 chilometri di distanza. Giusto per dare un paio di riferimenti, da Almaty si dirama la ferrovia che finisce in Kirghizistan e Uzbekistan, ma anche una pipeline di gas diretta nel cuore dell’Asia centrale e, non distante, una pipline di gasolio. La tratta ferroviaria che collega Londra alla città cinese di Yiwu, inoltre, passa proprio da Nur-Sultan, per poi continuare verso Mosca, Kazan ed Ekaterinburg.

Un reticolato del genere ha di fatto issato il Kazakhstan a perno strategico, nonché hub fondamentale, del più imponente progetto di investimenti mai esistito sulla faccia della terra. Va da sé che il governo kazako, proseguendo nel suo processo di sviluppo, alternando riforme e accordi commerciali, potrebbe presto trasformarsi in un partner fondamentale per qualsiasi Paese occidentale. Magari proprio grazie a nuove relazioni win win.