Dopo la perquisizione degli uffici di Francoforte della banca tedesca Deutsche Bank in seguito alla segnalazione di una presunta violazione in materia di controlli sul riciclaggio di denaro, la finanziaria tedesca ha subito una multa di 16 milioni di euro. Sebbene siano decaduti i procedimenti contro i due dipendenti della società accusati di non aver segnalato unoperazione sospetta verso un conto bancario delle Isole Vergini, la procura ha ritenuto colpevole la banca di non aver effettuato i dovuti controlli del caso. 

Nonostante la dirigenza abbia dichiarato di non aver operato contro la legge come evidenziato dalla multa effettuata per la semplice carenza di conformità su un’operazione dubbia, i punti interrogativi rimangono ancora molti, al punto che il caso ancora non è stato archiviato dai procuratori federali. L’operazione in questione avrebbe avuto come tramite la Regula Ltd, società offshore ceduta proprio da Deutsche Bank nel 2018 e sarebbe speculare ad operazione svolte da almeno altri sette grandi clienti, cui abitazioni sono già state perquisite dagli inquirenti.

Deutsche Bank è recidiva

La banca tedesca non è comunque nuova ad indagini di questo tipo, nonostante per dichiarazione degli amministratori abbia risolto le gravi lacune degli scorsi anni in tema di segnalazioni tempestive delle operazioni.Lo scorso 25 settembre la sede tedesca di Francoforte è stata di nuovo perquisita dagli inquirenti per un’operazione analoga che interessava anche la Danske Bank. Su questo caso le indagini degli inquirenti sono tuttavia ancora aperte.

La serie di inchieste che stanno tenendo banco nel mercato bancario tedesco hanno creato una perdita di fiducia che ha innescato una svalutazione dei suoi titoli azionari. Negli ultimi due autunni il titolo tedesco ha avuto un forte impatto negativo, dimostrando però di non aver cercato di migliorare la sua immagine verso il pubblico in materia di lotta tempestiva al riciclaggio di denaro.

La mancata segnalazione tempestiva

La mancata segnalazione tempestiva delle operazioni rappresenta un rischio per le autorità competenti in materia di lotta all’evasione. Non potendo infatti bloccare per tempo l’operazione, i fondi vengono trasferiti all’estero e, se di natura fraudolenta, non hanno modo di essere restituiti, lasciando come unica strada percorribile per il recupero quella giudiziaria, sempre che già non siano stati utilizzati.

La gravità delle accuse riguarda però un aspetto molto importante: Deutsche Bank faciliterebbe l’evasione fiscale dei suoi grandi clienti, per non perdersi il loro favore. Tutto ciò è almeno quello che le procure stanno cercando di valutare nei confronti della banca di Francoforte. La questione, se trovasse pilastri fondanti per approfondire le indagini, diverrebbe di sicuro interesse di tutto il Fisco europeo, operando la banca a livello internazionale. L’Italia non è esclusa dall’interesse per questa indagine.

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