Il bitcoin ha tagliato l’ennesimo traguardo e la sua corsa sembra non fermarsi mai. La criptomoneta più famosa e diffusa al mondo sta continuando a registrare record su record.
Bitcoin vola verso i 10mila dollari
In barba a tutti gli scettici del settore il Bitcoin ha, in una solo settimana, superato la soglia degli 8mila dollari prima, poi dei 9mila e infine dei 9.500 $. Una corsa all’impazzata che sembra non conoscere ostacoli e pare dirigersi dritta verso il muro, ormai atteso, dei 10mila dollari. Nelle ultime due settimane la criptovaluta ha così aumentato del 45% il suo valore di mercato, un aumento che, come riferisce Bloomberg, non si vedeva dal febbraio 2014. Allora toccò però all’indice di Wall Street S&P 500.
Ripercorriamo rapidamente la cavalcata “gloriosa” del bitcoin. A gennaio 2017 il suo valore si attestava sotto i 2mila dollari e lì è rimasto, più o meno stabile fino a giugno 2017. Sei mesi di “sonno”.anzi di dormiveglia. Poi i valori hanno iniziato a puntare in alto, complice la richiesta di alcuni hacker internazionali di essere pagati in bitcoin. Tra giugno e agosto la criptomoneta oscilla così tra i 2mila e i 3mila dollari. Il vero balzo in avanti arriverà in realtà a partire da settembre, quando il bitcoin partendo da un valore di circa 3.500 dollari giungerà in due mesi agli attuali 9.747,49 $. Diverse le spiegazioni che gli analisti danno rispetto a questa sorprendente cavalcata.
Le scommesse di JP Morgan e Goldman Sachs
Bloomberg per esempio dà molta importanza alla decisione presa da alcune banche d’affari internazionali, come Goldman Sachs, di intraprendere la via d’investimento al bitcoin. Stesso discorso vale per CME Group e per JP Morgan, nonostante il proclama “bluff” del CEO Jamie Dimon. La criptomoneta è dunque esplosa perché tutti le stanno dando fiducia. Come qualsiasi scommessa al rialzo più c’è fiducia più il valore diventa sempre più interessante. In questo caso la fiducia sta valicando anche i limiti del tempo, perché sia JP Morgan che CME Group stanno già scommettendo sui futures dei bitcoin. Contratti che prevedono un rialzo della criptomoneta anche nelle prime settimane del 2018. Ed è per questo che si pensa ad un prossimo superamento della soglia dei 10mila dollari.
I bitcoin come i tulipani olandesi
Un sistema retto esclusivamente sulla fiducia è però soggetto a rischi enormi per gli investitori. Se la fiducia nell’aumento del valore dovesse venire meno ecco che si assisterebbe ad una progressiva fuga degli investitori e allo scoppio della “classica bolla”. Non a caso infatti Paul Donovan, Capo di UBS, ha paragonato il fenomeno bitcoin alla famosa bolla dei tulipani che colpì l’economia olandese nel 1637. Anche il portale Convoy Investments ha prodotto un grafico in cui sono stati sovrapposti i rispettivi andamenti della criptomoneta con quelli dei tulipani olandesi. I due grafici coincidono perfettamente. La febbre del bitcoin sembra dunque destinata a finire come qualsiasi altra bolla speculativa esplosa nella storia. C’è solo da capire quando si arriverà al punto 0.
Le banche centrali che vogliono introdurre il bitcoin
Occorre però fare una distinzione tra il bitcoin, inteso esclusivamente come operazione di speculazione finanziaria (come è attualmente), e il bitcoin, o la criptomoneta in generale, come futuro mezzo di pagamento. Si tratta infatti di due argomenti indipendenti e slegati tra loro. L’eventuale bolla che colpirà bitcoin non arresterà probabilmente lo sviluppo di questa nuova forma alternativa al contante. La corsa attuale della criptovaluta è un semplice gioco preliminare tra gli investitori, dopo inizierà la vera partita.
Tant’è che le principali banche centrali al mondo continuano a studiare e a proporre soluzioni per integrare o sostituire l’attuale sistema di pagamenti con la criptovaluta. La Banca d’Inghilterra ne ha parlato come una “potenziale rivoluzione”, mentre quella cinese ne ha già preso il totale controllo e si appresta solo più all’emissione. Bitcoin è opportunità anche secondo il Brasile, la Turchia, i Paesi scandinavi, la Nuova Zelanda e anche per la stessa Banca dei Regolamenti Internazionale che ha dichiarato come la criptomoneta “non si può ignorare”. Non ci si deve dunque far ingannare dalle manovre a sfondo speculativo degli attori economici. La rivoluzione monetaria ci sarà a prescindere dall’esplosione della bolla bitcoin e le banche centrali si stanno già attrezzando.