Droni di ultima generazione, caccia stealth, bombardieri rinnovati e tanti altri veicoli all’avanguardia. Si è aperta in Cina la 14esima edizione della China International Aviation & Aerospace Exhibition, la più grande esposizione aeronautica internazionale organizzata da Pechino, quest’anno in calendario dall’8 al 13 novembre. Il salone, meglio noto come Airshow China o Zhuhai Airshow, dal nome della città in cui si tiene, Zhuhai, nella provincia meridionale del Guangdong, è un’interessante termometro che ci consente di misurare, entro certi limiti, i progressi militari del Dragone.
Anche perché l’evento racchiude in sé un duplice obiettivo strategico. Il primo e più esplicito: mostrare al mondo intero le ultime innovazioni tecnologiche aerospaziali (e non solo) sviluppate dalla Cina, le stesse che il Paese impiegherà da qui ai prossimi anni, tanto in ambito civile quanto in ambito militare. Il secondo: offrire alle oltre 740 imprese presenti – e provenienti da 43 Paesi e regioni – un luogo nel quale stringere eventuali accordi di cooperazione. Nel 2014, ad esempio, l’azienda russa Rostec siglò un’intesa del genere con la cinese Avic (Aviation Industry Corporation of China) per la produzione di elicotteri, motori per aerei e altri equipaggiamenti, dall’avionica ai sistemi radio-elettronici.
Nel salone, in un’area espositiva coperta che raggiunge i 100mila metri quadrati, troviamo oltre 110 velivoli, tra cui i modelli aerei J-20, Y-20, Z-20, GJ-11 ed FC-31. I riflettori sono puntati, in particolare, sul jet da combattimento stealth J-20, il miglior aereo da combattimento a disposizione della Cina, per la prima volta in mostra, insieme a una serie di aerei civili domestici e veicoli aerei senza pilota.
All’esterno della sala espositiva troviamo tre categorie di aeromobili, e cioè aerei militari per l’esportazione, aerei di soccorso di emergenza e aerei di servizio. Tra questi spiccano il jet da combattimento a due posti FC-1/JF-17, l’elicottero AC352 e la cabina dell’AC313A. Una lettura più dettagliata dei mezzi e degli equipaggiamenti militari esposti ci consente dunque di capire in anticipo quali saranno i punti di forza dell’esercito cinese. E in quali missioni potranno essere impiegati.
Il caccia J-20
L’aeronautica militare dell’Esercito di liberazione popolare (EPL) della Cina ha sfruttato lo Zhuhai Airshow per presentare i suoi ultimi velivoli. Citiamo l’aereo cisterna YU-20, il caccia multiruolo J-16 e il drone di lunga durata ad alta quota Attack-2.
Lo YU-20. strumento di nuova generazione, ha condotto diverse esercitazioni di rifornimento aereo per aerei da guerra, tra cui il J-20, il J-16 e il J-10C, mostrando la capacità di compiere manovre a lungo raggio dell’aeronautica militare cinese.
Il J-20 è il caccia da combattimento a medio e lungo raggio di quinta generazione della Cina. Negli ultimi anni, ha svolto un ruolo sempre più importante nell’addestramento alla preparazione al combattimento, e adesso viene mostrato nelle sue vesti rinnovate. La strategia di sviluppo dell’aviazione dell’ELP consisteva inizialmente nella difesa della patria, mentre adesso fa leva sull’integrazione dello spazio aereo, rafforzando capacità sia di attacco che di difesa, ha sottolineato Yang Wei, capo progettista del J-20. “Un’aviazione strategica significa che può uscire oltre alla difesa della patria, che è la nostra direzione per lo sviluppo futuro”, ha aggiunto, lasciando intendere che la Cina, in caso di necessità, sarebbe pronta ad andare oltre la mera difesa nazionale.
I caccia di quinta generazione di tutti i Paesi, compresi gli F-22 e gli F-35 statunitensi, nonché il Su-57 russo, sono in fase di aggiornamento, proprio come il J-20 cinese. “La guerra non è mai combattere da soli, si tratta di scontri tra sistemi che coinvolgono l’intelligenza delle apparecchiature”, ha sottolineato lo stesso Yang.
“Quattro J-20 possono formare una formazione, che è un piccolo sistema. Un J-20 può allearsi con un J-16 e un J-10C in un altro piccolo sistema. Recenti notizie hanno anche suggerito che il J-20 può volare insieme ai droni”, ha spiegato l’ingegnere, facendo capire come la Cina potrebbe sfruttare le capacità del caccia stealth in combinazione con altri velivoli. Detto altrimenti, il J-20 si integrerà nei sistemi terrestri, marittimi, aerei e spaziali per svolgere il suo ruolo ottimale: l’implementazione delle ultime tecnologie di intelligenza artificiale e cognitive.
Il drone stealth CH-7 e il “gregario” FH-97A
L’utilizzo dei droni militari nei conflitti militari in corso in tutto il mondo ha acceso i riflettori sui veicoli aerei senza pilota (UAV) esposti allo Zhuhai Airshow 2022. I produttori cinesi hanno messo in esposizione diversi tipi di droni avanzati. Caihong UAV, legata a China Aerospace Science and Technology Corp (CASC), ha esposto i CH-3, CH-4, CH-5 e CH-6, oltre a un prototipo del suo UAV stealth CH-7 più avanzato, migliorato in base alle esigenze e agli sviluppi dei clienti nella guerra moderna.
Shi Wen, ingegnere capo del drone della serie CH, ha dichiarato al Global Times che il nuovo CH-7 ha un’apertura alare di 26 metri, 4 metri più lunga di quella originale, e un peso massimo al decollo di 10 tonnellate. Il tetto di servizio è di 15 chilometri, mentre quello originario era di 10-13 chilometri. “In breve, il nuovo tipo di CH-7 è in grado di volare più in alto e rimanere più a lungo nella zona di missione, per essere più concentrato sulla ricognizione 24 ore su 24 e sul monitoraggio in ambienti altamente pericolosi e in grado di continuare a rilevare bersagli ostili. È anche in grado di trasportare missili di grandi dimensioni o guidare altre armi per colpire obiettivi nemici con valori elevati “, ha aggiunto Shi.
Tra le altre novità, il CH-7 è anche in grado di ridurre efficacemente il raggio di rilevamento di un radar nemico e continuare a contenere la potenza di fuoco antiaerea del nemico, oltre che migliorare notevolmente l’efficacia nel combattimento basato sull’informazione, per soddisfare la domanda di UAV di fascia alta nella futura guerra simmetrica.
Il Loyal Wingman cinese FH-97A è invece un tipo di veicolo aereo senza pilota che può accompagnare velivoli con equipaggio e fornirgli supporto di intelligence, informazioni e potenza di fuoco. È stato recentemente sviluppato dalla Feihong Company nell’ambito della Nona Accademia della China Aerospace Science and Technology Corporation, di proprietà statale, ed esposto al pubblico per la prima volta all’Airshow China 2022. L’FH-97A, insomma, non è solo un “sensore”, ma anche un deposito di munizioni, un “assistente” intelligente per i piloti. Quanto appena sintetizzato rappresenta soltanto la punta dell’iceberg. Da qui al termine del salone emergeranno sicuramente ulteriori sorprese.