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Il 13 maggio scorso, Dave Trojan, un tecnico elettronico dell’aviazione della marina statunitense in pensione, mentre era nei pressi dell’aeroporto di Wendover nello Utah, si è imbattuto in un autoarticolato in sosta in un’area di servizio che stava trasportando un carro armato T-72 parzialmente coperto da un telo.

L’uomo ha potuto scattare alcune fotografie al carro, anche avvicinandosi molto, cosa che ha permesso a The War Zone di scoprire che si tratta di un T-72 di fabbricazione ceca ritirato dal NATC, il National Automotive Test Center di Silver Spring, in Nevada, diretto verso il National Ground Intelligence Center presso l’Aberdeen Proving Ground del Maryland.

Si tratterebbe quindi di uno dei 90 carri di questo tipo promessi dalla Repubblica Ceca all’Ucraina, in fase di riattivazione per poter essere inviati all’esercito ucraino.

Il NATC è una struttura per test, valutazione, progettazione e ingegneria di proprietà privata che offre servizi di sviluppo e certificazione a clienti di tutto il mondo, secondo il sito web dell’azienda. In particolare vengono offerti servizi per oltre mille sistemi e componenti di veicoli per applicazioni automobilistiche, commerciali, militari e di pubblica utilità, compresi acquisizione dati per analisi dettagliate.

Il carro armato ripreso dal pensionato americano è, in particolare, un T-72B modificato dalla società ceca Excalibur, che ha siglato un contratto di aggiornamento per i 90 carri che dovranno essere ceduti all’Ucraina.

Il sito web statunitense riferisce che non è chiaro perché il T-72 sia diretto all’Aberdeen Proving Ground, ma è noto che l’NGIC ha come finalità la produzione e forniture di informazioni sulle forze di terra straniere per consentire un vantaggio decisionale al Pentagono. NGIC infatti è il principale ente di intelligence delle forze di terra del Dipartimento della Difesa e si occupa di raccolta di dati scientifici e tecnici sulle capacità militari delle forze di terra straniere producendo analisi che vengono utilizzate dall’esercito statunitense, dagli enti nazionali che si occupano di modernizzazione delle forze, dalle comunità di ricerca e sviluppo, dal dipartimento della Difesa e dai responsabili politici nazionali. In qualità di autorità di intelligence delle forze di terra designata dal Pentagono, NGIC fornisce informazioni sulle forze di terra in tutti i domini in modo da fornire quel vantaggio competitivo per poter ottenere la supremazia sul campo di battaglia.

Considerato quanto detto è probabile che il T-72B, se è stato effettivamente riattivato e modernizzato per l’esercito ucraino, sarà ulteriormente testato e i suoi armamenti e componenti osservati e studiati. Tuttavia The War Zone afferma che non è possibile saperlo con certezza.

Quello ripreso sulle strade dello Utah sembra essere il secondo carro armato moderno di progettazione russa visto negli Stati Uniti in poco più di un mese. In Lousiana, più o meno verso la metà dello scorso aprile, era stato osservato un T-90 con le insegne ucraine sempre trasportato da un autoarticolato, e anche questo carro armato, come aveva scoperto il media Usa, era diretto verso l’Aberdeen Proving Ground.

Entrambi i veicoli corazzati sono apparsi ricoperti da ERA (Explosive Reactive Armor) ma il T-90, rispetto al T-72B, presenta visibili segni di usura e danneggiamento come se fosse già stato usato in combattimento e non ha tutte le sue normali dotazioni, in quanto le mitragliatrici sono state rimosse insieme ad alcune componenti del sistema di controllo del fuoco di fabbricazione occidentale, che erano state fornite all’Ucraina negli anni passati per equipaggiare i T-90A.

Si tratta quindi di due carri armati che, sostanzialmente, fanno già parte del “blocco occidentale” quindi è plausibile pensare che al NGIC verranno fatte delle valutazioni riguardanti la loro efficacia in combattimento da consegnare a Kiev che così potrà usarli al meglio; al tempo stesso i test permetteranno agli ucraini di poter scoprire eventuali debolezze dei carri che sono anche in uso dal lato russo, sebbene con dotazioni elettroniche e ottiche totalmente diverse.

Se è difficile nascondere alla vista il trasporto di un carro armato, come evidenziato dai due avvistamenti, è molto più semplice celare altri sistemi utilizzati dai russi in Ucraina caduti in mano dell’esercito di Kiev che, quasi sicuramente, sono stati spediti negli Stati Uniti per effettuare le dovute valutazioni.

A marzo 2022, dopo pochi giorni di guerra, un container del sistema di disturbo elettronico russo Krashuka-4 era stato catturato dagli ucraini nei pressi di Kiev ed è ragionavole pensare che sia stato spedito negli Stati Uniti al fine di studiarlo ed effettuare valutazioni per permettere di prendere le relative contromisure. A quanto sembra un secondo esemplare di Krashuka-4 catturato ha preso la via di Londra per lo stesso motivo. Questo sistema, che è situato anche in Siria tra le basi russe di Hmeimim e Latakia, è in grado di disturbare i radar dei velivoli AWACS e anche i satelliti che volano in orbita bassa, in modo simile a quanto avviene per il jammer Richag-AV montato sugli elicotteri Mil Mi-8MTPR1, che però ha una portata inferiore ed è in grado di disturbare anche droni e missili a guida radar.

Siamo sicuri che anche i resti dei missili ipersonici abbattuti, così come quelli dei missili da crociera che sono precipitati per un malfunzionamento, abbiano subito la stessa sorte. Anche se in frammenti, un missile ipersonico può fornire abbastanza dati per studiare alcune soluzioni attuate dai russi, come ad esempio quella del raffreddamento per abbassare la temperatura del vettore che vola ad altissima velocità nell’atmosfera.

Mentre la guerra in Ucraina infuria e più attrezzature vengono catturate, probabilmente non passerà molto tempo prima che altri carri armati, veicoli o sistemi di tipo diverso giungano negli Stati Uniti per venire studiati.

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