Una foto satellitare ha rivelato che la Cina ha costruito un nuovo radar di allerta precoce (early warning) a lungo raggio che può essere utilizzato per rilevare missili balistici da migliaia di chilometri di distanza, probabilmente coprendo tutto il territorio del Giappone.
L’immagine è stata scattata nel febbraio scorso dalla società di immagini satellitari commerciali Maxar Technologies e mostra che il nuovo Large Phased Array Radar, o Lpar, costruito in un sito su una cima di una montagna nella zona di Yiyuan, provincia di Shandong, a circa 110 chilometri a sud-est della città di Jinan. Il nuovo radar è stato costruito dopo novembre 2019 ed il suo completamento può potenzialmente dare alla Cina un sistema di preavviso per i lanci di missili balistici dalla Corea del Nord e del Sud, dalla maggior parte del Giappone e persino da alcuni settori dell’Estremo Oriente russo.
Il primo Lpar del sito ripreso dalle immagini satellitari, è stato terminato nel 2013-2014 ed è orientato verso sud-sudest, quasi sicuramente per fornire la copertura della regione di Taiwan. Sappiamo che la Cina ha ulteriori radar di questo tipo a Lin’an, nella provincia di Zhejiang, e nella provincia di Heilongjiang. Un altro, posizionato a Korla, nella provincia dello Xinjiang, fornisce la copertura di allerta precoce in direzione dell’India.
Questi sistemi, oltre a fornire l’allarme per il lancio di missili balistici, possono essere utilizzati anche per il tracciamento satellitare e la sorveglianza spaziale in generale. Le capacità dei Lpar cinesi non sono note, sebbene si ritenga che possano avere la stessa spaziatura orizzontale del sistema omologo statunitense AN/FPS-115 “Pave Paws”, utilizzato per la stessa finalità, quindi coprire un settore geografico sotto un angolo complessivo di 120 gradi.
Le foto dei Lpar cinesi mostrano che anche questi radar sono inclinati rispetto all’ortogonale sul piano campagna, esattamente come quelli statunitensi, con un angolo di 20 gradi, consentendo così al raggio di ricerca di coprire qualsiasi angolo di elevazione compreso tra 3 e 85 gradi . La portata della rete radar Pave Paws non è stata resa nota ufficialmente, sebbene diverse fonti ufficiali affermino che il sistema sia in grado di rilevare bersagli con una sezione radar di 10 metri quadrati a una distanza di 3mila miglia nautiche (5600 chilometri).
I Phased Array Warning System sono gestiti dalla U.S. Space Force e sono in grado di rilevare gli attacchi di missili balistici lanciati da sottomarini (Slbm) e di condurre la sorveglianza spaziale generale e il tracciamento satellitare, quindi anche la scoperta e il tracciamento dei missili balistici intercontinentali (Icbm). Pave è un codice di identificazione del programma militare e sta per Precision Avionics Vectoring Equipment. I Pave Paws sono radar phased array (a scansione di fase) esclusivamente terrestri situati sulla costa occidentale e orientale degli Stati Uniti nonché nel Regno Unito, a Flyngdales e in Groenlandia, a Thule.
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Sebbene simili nell’aspetto, questi hanno una funzione totalmente diversa dal radar AN/FPS-108 “Cobra Dane” che è un’installazione di array a scansione elettronica passiva gestita da Raytheon per l’aeronautica degli Stati Uniti presso la base di Earickson sull’isola di Shemya, in Alaska. Questo sistema radar, costruito nel 1976 e messo in servizio nel 1977, effettua la sua missione primaria di raccolta di informazioni sui test dei missili balistici russi, infatti è puntato verso la penisola di Kamchatka e sul Kura Test Range.
Tornando al nuovo radar cinese da early warning comparso nella regione di Shandong, possiamo affermare che la Cina ha investito considerevoli risorse per far progredire le sue capacità di situational awareness strategica come parte del suo vasto programma di modernizzazione del suo apparato militare. Gli Lpar sono parte integrante della rete cinese di allerta precoce, di difesa missilistica e di localizzazione spaziale, che include anche un numero crescente di sensori spaziali e una rete di radar oltre l’orizzonte nonché aerotrasportata. L’acquisizione di piattaforme Airborne Early Warning (Aew) in grado di sorvegliare lo spazio aereo e il campo di battaglia (in senso multidimensionale) ha avuto un’alta priorità negli sforzi di modernizzazione del Plaaf, le forze aeree della Repubblica Popolare Cinese. Nel 1999 la Cina ha immesso in servizio il primo moderno velivolo Aew , l’Y-8F-400, una versione del ben noto velivolo turboelica sovietico Antonov An-12.
Nel novembre 2004 sappiamo che Pechino stava testando i primi modelli di un aereo di sorveglianza di design domestico con un radar avanzato di produzione nazionale montato su un aereo da trasporto Il-76 di fabbricazione russa. La Cina ha sviluppato e prodotto velivoli di preallarme e controllo (Aew&C) identificati come i KJ-2000 e KJ-200, che risultano essere rispettivamente la versione cinese del russo Beriev A-50 e una modernizzazione dello Y-8F (la 600), utilizzante i motori a turboelica Pratt & Whitney Canada PW150B.
Il dispiegamento di questo tipo di velivoli ha migliorato considerevolmente la capacità C4ISR della Plaaf. Il nuovo radar da early warning Lpar, coprendo il settore del Pacifico Occidentale in cui si trova l’arcipelago nipponico, rappresenta l’accresciuta preoccupazione cinese per il riarmo nipponico e soprattutto per la possibilità che gli Stati Uniti possano dispiegare nuovi sistemi di missili balistici e da crociera a raggio medio e intermedio nell’intorno della Cina, quindi, oltre al Giappone, anche in Corea del Sud o a Guam. Non è infatti un caso che la costruzione di questo radar risalga alla fine del 2019, ovvero qualche mese dopo la fine del Trattato Inf, acronimo di Intermediate-range Nuclear Forces o sui missili nucleari a raggio intermedio. L’uscita statunitense da quell’accordo che proibiva la costruzione e il possesso di questi sistemi missilistici, di cui gli arsenali cinesi sono pieni, ha preoccupato il Politburo sulla possibilità che entro breve termine Washington possa posizionare nuovi missili di questo tipo nei suoi territori oltremare nel Pacifico e nei Paesi alleati.