“Non c’è alcuna garanzia che un incidente così scioccante come l’abbattimento di un aereo da ricognizione strategica dell’aeronautica Usa possa non accadere”. A parlare è un portavoce del ministero della Difesa della Corea del Nord, citato in un dispaccio rilanciato dall’agenzia Kcna. La scintilla che ha generato l’ennesimo scontro tra Washington e Pyongyang riguarda un aereo spia statunitense che, secondo le accuse mosse dal governo guidato di Kim Jong Un, avrebbe violato lo spazio nordcoreano. L’anonimo portavoce citato dalla Korean Central News Agency ha dichiarato che le “azioni provocatorie” degli Stati Uniti spingono la penisola verso un conflitto nucleare. La voce ha inoltre denunciato voli sempre più frequenti da parte di aerei e droni spia statunitensi.
“Non esiste alcuna garanzia che incidenti straordinari come l’abbattimento di un aereo da ricognizione strategica della Forza aerea Usa non avverranno in futuro”, ha concluso il portavoce, citando vicende passate in cui Pyongyang ha colpito aerei statunitensi e avvertendo Washington che gli Usa “pagheranno per il loro spionaggio aereo freneticamente organizzato”. “La situazione attuale dimostra chiaramente che la situazione della penisola coreana si sta avvicinando alla soglia del conflitto nucleare a causa dell’azione militare provocatoria degli Stati Uniti”, si legge ancora nello stesso dispaccio.
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L’avvertimento di Miss Kim
Sull’argomento si è espressa anche Kim Yo Jong, sorella del leader Kim Jong Un, secondo cui un “incidente scioccante” si verificherà “inevitabilmente” se gli aerei spia statunitensi continueranno a operare nello spazio aereo nordcoreano a est della penisola. In una dichiarazione, Miss Kim ha specificamente criticato l’esercito sudcoreano per aver negato che velivoli da ricognizione statunitensi si fossero introdotti nel territorio della Corea del Nord, dopo che Pyongyang aveva accusato Washington di “sconfinamento” all’inizio della stessa giornata.
Kim ha anche affermato che le forze armate nordcoreane avevano rilevato aerei da ricognizione dell’aeronautica americana che attraversavano la linea di demarcazione militare marittima lunedì dalle 5 del mattino, da 270 a 430 chilometri ad est della penisola. Ulteriori sortite avrebbero avuto luogo lunedì dalle 20:50 ora coreana, a 400 chilometri ad est del villaggio di confine nordcoreano di Kosong.
“Un incidente scioccante si verificherà inevitabilmente nell’area da 20 a 40 chilometri in aria nella nostra zona economica esclusiva quando gli aerei da ricognizione statunitensi attraverseranno e invaderanno la linea di demarcazione militare marittima sotto il controllo dell’esercito popolare coreano”, ha dichiarato ancora Miss Kim.
Tensione tra Washington e Pyongyang
Secondo la sorella del leader nordcoreano, nelle ultime 24 ore un velivolo della Forza aerea degli Stati Uniti si è introdotto nella “zone economica marittima” della Corea del Nord al largo della costa orientale del Paese, circa 435 chilometri a est di Tongchon, nella provincia di Gangwon, e 276 chilometri a sud-est di Uljin, nella provincia di Gyeongsang Settentrionale.
Come ha sottolineato il sito Nk News, i capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud hanno negato le accuse della Corea del Nord, spiegando che i voli di ricognizione statunitensi erano “standard” e non avevano invaso il territorio del Nord.
Ricordiamo che lo scorso aprile Washington aveva dichiarato che avrebbe inviato un sottomarino balistico nucleare per effettuare la prima visita in un porto sudcoreano da decenni, senza specificare i tempi. Quest’anno la Corea del Nord ha condotto numerosi lanci di missili a dispetto delle sanzioni dell’Onu, tra cui il lancio di prova dei suoi più potenti vettori balistici intercontinentali e, a maggio, il tentativo di mettere in orbita un satellite spia militare. Gli Stati Uniti e la Corea del Sud, coinvolgendo anche il Giappone, hanno intensificato la cooperazione di difesa di risposta, organizzando esercitazioni militari congiunte con jet invisibili avanzati e risorse strategiche statunitensi di alto profilo. Il resto è storia recente.