A seguito dei progressi compiuti dalle forze ucraine nell’area di Robotyne, Trent Maul, altro funzionario della Defense Intelligence Agency (Dia) ha asserito come sussista una realistica possibilità che le forze ucraine sfondino interamente le linee di difesa russe entro la fine dell’anno.
Un cauto ottimismo
Dopo tre mesi di progressi piuttosto limitati, le forze armate ucraine sono riuscite ad ottenere rilevanti guadagni tattici nell’area a sud di Robotyne. In una rara intervista rilasciata con l’Economist, il Direttore dell’Analisi della Dia ha affermato che dopo tre mesi l’esercito ucraino è ora riuscito ad ottenere risultati piuttosto rilevanti nell’area di Robotyne, i quali indicano come la controffensiva stia effettivamente prendendo slancio e le forze di Kiev stiano ormai attaccando la seconda linea difensiva messa in piedi dalle forze di Mosca. Il funzionario ritiene che uno sfondamento completo delle linee russe sia ora “abbastanza probabile”, Maul ha dichiarato che se tale intervista fosse stata tenuta circa tre settimane fa, probabilmente la sua valutazione sarebbe stata più pessimistica. La Dia rappresenta un’agenzia di intelligence incaricata di analizzare le capacità militari di governi esteri e attori non statali. Negli ultimi anni essa è andata incontro a diversi fallimenti, quali l’incapacità di prevedere il rapido collasso delle forze irachene e afghane a seguito del ritiro statunitense dai due paesi. Nel gennaio 2022 l’agenzia temeva che l’Ucraina sarebbe stata sopraffatta in breve tempo, ma ciò non si è verificato.
In particolare Maul ha asserito come la leadership del Presidente Zelensky, in netto contrasto con la quanto fatto del Presidente afghano Ghani, abbia contribuito a tenere alto il morale delle forze armate, assieme ad una solida catena di command and control ed una forte struttura logistica. La Dia sta pertanto prendendo in considerazione tali fattori per analisi future, focalizzandosi in particolar modo come l’intersezione di tali fattori possa produrre risultati inaspettati sul campo di battaglia. Tali fattori risulteranno in particolare decisivi nel determinare l’esito della controffensiva nelle prossime settimane. Il funzionario ha ammesso che tanto gli statunitensi quanto gli ucraini non abbiano valutato correttamente la profondità delle linee difensive russe.
Le altre voci nel coro
Di recente diversi funzionari statunitensi hanno espresso privatamente riserve circa la decisione ucraina di dislocare diverse unità esperte nei dintorni di Bakhmut, indebolendo in ultima analisi la massa combattente preposta per sfondare le difese russe nell’area meridionale del Paese. Maul ha risposto che sebbene ciò possa essere motivo di dibattito, le due variabili essenziali rimangono la capacità dell’Ucraina di fornire un costante rifornimento di proiettili d’artiglieria e le condizioni climatiche, che potrebbero rendere difficile un’avanzata. Altri funzionari d’intelligence risultano invece maggiormente pessimisti, in virtù del fatto che l’esercito ucraino ha dispiegato un elevato numero di riserve nel sud prima di ottenere risultati tangibili: “Se guardiamo il campo di battaglia tra cinque anni, potrebbe risultare piuttosto simile a quello attuale”, così ha affermato un funzionario statunitense, ritenendo che le capacità operative delle forze armate russe e ucraine stia declinando in virtù del forte attrito a cui sono sottoposte. Altri hanno invece dichiarato che l’Ucraina ha circa sei o sette settimane per concludere la controffensiva, o il conflitto rischia di tornare in una nuova fase di stallo.
Il Direttore Maul si è tuttavia rivelato decisamente meno pessimista, affermando che attualmente sussiste un 40/50% di probabilità che le forze ucraine riescano a sfondare interamente le linee russe entro la fine dell’anno. Ciononostante, egli ritiene che si tratti di un’operazione decisamente complessa, la quale risulta complicata dalla forte concentrazione di rinforzi russi lungo la terza linea difensiva. Il Direttore dell’Analisi della Dia ha concluso il suo discorso asserendo tuttavia che se quand’anche le forze ucraine non fossero in grado di sfondare tutte e te le linee difensive, se riuscissero a mantenere ed espandere il saliente di Robotyne si troverebbero in un’ottima posizione per sferrare una nuova offensiva nella primavera del 2024, risultando quindi favorite nel lungo termine.