Le forze armate del sud-est asiatico riunite, insieme, per le loro prime esercitazioni navali congiunte. Sullo sfondo di crescenti tensioni con la Cina per le molteplici dispute di sovranità nel Mar cinese meridionale, in Indonesia, sono iniziati gli Asean Solidarity Training Exercises (Asex-01), che si svolgeranno fino al 23 settembre sulle isole Natuna, situate nel nord-ovest dell’arcipelago indonesiano.

L’Asean aveva precedentemente condotto esercitazioni militari con gli Stati Uniti e altri Paesi partner, ma le manovre di questa settimana segnano la prima volta per il blocco formato dalle 10 nazioni. Centinaia di truppe stanno partecipando con cinque navi da guerra provenienti da Indonesia, Brunei, Malesia e Singapore, in un’area situata di fronte alle acque contese nel Mar Cinese Meridionale.

Il capo dell’esercito indonesiano, Yudo Margono, ha inaugurato le manovre a Natuna, che coinvolgeranno partecipanti militari e civili, anche se non comprenderanno simulazioni di combattimento, ma piuttosto sicurezza marittima e cooperazione in caso di emergenze e disastri naturali. L’Indonesia, che quest’anno ha la presidenza dell’Asean, è il coordinatore delle esercitazioni, che coinvolgono anche gli altri membri del blocco: Birmania (Myanmar), Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. La giunta militare birmana è esclusa dai vertici e dagli incontri di affari esteri dell’Associazione a causa della sua riluttanza a risolvere la crisi dopo il colpo di Stato del 2021, ma partecipa a queste esercitazioni navali. 

Le esercitazioni dell’Asean

Paesi come Filippine, Vietnam, Malesia e Brunei hanno dispute di sovranità con Pechino nel Mar Cinese Meridionale, che il governo cinese rivendica quasi nella sua interezza sulla base di mappe storiche. Tuttavia, nel 2015 la Corte permanente di arbitrato dell’Aia ha dichiarato, in una controversia avviata dalle Filippine, che le rivendicazioni della Cina nel Mar Cinese Meridionale non hanno alcuna base giuridica, decisione che Pechino respinge.

Le navi cinesi hanno usato laser militari e cannoni ad acqua contro pescherecci filippini e vietnamiti in un’escalation di tensione in queste acque, che contengono importanti zone di pesca, giacimenti di petrolio e di gas ed è un punto di transito chiave per il commercio navale.

Le suddette esercitazioni, al netto del loro valore operativo, servono al blocco Asean per dimostrare l’unità in un momento di stagnazione, ma potrebbero essere percepite dalla Cina come un tentativo di costruire un’alleanza militare. Tra l’altro, ASEX 01-Natuna va in scena dopo il wrap-up della scorsa settimana di Super Garuda Shield, un’esercitazione militare annuale organizzata congiuntamente da Indonesia e Stati Uniti, che si è espansa quest’anno per includere Giappone, Australia, Singapore e Regno Unito.

Le controversie nel Mar cinese meridionale

Nonostante la sua posizione ufficiale come stato non reclamante nel Mar Cinese Meridionale, l’Indonesia ne ha ribattezzato una parte come Mare di Natuna del Nord nel 2017 per sottolineare come l’area, che comprende i giacimenti di gas naturale, faccia parte della sua zona economica esclusiva. Allo stesso modo, le Filippine hanno nominato parte di quelle che considerano le sue acque territoriali il Mar delle Filippine occidentali. Il Vietnam è stato esplicito nell’esprimere preoccupazioni per la trasformazione della Cina di sette barriere coralline contese in isole create dall’uomo, di cui tre con piste, che ora assomigliano a piccole città armate di sistemi di armi.

Altri due membri dell’Asean, la Cambogia e il Laos, entrambi alleati cinesi, si sono invece opposti all’uso di un linguaggio forte contro Pechino nelle controversie. La situazione è incandescente, resa ancor più tesa da precedenti manovre.

L’Indonesia, ad esempio, aveva dato il via, dal 6 all’8 giugno, all’esercitazione navale multilaterale Komodo, una manovra “non bellica” che mirava a “rafforzare le relazioni tra le marine” dei 49 Paesi partecipanti. Lunghissima la lista dei partecipanti, compresi Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Giappone, Russia e Corea del Sud. Washington e Pechino hanno inoltre recentemente intensificato le rispettive diplomazie militari nell’area, organizzando, a loro volta, varie esercitazioni militari con alleati e partner intorno a Taiwan, nel Mar Cinese Meridionale e nel Pacifico occidentale.

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