La Sardegna in questo periodo è al centro di intense attivitĂ addestrative della Nato e delle Forze Armate italiane. Oltre a essere il fulcro delle manovre navali Mare Aperto 23-1, l’isola vedrĂ due esercitazioni principali che coinvolgeranno la nostra Difesa e l’Alleanza Atlantica. Dal 26 aprile al 13 maggio sarĂ effettuata Noble Jump 23 avente lo scopo di dimostrare la capacitĂ di dispiegamento tempestivo e integrazione delle forze della Nato come contributo alla deterrenza e difesa dell’Alleanza.
Questo tipo di manovre viene effettuato regolarmente, e piĂą volte l’anno, in teatri europei diversi, e quest’anno l’esercitazione è finalizzata in particolare a migliorare la capacitĂ di risposta della Nato nel sud dell’area di responsabilitĂ del SACEUR (Supreme Allied Command Europe). AddestrerĂ gli elementi della VJTF23 (Very high readiness Joint Task Force 23) a dispiegarsi in un Paese alleato designato come rinforzo in caso di crisi.
L’Italia come nazione ospitante fornirĂ il supporto logistico alle forze partecipanti composte da 2200 uomini provenienti da otto Paesi dell’Alleanza Atlantica: Germania, Olanda, Norvegia, Repubblica Ceca, Slovenia, Belgio, Lituania e Lussemburgo.
Come riferisce l’Alleanza in un comunicato ufficiale, le manovre vedranno l’utilizzo di diversi mezzi anche pesanti, tra cui una ventina di Mbt (Main Battle Tank) Leopard 2, sei obici semoventi Pzh-2000, una trentina di IFV (Infantry Fighting Vehicle) di vario tipo per un totale complessivo di 480 mezzi tra ruotati e cingolati.
Si testa quindi il dispiegamento dell’unitĂ di risposta rapida della Nato, ovvero una Brigata ricavata dalla piĂą ampia forza di risposta di circa 40mila soldati, che in questo momento è a comando tedesco. Questa unità è stata costituita all’indomani dell’incursione militare russa in Ucraina nel 2014, e negli anni successivi è stata coinvolta in eventi di addestramento periodici, per poi venire mobilitata a seguito dell’invasione russa in Ucraina del 24 febbraio 2022. La medesima esercitazione, nel 2021, era stata condotta tra Turchia, Bulgaria e Romania.
PiĂą o meno contemporaneamente a Noble Jump, dall’otto al 26 maggio, l’Esercito Italiano guiderĂ l’esercitazione nazionale Joint Stars 23, sempre in Sardegna.
La Joint Stars è l’attività addestrativa militare di maggiore rilevanza nazionale, interforze e inter-agenzia organizzata direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa e pianificata e condotta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Joint Stars si inserisce nel più vasto contesto delle maggiori esercitazioni delle Forze Armate e costituisce anche l’opportunità per promuovere attività addestrative congiunte con Paesi che aderiscono alle iniziative a guida nazionale quali Defence Cooperation Initiative (DECI), Framework Nations Concept (FNC) e alla comunità Federated Mission Networking (FMN), e inoltre si prevede che le forze italiane effettueranno manovre con quelle Alleate di Noble Jump.
La prima fase dell’esercitazione, tenutasi lo scorso inverno, ha previsto esclusivamente un’attività di tipo “posto comando” limitata alla fase di Crisis Response Planning (CRP) per lo sviluppo e la redazione di un piano operativo per la condotta di una Small Joint Operation (SJO) secondo uno scneario tipo “Articolo 5” della Nato, in un ambiente multidominio (Land, Sea, Air, Cyber, Space).
In questa seconda fase in Sardegna opereranno oltre 4mila uomini e donne e circa 900 tra mezzi terrestri, aerei e navali. L’obiettivo è addestrare unità e assetti delle Forze Armate nazionali per operazioni di difesa del territorio italiano e dell’Alleanza, ma non solo. L’evento addestrativo verterà su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di sicurezza pubblica e una successiva risposta militare interforze e multinazionale in aderenza all’articolo 5 del Trattato del Nord-Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei Paesi alleati. In particolare, saranno simulati scenari connessi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, all’antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali.
Si tratterà quindi di un’esercitazione multi-dominio che vedrà le Forze Armate addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti.
La Difesa tiene a sottolineare che in contemporanea alla Joint Stars 2023, saranno organizzate diverse attività collaterali di tipo sportivo, sociale, culturale, didattico e di protezione dell’ambiente a favore della popolazione, delle scuole e delle università locali, in collaborazione con le autorità e gli enti preposti della regione Sardegna e dei comuni interessati. Particolare cura verrà posta al tema della tutela ambientale, infatti, l’organizzazione prevede il coinvolgimento di esperti e consulenti delle autorità preposte degli enti locali della Sardegna, che vigileranno, insieme agli enti della Difesa, sul rispetto della normativa nazionale e delle disposizioni contenute nei piani di tutela ambientale di ciascuna area addestrativa interessata. Bonifica approfondita e operazioni di pulizia e ripristino ambientale sono le attività che interesseranno specifiche squadre della Difesa durante tutte le fasi e anche oltre il termine delle esercitazioni.