Nella giornata di ieri quattro caccia delle Vks (Vozdusno-Kosmiceskie Sily), le forze aerospaziali russe, hanno violato lo spazio aereo svedese dell’isola di Gotland, posizionata al centro del Mar Baltico. L’aviazione svedese ha condotto un’operazione con il velivolo JAS 39 Gripen dell’unità di prontezza rapida, che ha documentato e fotografato l’incidente. “Questo dimostra che la nostra prontezza è buona. Eravamo sul posto per proteggere l’integrità territoriale e i confini della Svezia. Abbiamo il controllo completo della situazione” ha affermato il comandante dell’aeronautica svedese Carl-Johan Edstrom in una nota.

Lo spazio aereo svedese è stato violato da due Su-27 e due Su-24M russi. L’incidente è stato di breve durata e ha avuto luogo a est di Gotland, in mare aperto. La Svezia fa sapere, sempre per bocca di Edstrom, che “con la situazione attuale sullo sfondo, prendiamo molto sul serio questo incidente. La condotta della Russia è poco professionale e irresponsabile”.

I Su-24M sono dei velivoli nati per l’attacco al suolo biposto con ala a geometria variabile. Recentemente sono stati impiegati in combattimento, prima del conflitto in Ucraina, in Siria ed è proprio questo tipo di velivolo ad essere stato abbattuto dagli F-16 turchi a seguito dello sconfinamento nello spazio aereo di Ankara avvenuto nel 2015. Non sappiamo da dove siano decollati i quattro velivoli e che rotta avessero: capirlo ci aiuterebbe a spiegare la decisione di Mosca di effettuare questo volo “di pattugliamento” che ha il significato generale di dimostrare la propria volontà di continuare a volare nonostante l’alto livello di tensione internazionale. Probabilmente sono decollati dall’oblast di Kaliningrad, l’exclave russa nel Baltico, per questioni tattiche, ma non ne abbiamo la certezza: potrebbero essere decollati dalla regione di San Pietroburgo per rinforzare la presenza nella provincia baltica russa.

Svezia e Finlandia nell’orbita Nato

La spiegazione in questo senso riguarda strettamente i Paesi scandinavi. Recentemente il Cremlino ha affermato che l’eventuale adesione alla Nato di Svezia e Finlandia provocherebbe “gravi conseguenze politico-militari” da Mosca per i due Paesi.

Stoccolma, sebbene non appartenente all’Alleanza Atlantica, ha comunque stabilito dei legami che, di fatto, ne hanno cancellato lo status giuridico di “paese neutrale”. La Svezia ha partecipato a “missioni di pace” sotto la bandiera della Nato, prende parte alle esercitazioni dell’Alleanza, ha stipulato l’accordo di sostegno del Paese ospitante (Hnsa – Host Nation Support Agreement) per la libertà di passaggio delle forze dell’Alleanza e può partecipare alla meccanismo di reazione rapida della Nato (Nrf – Nato Response Force). Stoccolma quindi è già un premier partner dell’Alleanza Atlantica, inoltre il deterioramento delle condizioni di sicurezza in Europa ha causato un ulteriore avvicinamento di Stoccolma ai suoi vicini scandinavi, tra cui Oslo, che notoriamente fa parte della Nato.

Il governo svedese, sebbene di recente abbia detto un secco “no” alla possibilità di entrare nell’Alleanza, resta di fatto legato ad essa se pur in modo non ufficiale: un modo per poter “slegarsi” agevolmente non essendo vincolata dall’articolo 5 sulla mutua difesa stabilito dal trattato del Nord Atlantico. Un articolo che comunque, è bene ricordarlo, non costringe i membri dell’Alleanza a intervenire militarmente nel caso di attacco a un Paese della Nato, ma semplicemente impone una qualche forma di sostegno, anche senza coinvolgere le forze armate in un conflitto diretto.

La Svezia, dicevamo, è quindi sempre più legata all’Alleanza e anche la decisione di chiudere lo spazio aereo ai velivoli russi si può leggere in questo senso sebbene sia stata una decisione presa dall’Ue, di cui Stoccolma fa parte. Nel comunicato stampa ufficiale di Stoccolma leggiamo che “il governo ha deciso di bandire gli aerei russi dallo spazio aereo svedese. Un’ordinanza in tal senso entra in vigore il 28 febbraio 2022. Alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina, il governo ha deciso di vietare gli aerei russi dallo spazio aereo svedese. I ministri degli Esteri dell’Ue hanno adottato il divieto per gli aerei russi di atterrare, decollare e sorvolare il territorio dell’Ue”.

Mosca teme che i due vicini di casa scandinavi, Svezia e Finlandia, che già fanno parte dell’Unione Europea, possano entrare anche nella Nato, perché per il Cremlino l’Alleanza rappresenta il sistema difensivo dell’Europa, quindi anche dell’Ue. Le mosse aggressive russe, però, da questo punto di vista sono controproducenti: proprio lo sconfinamento sull’isola di Gotland, che gli svedesi hanno rinforzato nelle settimane precedenti ma a compimento di un processo cominciato anni fa, rappresenta una provocazione che servirà solamente a convincere quegli svedesi che ancora si dimostrano recalcitranti alla possibilità di entrare nell’Alleanza.

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