L’ultimo jolly militare della Cina coincide con un drone per la sorveglianza e l’attacco di precisione a lunga durata. Si chiama Kvd002, ed è un’arma aerea che potrebbe avere implicazioni significative in caso di un conflitto su Taiwan.
I media cinesi, elencando le sue caratteristiche, lo hanno descritto come il primo drone in grado di cooperare con gli elicotteri nelle operazioni di combattimento, fornire informazioni sul campo di battaglia e supporto antincendio, guidare altri velivoli d’attacco verso i loro obiettivi ed effettuare brevi decolli e atterraggi su un altopiano.
Secondo quanto riportato dal China Daily, Kvd002 potrebbe trasportare due missili aria-superficie Ar-1 sotto le ali, oltre a dispositivi di ricognizione sotto il corpo principale. Sarebbe inoltre basato sul Ch-4, l’uav piĂą venduto in Cina. L’Esercito popolare di liberazione (Pla) lo ha presentato da poco, anche se il velivolo in questione ha probabilmente partecipato a pattugliamenti ed esercitazioni intorno all’isola contesa almeno sin dal 2022, identificato allora come un Ch-4.
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L’ultimo drone della Cina
Il drone Ch-4 può rimanere in volo per 30 ore, ha una velocitĂ massima di 230 chilometri orari e può trasportare quasi 350 chilogrammi di armi ed equipaggiamenti, inclusi missili, bombe, radar, telecamere e carichi utili civili. Ebbene, il Kvd002 ne sarebbe una variante personalizzata appositamente per la Pla Ground Force, le forze terrestri dell’esercito cinese.
Questo modello è stato esposto per la prima volta in pubblico a metĂ dello scorso settembre, in occasione della sesta esposizione di elicotteri tenutasi nella municipalitĂ di Tianjin. A sentire Fu Qianshao, un esperto di aviazione militare cinese interpellato dal Global Times, il suddetto drone sarebbe capace di condurre missioni di ricognizione intorno all’isola di Taiwan e condurre attacchi di precisione quando necessario.
Nel frattempo, un altro drone di punta, il Wing Loong, è stato commissionato all’aeronautica militare del Pla, mentre anche altri rami dell’esercito, come ad esempio la marina, hanno commissionato droni e schierandoli in esercitazioni nei pressi di Taiwan.
L’upgrade dell’esercito cinese
L’Asia Times ha scritto che la presentazione di questo drone potrebbe indicare la crescente fiducia della Cina nelle sue operazioni con velivoli senza pilota sullo Stretto di Taiwan, e segnalare tendenze piĂą significative nel programma di sviluppo dei droni militari cinesi.
GiĂ nel 2018, in un articolo scritto per il China Aerospace Studies Institute, si poteva leggere come l’esercito cinese stesse cercando di integrare la robotica militare e i sistemi senza pilota nella sua struttura di forza, al fine di sviluppare simbiosi simili in ogni settore delle proprie forze armate.
Vale infine la pena ricordare che il grande serbatoio per realizzare questo processo coincide con la mastodontica industria commerciale dei droni. E che, a differenza di altri eserciti, quello cinese non considera i droni come semplici ausiliari, quanto come sistemi di combattimento essenziali per compensare alcune delle sue debolezze.