A febbraio andrà in scena un’esercitazione navale congiunta che coinvolgerà le marine di Russia, Cina e Sud Africa. Alle manovre militari parteciperà anche la fregata russa Admiral Gorshkov. Non un mezzo come gli altri, visto che stiamo parlando di una nave armata con missili ipersonici Tsirkon di nuova generazione in grado, a detta di Mosca, di volare ad una velocità nove volte superiore a quella del suono e dotati di una portata di oltre 1.000 km.

La Gorshkov effettuerà rifornimenti presso il porto siriano di Tartus per poi partecipare alle suddette esercitazioni nel suo dispiegamento a lunga distanza. “Nel suo dispiegamento a lunga distanza, l’ammiraglio Gorshkov farà scalo alla base logistica nel porto siriano di Tartus, a seguito della quale parteciperà alle esercitazioni congiunte con le marine cinesi e sudafricane”, ha affermato una fonte diplomatica secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass.

Le esercitazioni navali che coinvolgono navi militari provenienti da Sud Africa, Russia e Cina si svolgeranno dal 17 al 27 febbraio. Come ha affermato il ministero della Difesa sudafricano in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web, duretanno 10 giorni si svolgeranno vicino alla città costiera di Durban e Richards Bay nell’Oceano Indiano, con l’obiettivo di “condividere capacità e conoscenze operative”. L’esercitazione mira “a rafforzare le già fiorenti relazioni tra Sudafrica, Russia e Cina”, si legge nel comunicato.



L’obiettivo dell’esercitazione trilaterale

La prima esercitazione navale trilaterale di questo tipo si è svolta al largo della costa atlantica sudoccidentale del Sudafrica, vicino a Città del Capo, nel novembre 2019. Tra pochi giorni le marine di Sudafrica, Russia e Cina si eserciteranno invece nelle acque tra la città di Durban e Richards Bay, situata a una distanza di 161 chilometri dalla capitale sudafricana.

I vertici sudafricani avevano precedentemente riferito che la Russia sarebbe stata rappresentata da due navi da guerra. Adesso è arrivata un’ulteriore conferma ufficiosa dalla Tass.

In ogni caso, queste manovre hanno un fine strategico per ciascun partecipante. Le esercitazioni navali sono una dimostrazione di indipendenza diplomatica per il Sudafrica, che fa parte di un’alleanza con Brasile, Russia, India e Cina, nota come BRICS, ha scritto il New York Times. Ma rappresentano un’occasione da sfruttare anche per Pechino, nell’ottica di incrementare la presenza nell’Oceano Indiano, fondamentale per contrastare i piani dell’India, e rafforzare le proprie rotte commerciali e, ovviamente, per la Russia.

Il messaggio di Mosca

Mosca vuole lanciare almeno due messaggi. Il primo: di non essere isolata sul palcoscenico internazionale e, anzi, di intrattenere più legami di quanto l’Occidente non possa immaginare. Il secondo: sfoggiare i missili Tsirkon, lasciando intendere di essere pronta ad usarli in caso di necessità.

La fregata ammiraglio della flotta dell’Unione Sovietica Gorshkov, inoltre, è stata schierata in acque lontane sotto il comando del comandante della divisione navi missilistiche della flotta settentrionale, capitano di primo grado Oleg Gladky. Il dispiegamento della nave da guerra, si legge sui media russi, mirerebbe a garantire la presenza navale della Russia in aree strategicamente importanti dell’Oceano Mondiale.

Le esercitazioni coincideranno con l’anniversario di un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. Vale poi la pena sottolineare che il Sudafrica era tra i Paesi che si sono astenuti lo scorso anno in un voto delle Nazioni Unite per condannare la Russia per la sua pretesa di aver annesso diversi regioni dell’Ucraina. Dulcis in fundo, lo stesso Sudafrica ha già condotto esercitazioni militari con Russia e Cina, ma anche con Stati Uniti e paesi della Nato.

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