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Entro la fine di questo mese la Corea del Sud presenterà ufficialmente il suo primo caccia di quinta generazione, il KF-X. Lo scorso marzo la Dapa, la Defense Acquisition Program Administration sudcoreana, aveva annunciato che l’assemblaggio del primo prototipo del nuovo aereo da caccia era quasi completo, e l’impresa produttrice, la Korea Aerospace Industries (Kai) si era detta pronta a lanciare ufficialmente la nuova piattaforma in aprile.

Jung Kwang-sun, capo del programma KF-X al Dapa, aveva detto il mese scorso che il previsto evento del lancio del caccia bimotore multiruolo sarà un “momento di riferimento” per il Paese e per l’industria aerospaziale. “Dopo aver lavorato solo con i disegni fino ad ora, ora avremo qualcosa che possiamo effettivamente testare per vedere se ciò che abbiamo studiato funziona realmente”, ha affermato Jung dall’agenzia di stampa Yonhap.

La Kai sta costruendo sei prototipi – quattro monoposto e due biposto – presso il suo impianto di produzione di aerei a Sacheon.

Le immagini rilasciate dalla Dapa mostrano che il primo prototipo è già stato equipaggiato con due motori General Electric F414-GE-400K e dovrebbe effettuare il primo volo nel 2022.

La società sudcoreana prevede inoltre di completare la costruzione del secondo e del terzo prototipo entro la fine del 2021 e dei restanti tre entro la prima metà del 2022, con il quarto e il sesto prototipo, secondo quanto riferito, nella versione biposto.

L’ultimo aggiornamento sul programma KF-X arriva dopo che il prototipo di radar a scansione elettronica (Aesa) sviluppato per l’aereo dall’agenzia per lo sviluppo della difesa (Add) e Hanwha Systems è stato svelato nell’agosto 2020.

Kai ha lanciato lo sviluppo del KF-X nel dicembre 2015. Nel 2018, il progetto ha superato la revisione preliminare e la produzione iniziale delle parti dell’aereo è iniziata a febbraio 2019 mentre a settembre dello stesso anno ha superato la fase di Critical Design Review, propedeutica all’assemblaggio finale dei prototipi di preserie.

Il programma KF-X è detenuto per il 60% dalla Corea del Sud e vede anche la partecipazione dell’Indonesia per circa il 20%. La restante parte, per questioni di capacità tecnologiche industriali, si affida ad altre imprese, come General Electric, Lockheed, Saab, Eads e Boeing. Inizialmente c’è stato un interesse da parte della Turchia, anche in considerazione del congelamento della sua partecipazione al consorzio F-35, poi sfumato quando non le è stata garantita una partecipazione paritaria, preferendo quindi procedere autonomamente col suo programma TF-X.

Il nuovo caccia avrà una lunghezza di 16,8 metri, un’apertura alare di 11,2 un peso a vuoto di 10 tonnellate e un peso massimo al decollo di 25. Il carico utile sarà di 7700 chilogrammi, distribuito su dieci punti di fissaggio (tre sotto ciascuna ala e quattro sotto la fusoliera). Il velivolo, a differenza delle pari costruzioni statunitensi, russe e cinesi, non avrà baie interne per i carichi, un fattore che influirà negativamente sulla Rcs (Radar Cross Section), nonostante sia previsto il loro annegamento nella parte inferiore della fusoliera.

In termini di armamento, per quanto riguarda il ruolo aria-terra, il KF-X dovrebbe impiegare il missile da crociera KEPD 350 di Taurus Systems. In quello aria-aria, la piattaforma dovrebbe essere equipaggiata con il missile Meteor con capacità oltre il raggio visivo (Bvraam) di MBDA. Impiegherà anche i missili IRIS-T di Diehl Defence e Raytheon AIM-9 Sidewinder a corto raggio, insieme al missile aria-aria AIM-120 Advanced Medium Range Air-Air (Amraam).

Si ritiene che il nuovo caccia dovrebbe raggiungere una velocità massima di circa Mach 1.83 e avere un’autonomia di pressoché 2900 chilometri.

Il programma KF-X vale 8,9 miliardi di dollari ed è rivolto alla sostituzione della flotta di aerei da combattimento F-4D / E Phantom II e F-5E / F Tiger II dell’Aeronautica della Repubblica di Corea (RoKAF).

Secondo Yonhap, la RoKAF ne acquisirà 40 esemplari entro il 2028 e altre 80 unità entro il 2032 per un costo di produzione stimato totale di 10 trilioni di won (8,9 miliardi di dollari). I soli costi di sviluppo dovrebbero raggiungere i 7,8 miliardi di dollari, rendendo l’intero programma il più costoso nella storia della Corea del Sud. L’Indonesia ha l’obiettivo di acquisire 50 velivoli, con annesso trasferimento di tecnologia associato. Secondo i termini originali, infatti, l’Indonesia ha accettato di sostenere i costi del 20% (pari a circa 1,46 miliardi di dollari) in cambio della consegna dei prototipi e dei diritti per la costruzione del velivolo. I pagamenti dovrebbero essere completati entro il 2026. Il condizionale è d’obbligo in quanto Giacarta ha investito inizialmente 203 milioni di dollari e poi ha smesso di effettuare pagamenti, con circa 537 milioni di dollari della prima tranche ancora da saldare.

Ci sono state pertanto speculazioni sul fatto che l’Indonesia avrebbe lasciato il programma, ma sono state messe a tacere quando la Dapa ha detto che i negoziati erano ancora in corso.

Oltre al progetto sugli aerei da combattimento, l’Indonesia ha firmato un accordo con la Corea del Sud nel 2019 per l’acquisto di tre sottomarini, ma da allora l’attività ha anche fatto pochi progressi. Sappiamo però che, parallelamente al KF-X, Giacarta, a metà febbraio, ha rivelato un interesse ad acquisire 36 aerei da combattimento Dassault Rafale e otto Boeing F-15EX, ma ha guardato anche a Mosca: nel 2015 era intenzionata ad acquistare i Su-35, salvo poi sospendere la trattativa a causa del rifiuto russo per il trasferimento di tecnologia. Trattativa che sembrava essere stata cancellata nel 2020 a seguito di pressioni statunitensi, ma la Russia ha negato questa eventualità a luglio dello stesso anno. Attualmente l’Indonesia vede nella sua aeronautica la presenza di 5 Sukhoi Su-27SKM e 11 Su-30MK2.

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