Lo scorso gennaio, la Russia aveva iniziato a “blindare” le aree conquistate nel sud e nell’est dell’Ucraina con fortificazioni, filo spinato, trincee in successione e ostacoli disposti sul terreno per impedire l’avanzamento dei veicoli nemici. L’obiettivo di una simile mossa appariva lampante: scongiurare ogni possibile attacco di Kiev e guadagnare tempo per mobilitare e addestrare truppe aggiuntive.
Adesso che l’inerzia del conflitto è cambiata, e che l’esercito ucraino è in procinto di sferrare una controffensiva, Mosca sembrerebbe essersi affidata con ancor piĂą vigore all’immensa rete difensiva. Secondo quanto rivelato da centinaia di immagini satellitari diffuse da Bbc e Financial Times, i russi avrebbero issato ulteriori fortificazioni con il fine ultimo di creare uno scudo e proteggere i territori occupati.
Oltre a trincee e difese anticarro troviamo file di piramidi di cemento, note come “denti di drago“, dislocate per chilometri, e profondi fossati soprannominati tank traps, ovvero trappole per carri armati.
Come detto, le linee difensive di Mosca sono sorte nel quadrante meridionale ed orientale dell’Ucraina. A novembre l’intelligence britannica faceva notare che i denti di drago erano stati installati tra Mariupol e il villaggio di Nikolske, e dal nord di Mariupol al villaggio di Staryi Krym. Nel frattempo si sono materializzate altre barriere difensive.

Lo scudo di Mosca
Lo scudo innalzato dalla Russia riguarda numerose aree. Nelle spiagge della Crimea, un tempo meta turistica d’eccellenza per i cittadini sovietici, troviamo molteplici installazioni difensive per scongiurare l’eventualitĂ di uno sbarco ucraino. I satelliti hanno immortalato quattro linee di difesa, formate dai richiamati denti di drago, quindi trincee intervallate da bunker, mucchi di legna e lavori non ancora terminati. Non sappiamo se Kiev vorrĂ davvero spingersi fino a queste latitudini, a maggior ragione attraverso uno sbarco, ma Mosca non ha intenzione di correre rischi.
Altre evidenze del reticolato costruito dal Cremlino arrivano da Tokmak, piccola cittĂ situata nel sud-est dell’Ucraina, da dove gli uomini di Volodymyr Zelensky potrebbero passare per tagliare fuori la Crimea. E dove sono emerse due linee di trincee, fosse anticarro e postazioni di artiglieria.
Blindata con trincee, postazioni di artiglieria e le solite fosse anticarro anche la Strada E105, e cioè la superstrada che si snoda per 35 chilometri ad ovest di Tokmak, e che collega Melitopol (conquistata dai russi) a Kharkiv (riconquistata dagli ucraini). Il timore della Russia è che i carri armati di Kiev possano usare questa strada per penetrare attraverso il territorio russo.
Infine, merita una particolare menzione anche il porto di Mariupol, un sito strategico per il fatto di controllare l’accesso al mar d’Azov e congiungere Crimea e Donbass. Per difendere il sito, ad una cinquantina di chilometri, precisamente nel villaggio di Rivnopil, Mosca ha edificato una rete di fortificazioni composte da trincee e postazioni circolari di artiglieria.

Le altre difese russe
Accanto alle difese visibili ci sono, poi, le cosiddette “difese invisibili”, come le ha definite l’intelligence britannica. Si tratta, nello specifico, dei campi minati – che rappresentano una trappola letale per i carri armati e le forze di terra ucraine – e pure dei missili a lungo raggio, per non parlare dei bombardamenti aerei sui quali può sempre fare affidamento Mosca in caso di necessitĂ .
Nel Lugansk, nei mesi scorsi, stava invece prendendo forma un complesso sistema di trincee – lunghezza prevista: 120 chilometri – denominato The Wagner Line. Il fondatore del gruppo paramilitare Wagner, Evgeniy Prigozhin, aveva dichiarato al media russo New Day che dietro al progetto, in fase di completamento, c’era proprio Wagner. I piani per la trincea pubblicati da un media collegato a Prigozhin, Fan, evidenziavano che il reticolato dovrebbe estendersi fino a Lysychansk, a nord, prima di svoltare e dirigersi ad est verso il confine russo. Basterà alla Russia tutto questo per limitare i danni di una probabile offensiva ucraina?