La Romania acquisterà 54 carri armati Abrams dagli Stati Uniti, con tanto di munizioni, equipaggiamento e servizi di accompagnamento. La commissione per la Difesa, l’Ordine pubblico e la Sicurezza nazionale della Camera dei deputati, e cioè la camera bassa del parlamento romeno, ha approvato la richiesta del ministero della Difesa nazionale.

Nella sua richiesta, il ministero puntava a far approvare la fase I del programma Main Battle Tank che, a partire dal 2023, avrebbe previsto l’acquisto di 54 carri armati Abrams in uso, e provenienti dal magazzino dell’esercito statunitense.

“Siamo in procinto di inviare le nostre richieste relative all’approvazione dell’acquisto di un battaglione di carri armati Abrams”, dichiarava inoltre il tenente generale Teodor Incicas, capo della direzione generale degli armamenti dell’esercito romeno, lo scorso marzo, a Military Observer. Adesso quel momento è quasi arrivato, vista la fumata bianca dei legislatori.

Secondo i documenti ufficiali ottenuti dal sito DefenseRomania.ro, si stima che l’acquisto dell’intero pacchetto militare valga circa 1,1 miliardi di dollari. Considerando che la coalizione tripartita al governo in Romania detiene un’ampia maggioranza in entrambe le camere, il parlamento dovrebbe adottare a breve un disegno di legge per autorizzare l’acquisizione.

La mossa della Romania

Scendendo nei dettagli, gli accordi prevedono l’acquisto di 54 carri armati Abrams modernizzati nella variante M1A2, oltre a 12 derivati. In un primo momento, nella lettera di intenti relativa all’acquisto degli stessi Abrams e inviata al partner americano, la Romania aveva espresso l’intenzione di acquistare circa 200 carri armati.

In ogni caso, prodotti da General Dynamics Land Systems, come ha sottolineato Defense News gli Abrams consentiranno alle forze di terra rumene di sostituire alcuni dei loro obsoleti tank retaggi dell’epoca sovietica.

La notizia arriva nel bel mezzo degli sforzi di Bucarest per accelerare i lavori su una serie di appalti, compresi i piani per l’acquisto di nuovi veicoli corazzati, sistemi missilistici, navi da guerra, obici da 155 mm e il caccia F-35 Lightning II.

Grazie all’acquisto degli Abrams, la Romania diventerà il secondo Paese dell’Europa orientale ad essere dotato dei carri armati di fabbricazione statunitense. Ricordiamo che, prima del governo romeno, nell’aprile 2022 la Polonia aveva firmato, sempre con gli Usa, un accordo dal valore di circa 4,75 miliardi di dollari per 250 carri armati M1A2 Abrams Sepv3. Varsavia ha poi emesso un secondo ordine, dal valore di circa 1,4 miliardi, per l’acquisto di 116 M1A1 Abrams usati dagli Stati Uniti.

L’importanza degli Abrams

Gli Abrams sono jolly militari fondamentali, tanto più alla luce della guerra in corso in Ucraina. Per quanto riguarda la Romania e la Polonia, il fatto di poter contare su questi carri armati consente a Bucarest e Varsavia, entrambi membri della Nato, di rafforzare il confine orientale dell’Alleanza atlantica.

Veicoli del genere sono ancora più vitali per Kiev. Insieme ai Leopard, gli Abrams offrono alle forze ucraine la possibilità di perforare le linee difensive russe e riconquistare il territorio perduto, a sud e ad est del Paese.

L’Ucraina meridionale è un territorio pianeggiante ed è quindi ideale per i carri armati. Non è un caso che la Russia abbia costruito file di trincee e bunker fortificati per fermare un’avanzata nemica nell’area.

Intanto, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha dichiarato durante un’audizione al Senato che l’Ucraina riceverà i carri armati Abrams all’inizio dell’autunno, e che i programmi di addestramento dei militari ucraini per il loro utilizzo dovrebbero essere completati entro quella data.  

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