Questo sito è, allo stesso tempo, punto di arrivo e di partenza di una storia nata oramai cinque anni fa.
“È un’ottima idea quella de Gli Occhi della Guerra. Un’idea buona per chi non si accontenta del copia-incolla, delle opinioni rimasticate a tavolino. E poi, quale migliore editore che non il lettore stesso?”. Così Toni Capuozzo, storica firma del giornalismo di guerra italiano, descriveva questa iniziativa che, allora, sembrava poco più che un sogno.
Era poco più che un sogno ricominciare, in anni di crisi profonda dell’editoria, a fare “giornalismo in presa diretta” e “in prima linea”.
Era poco più che un sogno farlo partendo dal web – spesso e, lasciatemelo dire, scioccamente – bollato come culla di un’informazione superficiale o, peggio ancora, di fake news.
Era poco più che un sogno provare a ricominciare a fare grande giornalismo partendo dalla risorsa più importante di ogni giornale, il lettore, che abbiamo coinvolto (primo editore al mondo a farlo) attraverso il crowdfunding.
Eppure il sogno è divenuto realtà.
In questi cinque anni, decine di reporter hanno realizzato oltre 200 reportage in ogni parte del mondo e Gli Occhi della Guerra hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali: molti per la qualità delle storie raccontate, altri, tra cui l’Inma Global Award for Innovative Journalism nel 2016 a Londra, per l’idea e la modalità di coinvolgimento dei lettori, e infine il prestigioso Premio Internazionale dell’Informazione Biagio Agnes per le “nuove frontiere del giornalismo”.
Questa la nostra storia sin qui. Una storia fatta di passione, coraggio e soddisfazioni. Una storia che ci spinge a cambiar passo. Passo, orizzonte e prospettive.
Gli Occhi della Guerra diventano InsideOver, un nuovo sito che, da oggi, parla italiano e inglese. Inside the news Over the world, questa la nostra missione: essere dentro i fatti con uno sguardo aperto sul mondo.
Continueremo a raccontare il nostro tempo attraverso contributi, analisi, visioni e reportage, realizzati da donne e uomini e per lettori di ogni parte del mondo.
Questo è solo l’inizio. Un nuovo inizio.