Robert Fisk (12 luglio 1946 – 30 ottobre 2020) era uno scrittore e giornalista di nazionalità inglese e irlandese. Il New York Times lo ha definito “uno dei giornalisti più controversi dell’epoca”.
È stato corrispondente internazionale e ha coperto le guerre civili in Libano, Algeria e Siria, il conflitto Iran-Iraq, le guerre in Bosnia e Kosovo, l’invasione sovietica dell’Afghanistan, la rivoluzione islamica in Iran, l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein, l’invasione e l’occupazione statunitense dell’Iraq. Fluente in arabo, fu tra i pochi giornalisti occidentali a intervistare Osama bin Laden, cosa che fece tre volte tra il 1993 e il 1997. Il giornalista ha iniziato la sua carriera al Sunday Express. Da lì andò a lavorare per il Times come corrispondente per l’Irlanda del Nord, il Portogallo e il Medio Oriente, dove si trovava a Beirut a intermittenza dal 1976. Dopo il 1989, ha lavorato per The Independent. Fisk ha ricevuto molti premi giornalistici britannici e internazionali, tra cui il Press Awards Foreign Reporter of the Year per sette volte. Fisk ha anche scritto libri, come Pity the Nation: Lebanon at War e The Great War for Civilisation: The Conquest of the Middle East.