Inutile negarlo o minimizzare: la situazione degli incendi in Amazzonia è molto, molto grave. Secondo quanto riferito da Foreign Policy, il destino dell’Amazzonia si intreccia con il destino del mondo. Se il 20-25 percento della foresta pluviale venisse ridotta, gli scienziati stimano che la capacità del bacino di assorbire l’anidride carbonica verrebbe gravemente compromessa, mettendo fuori servizio uno dei più grandi “polmoni” al mondo. A causa della continua deforestazione per far posto a bestiame, allevamento di soia e miniere d’oro, questo punto di svolta potrebbe essere raggiunto entro un decennio. Secondo Thomas Lovejoy, professore alla George Mason University negli Stati Uniti, e Carlos Nobre, presidente del National Institute of Science & Technology (INCT) del Brasile, “il sistema in Amazzonia è vicino a un punto di non ritorno”.

Nel frattempo, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, finito sotto accusa in tutto il mondo, è intervenuto in diretta televisiva per presentare le misure anti-incendio che il governo intende adottare per contenere l’ondata di roghi che sta devastando da alcune settimane la foresta pluviale amazzonica. Una di queste misure è la firma del decreto che autorizza l’impiego di forze armate per compiti non militari per combattere gli incendi. Secondo il Wwf, “l’Amazzonia rischia il collasso ecologico, che porterebbe a un drammatico avanzamento di desertificazione e siccità in uno scenario di cambiamenti climatici ancora più devastanti”. L’Amazzonia, infatti, ha registrato oltre l’80% in più di incendi nel 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo un rapporto Inpe (National Institute for Space Research).

Premesso dunque che in Amazonia la situazione rischia di precipitare e non va sottovalutata per nessuna ragione, nelle ultime ore la rete e i social sono stati letteralmente invasi da una serie di immagini e fotografie false che nulla hanno a che fare con le fiamme che in questi giorni stanno devastando la foresta equatoriale in Brasile.

Amazzonia, in rete le foto fake: ci cascano anche Macron e Cristiano Ronaldo

Anche vip come Leonardo Di Caprio o autorità come il Presidente francese Emmanuel Macron sono caduti nella trappola delle foto fasulle sull’Amazzonia. Come riporta l’Agi e come hanno verificato Agencia Lupa (una delle organizzazioni di fact-checking più seguite in Brasile) ed Estadao Verifica (il blog di debunking del sito di notizie brasiliano Estadao), sono diverse le foto che non corrispondono al vero condivise sui social da persone famose – da Di Caprio alla cantante Madonna, passando per la modella Gisele Bundchen.

In un post su Instagram del 21 agosto, Di Caprio ha pubblicato un’immagine dall’alto di una parte della foresta amazzonica in fiamme, scrivendo: “È terribile pensare che l’Amazzonia sia in fiamme da 16 giorni, con letteralmente nessuna copertura mediatica! Perché?”. La foto ha raggiunto oltre 3 milioni e 650 mila like ed è stata pubblicata il 22 agosto su Instagram anche da Bundchen e su Twitter dal presidente francese Emmanuel Macron, ricevendo oltre 26 mila retweet. L’immagine però non è stata scattata in questi giorni, ma nel 1989 dal fotoreporter statunitense Loren McIntyre, morto nel 2003.

Nella trappola dei fake ci è cascato anche il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo che su su Instagram ha pubblicato una foto (con oltre 8 milioni e 600 mila like) che mostra il bordo di una foresta in fiamme. Peccato che con l’Amazzonia non c’entri proprio nulla: la foto, infatti, è del 27 marzo 2013 ed è stata scattata dal fotografo brasiliano Lauro Alves alla stazione ecologica di Taim, nel sud del Rio Grande do Sul, a sud del Brasile, a parecchi chilometri di distanza dalla foresta amazzonia vittima degli incendi di queste ore.

Anche le foto degli animali non c’entrano nulla con l’Amazzonia

Su tutti i social è scattata la mobilitazione per salvare l’Amazzonia: Twitter, per esempio, è stato invaso da un fiume di post indignati con l’hashtag #PrayforAmazonas, attraverso il quale gli utenti hanno sottolineato come occorra mobilitarsi per salvare la foresta pluviale e gli animali che la popolano. Una battaglia giusta, sacrosanta: peccato che molti scatti siano semplicemente falsi o si riferiscano a luoghi distanti migliaia di chilometri dal Brasile. Tra le foto false, anche quella della scimmia che tiene in braccio un cucciolo gravemente ferito. “Questa mamma cerca rifugio impotente, soffre e urla perché si rende conto che il suo cucciolo non respira più bruciato dal fuoco criminale della foresta. Impossibile non indignarsi per la barbarie fascista che esseri così sfortunati vivono nel nostro Brasile. Imperdonabile!!!”, si legge nel post.

Come hanno ricostruito Agencia Lupa e Aos Fatos (un altro sito di fact-checking brasiliano), però, questa foto è stata pubblica fuori contesto. L’immagine originale è stata scattata in realtà dal fotografo professionista Avinash Lodhi nel 2017, a Jabalpur, in India. Inoltre, il cucciolo non sarebbe in fin di vita, ma solo svenuto, come ha spiegato lo stesso Lodhi in un’intervista del maggio 2017 al quotidiano britannico The Telegraph.

Un altro scatto circolato parecchio in queste ore mostra una foto di un coniglio carbonizzato, in cui si dice che l’immagine è stata scattata in Roraima, uno Stato del Brasile colpito dagli incendi di questi giorni. In realtà, la foto risale al 2018, quando un rogo ha colpito la California. L’autore è il fotografo statunitense Chris Rusanowsky.

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