L’ambiente e la transizione energetica sono sfide di grande portata geopolitica. Ormai quello di cui si parla costantemente, e cioè dell’inevitabilità della risposta all’emergenza ambientale, sta diventando un terreno di scontro tra le grandi potenze. Economia, geopolitica, tecnologia: tutto è in gioco nella partita internazionale della questione ambientale e climatica.
Di questo parla il nuovo numero del magazine inglese di Inside Over, il diciannovesimo, intitolato Climate Wars. Un numero in cui la grande partita delle “guerre” scatenate dalla questione climatica è analizzata in ogni sua ramificazione. A partire dal suo intreccio con le grandi partite del presente.
- Climate Wars – Il diciannovesimo numero del magazine online di Inside Over
Ad inaugurare il magazine un autore di fama globale come David Quamenn, editorialista e reporter che ha realizzato numerosi servizi per il National Geographic e altre importanti testate internazionali. E nel suo libro Spillover ha anticipato il tema del degrado ambientale come causa della maggiore minaccia pandemica che colpisce le società odierne. Dando una chiave di lettura profonda che è emersa in tutta la sua profondità con lo scoppio del Covid-19.
La tesi di Quamenn è che la nostra società, con il nostro consumo vorace, la nostra distruzione di diversi ecosistemi, la nostra devastazione dei paesaggi naturali in tutto il mondo, continui a guidare le creature più vulnerabili dei nostri simili verso l’estinzione e a abbattere le barriere che isolano gli uomini dal “salto di specie” dei patogeni virali. Man mano che il pianeta diventa più piccolo e più vuoto, la loro migliore opportunità rimanente sarà quella di infettarci.
- Ecological disruption and pandemic threats – La visione di David Quammen
Nel magazine scrive poi un analista italiano di peso, Alessandro Aresu. Lo studioso ed esperto di nuove tecnologie sardo, consigliere scientifico e autore per Limes e consigliere di Palazzo Chigi durante il governo Draghi, parla della competizione geopolitica ed economica tra Stati Uniti e Cina per avere il dominio della transizione energetica.
Nel contesto di una sfida a tutto campo tra Washington e Pechino per il dominio della transizione green e delle catene del valore, Aresu sottolinea il ruolo dell’Inflation Reduction Act americano come atto di risposta Usa alla sfida cinese. Una mossa ispirata alla visione del capitalismo politico e del sanzionismo, destinato a rafforzare la stretta relazione tra economia, sicurezza nazionale e tecnologia che caratterizza la nostra epoca in questi settori.
- How United States and China compete to dominate energy transition – L’analisi di scenario di Alessandro Aresu
In quest’ottica, cosa può fare l’Europa? Ne parla Gilles Gressani, direttore di Le Grand Continent. L’analista geopolitico francese parla della nuova “ecologia di guerra” aperta dall’invasione russa dell’Ucraina per il Vecchio Continente in fase di acuta transizione geopolitica.
L’ecologia politica, ricorda Gressani, è ridefinita come materia geopolitica, perché l’orientamento verso la sostenibilità del Vecchio Continente può basarsi oggi sulla necessità di combattere contro un rivale strategico. E dato che la Russia usa l’energia come un’arma la geopolitica è reciprocamente influenzata dall’imperativo della sicurezza energetica che rende ancora più saliente i piani climatici del Vecchio Continente.
- Europe in the era of “War Ecology“ – Lo scenario di Gilles Gressani
Last but not least, il magazine propone un reportage realizzato da InsideOver da un fronte caldo della transizione globale in campo climatico: l’Himalaya. Daniele Cagnazzo, attraverso il progetto vincitore del corso di fotogiornalismo della Newsroom Academy tenuto da Marco Gualazzini, si è recato sul Tetto del Mondo per documentare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla catena montuosa più alta del pianeta. Le immagini e gli studi di Cagnazzo sono proposti nella versione tradotta in inglese del reportage.
- Bearing the Brunt of Climate Change – Il reportage di Daniele Cagnazzo dall’Himalaya