La provincia dello Yunnan, situata nella Cina sud-occidentale, deve fare i conti con una gravissima siccità. Le precipitazioni scarseggiano e le coltivazioni sono in ginocchio, tanto che le prime statistiche parlano di 91.160 ettari di terreno danneggiati sugli oltre 273mila colpiti da siccità. Per evitare che le coltivazioni vadano in fumo, le autorità sono pronte a utilizzare la tecnica della pioggia artificiale.
Una terribile siccità
Le zone più colpite sono il sud, il centro e il nord-ovest dello Yunnan. Tutta colpa delle pessime condizioni meteorologiche che stanno riducendo al minimo le piogge necessarie per le varie colture. Pechino ha subito inviato un’equipe di esperti nei luoghi interessati ma le previsioni non sono affatto buone. È infatti probabile che la siccità continui, visto che i prossimi giorni continueranno a essere caldi e asciutti.
Oltre 300mila persone senza acqua
Nella scorsa settimana 309.000 persone hanno avuto difficoltà nel reperire acqua potabile. Anche molti animali, circa 93.000, si sono ritrovati in condizioni estreme. Il governo ha provveduto a inviare nello Yunnan l’acqua necessaria a coloro che avevano estremo bisogno. La soluzione più probabile per arginare questo problema è, come detto, ricorrere alla pioggia artificiale. Sono già 3.642 i dipendenti pronti per le precipitazioni artificiali, già in standby.
Il ricorso alla pioggia artificiale
Il procedimento per ottenere pioggia artificiale è complesso e consiste nel convertire una tecnologia militare per uso civile. In particolare la tecnica si basa su camere di combustione alimentate ad energia solare. Bruciando carburante solido in modo ecosostenibile, le camere saranno in grado di produrre particelle di ioduro d’argento. In un secondo momento questo materiale verrà iniettato nelle nuvole per appesantirle e aumentare la piovosità. Una scelta che serve anche a far capire quanto Pechino sia disposta a fare di tutto pur di evitare una battuta d’arresto alla crescita. anche a costo di modificare il corso del clima.